PARLIAMO DI...
27/03/25
S. GIORGIO DEL SANNIO (BN), 29 marzo - Francesco Rivieccio con “Non dovevo essere io”, allo Spazio Eidos
26/03/25
NAPOLI, dal 7 aprile - Rocky Balboa in scena sul "ring" del Teatro Augusteo
22/03/25
NAPOLI, 22 marzo Anno Giubilare - Visita-evento al Duomo e al Pio Monte della Misericordia. Iniziativa dell'Associazione Italiana Donne Medico con la Consulta delle Donne di Pietrelcina
di Maria Ricca
EVENTI - Un'intera mattinata alla riscoperta di alcuni fra i più significativi elementi del patrimonio storico-artistico partenopeo, il Duomo ed il Pio Monte della Misericordia, per ritrovarsi in una tiepida giornata di marzo a condividere la passione per il bello ed il caratteristico, immergendosi completamente nell'emozionante vivacità del centro storico di Napoli, che rincuora ed appassiona.
Infine, la visita alla Cappella del Succorpo, la cripta realizzata per custodire le Sacre reliquie di San Gennaro e alla parzialmente inaccessibile, splendida Cappella Minutolo, che ispirò a Boccaccio la novella di Andreuccio da Perugia.
BENEVENTO - Note, emozioni e tanta musica in onore di Dario Dell' Oste
IL RICORDO - Quel terribile 26 dicembre 2023 lo ha strappato troppo presto a questa vita. Dario Dell' Oste era l' amico di tutti. Attraverso il suo modo di fare, apparentemente burbero, si nascondeva un ragazzo dal cuore d' oro e di grande sensibilità. La sua assenza ha lasciato una ferita
BENEVENTO - L'Atlante delle Nuvole ha accolto "La Camera sul vuoto" di Bruno Galluccio, tra Scienza e Poesia
Mi sono avvicinato alla poesia attraverso un fuocherello, che un poco alla volta si è acceso sempre di più. Inizialmente - aggiunge l' autore - scrivevo poesie che non riguardavano la fisica, ma poi c'è stata una sorta di illuminazione: fisica, matematica e poesia possono trovare delle interazioni proficue. Il vuoto, che equivale allo zero in matematica, comporta grandi problemi. È vero che esiste un parallelismo di bellezza tra fisica- matematica e poesia. Guai, però, considerare la poesia come verità scientifica. La fisica e la matematica hanno un compito più difficile, che è quello di dimostrare con esperimenti che certe ipotesi, che arrivano con l' intuizione, siano vere'. Bruno Galluccio è nato a Napoli. È laureato in fisica e ha lavorato in un’azienda tecnologica occupandosi di telecomunicazioni e sistemi spaziali. Il primo libro di poesia, Verticali, è uscito per Einaudi nel 2009. Sempre per Einaudi ha pubblicato La misura dello zero (2015) e Camera sul vuoto (2022).
Di seguito gli altri incontri in programma:
- 8 aprile - Matteo Lefèvre
- 13 aprile - Elisa Donzelli & Christian Sinicco
- 27 aprile - Elio Pecora
21/03/25
BENEVENTO, 23 marzo - "Franco Frankestein" chiude il "Paese dei Sogni" della Eidos
TEATRO - Ultimo appuntamento domenica 23 marzo alle ore 17,00, presso il Teatro De La Salle, per la ventunesima edizione de “Il paese dei sogni”, la storica rassegna dedicata ai più piccini e organizzata dalla compagnia Teatro Eidos, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento.
Lo spettacolo in cartellone sarà “FRANCO FRANKENSTEIN” (liberamente ispirato a “Frankenstein” di M. Shelley) della compagnia Lagrù, scritto e diretto da Lorenzo Palmieri, con Oberdan Cesanelli, Stefano Leva e Lorenzo Palmieri e con i pupazzi di Sollange Ramirez
Franco è un bambino come tutti gli altri. I suoi capelli castani e ricci sono come quelli di qualsiasi altro bambino castano e riccio. I suoi occhi azzurri e profondi sono come gli occhi di tutti i bambini che hanno occhi azzurri e profondi. È alto nella media, né troppo, né poco. Ha un bel sorriso, come i sorrisi dei bambini della sua età, quando riesce a sorridere. Ma nonostante Franco sia un bambino come gli altri, viene sempre preso in giro da tutti. La causa è il suo cognome: FRANKENSTEIN! Decide allora di costruirsi un amico robot con cui giocare ma questa scelta porterà solo guai a non finire.
Dalle note di regia: Lo spettacolo prende spunto dal romanzo di Mary Shelley e tratta il tema della discriminazione e del bullismo da un punto di vista particolare, perché tutti possiamo diventare bulli, anche noi. È molto semplice prendersi gioco degli altri pur di appartenere a un gruppo e tutti cadono in questa trappola prima o poi; l’importante è saperlo riconoscere.
Attraverso l’utilizzo di pupazzi e oggetti vi portiamo una storia di amicizia, solidarietà e avventura, che vi farà ridere e commuovere.
Si conclude, così, la ventunesima edizione della rassegna di teatro per ragazzi Il Paese dei Sogni. Il bilancio della rassegna rivolta al giovane pubblico è molto positivo e segnato da una presenza di bambini e adulti sempre crescente e numerosa.
Il Teatro Eidos è già al lavoro l’organizzazione delle manifestazioni estive e per la prossima edizione che inizierà a fine novembre 2025.
Intanto fino al 30 aprile sarà possibile consegnare, anche via mail, al Teatro Eidos i disegni per il concorso: “Colora il tuo spettacolo”.
È consigliata la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni
Tel.: 0824.58474 / 335.413060
www.teatroeidos.it - info@teatroeidos.it
N.B.: I biglietti potranno essere prenotati via mail. L’acquisto potrà avvenire on line sul sito del Teatro Eidos alla sezione Ticket oppure il giorno dello spettacolo presso il Teatro De La Salle dalle ore 16,00. Posto unico: € 8,00.
19/03/25
BENEVENTO, 21 marzo - Antonella Fusco e la sua "Trasparenza dello sguardo" per la 'Giornata Mondiale della Poesia'
L'INTERVISTA - Il 21 marzo è la "Giornata Mondiale della Poesia". E l'Area Archeologica del Teatro Romano accoglierà alle 16,30 le emozioni e le riflessioni di Antonella Fusco, poetessa e docente di Lettere presso il Liceo Statale "G. Guacci", autrice di "Trasparenza dello sguardo" (Kinetès Edizioni). Introdurrà l’incontro la giornalista Lella Preziosi, dialogheranno con l'autrice Marisinda Cirnelli, docente di Lettere presso il Liceo Statale "G. Guacci" e Ferdinando Creta, già direttore dell'Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento. Le letture saranno a cura di Mariarosaria Preziosi, regista del Gruppo Teatro "Casa di Giuseppe" di Benevento, mentre l'intermezzo musicale sarà affidato a Luigi Abate, docente di violino al Liceo Statale "G. Guacci".
Ne parliamo con l'Autrice Antonella Fusco.
- Quanto si distacca questa nuova raccolta di poesie dalla tua produzione precedente e dunque quale significato particolare attribuisci alla "Trasparenza dello sguardo" nel contesto del tuo libro?
"La nuova raccolta di poesie rappresenta una evoluzione delle produzioni precedenti. Do forma letteraria alla mia ricerca sullo sguardo. Sguardo come un sentire sentimenti luminosi e come espressione di questa luminosità. Ecco la trasparenza dello sguardo."
- Parli di un "sentire interiorizzato" che si compie "nel momento in cui si dischiude alla profondità dell’esistenza". Quali emozioni e riflessioni ti hanno portato a scrivere queste poesie?
"Questo sguardo sullo sguardo è tensione d'anima, è meraviglia aperta alla vita. Una vita che va oltre, per cogliere una bellezza che non si vede, ma si sente. Un inno alla vita, luce che non si spegne mai."
- La prefazione del professor Felice Casucci, professore ordinario di diritto privato comparato presso l'Università degli Studi del Sannio e assessore alla semplificazione amministrativa e al turismo della Regione Campania, descrive il tuo stile come una "dissezione simbolica delle passioni più segrete". Quanto pensi che la poesia possa essere un mezzo per esplorare l’interiorità e comunicare emozioni intime?
"Sono grata al prof. Felice Casucci che ne ha curato la prefazione. La poesia lirica per me è tale quando sussurra, con garbo, una intimità sobria. Che diventa carezza d'anima."
- Il libro contiene anche due opere dell’artista Mario Lanzione, che realizzano visivamente l’essenza delle parole di te autrice. Il quadro in copertina è “La soglia dell’infinito” (1985). Come nasce questa collaborazione tra parole e immagini, e in che modo le sue opere visive contribuiscono a dar vita al tuo messaggio poetico?
"Le arti, nei loro diversi linguaggi, sono testimonianza di un sentire comune. Luogo della rivelazione dell'io più autentico. L'astrattismo dell'artista Mario Lanzione, nelle sue linee, nei suoi colori, nelle sue sfumature, nei suoi materiali, portano in me contemplazione attiva."
- "La soglia dell'infinito" è un concetto che si riflette nel quadro di copertina e nei tuoi versi. Cosa rappresenta per te questa "soglia" e come si collega alla visione che hai dell'esistenza e della poesia?
"La soglia è per me l'ingresso dell'anima, è luogo d'incontro che diviene infinito. La visione che ho della esistenza e della poesia la illustro con la poesia "Forza dell'amore": Due sguardi/ si incontrano/ sorriso/ e silenzio/ dialogano./ Ci scopriamo/ due esseri/ consonanti/ sulla soglia/ dell'infinito."
- La "Giornata Mondiale della Poesia" è l'occasione perfetta per presentare il tuo libro. Come vedi il ruolo della poesia oggi, in un mondo che sembra sempre più dominato da tecnologie e comunicazioni rapide?
"Oggi più che mai la poesia è uno strumento delicatamente forte. Ha un cuore che palpita: sa gioire e commuoversi."
- C'è una connessione tra la tua professione di docente di Lettere e la tua scrittura poetica? Come ti aiuta il tuo lavoro a riflettere sulla lingua e sulla letteratura nella tua produzione creativa?
"Sì c'è armonia tra l'insegnamento e la mia scrittura poetica. I giovani, nei quali credo, sono fonte di meraviglia e riflessione. Riflessione anche verso l'uso della parola. Sono per la parola semplice ed essenziale, perché nella essenzialità è l'autenticità."
- Quali sono i tuoi progetti futuri, sia come poetessa che come docente? C’è qualche nuovo libro o progetto artistico in cantiere?
"Amo ciò che faccio: insegnare e scrivere poesie. Mi lascio guidare dalla voce del cuore."
17/03/25
BENEVENTO, 21 marzo - "Atlante delle Nuvole", incontro con Bruno Galluccio in Biblioteca Provinciale
POESIA - Continuano gli incontri relativi alla prima edizione della rassegna poetica "Atlante delle Nuvole - Incontri con la poesia contemporanea", iniziativa organizzata dalla Provincia di Benevento e Sannio Europa in collaborazione con il cenacolo poetico Mandel (ideato e coordinato da Domenico Cosentino, Antonella Rosa, Nicola Sguera) e Casa Naima.
L'evento si terrà venerdì 21 marzo alle ore 17, presso la sala "A. Zazo" della Biblioteca Provinciale "A. Mellusi". Dopo il primo incontro con la poetessa Laura Pugno, l' ospite del secondo incontro sarà il poeta Bruno Galluccio, che dialogherà con Antonella Rosa e ci parlerà della sua raccolta di poesie "Camera sul vuoto".
Come nelle sue precedenti raccolte, in "Camera sul vuoto", il poeta sviluppa temi scientifici sperimentando un linguaggio solo apparentemente tecnico, sempre alla ricerca dichiarata della bellezza, comune a entrambe le discipline, Scienza e Poesia.
Bruno Galluccio è nato a Napoli. È laureato in fisica e ha lavorato in un’azienda tecnologica occupandosi di telecomunicazioni e sistemi spaziali. Il primo libro di poesia, Verticali, è uscito per Einaudi nel 2009.
Sempre per Einaudi ha pubblicato La misura dello zero (2015) e Camera sul vuoto (2022).
Di seguito gli altri incontri in programma:
- 8 aprile - Matteo Lefèvre
- 13 aprile - Elisa Donzelli & Christian Sinicco
- 27 aprile - Elio Pecora
15/03/25
BENEVENTO - Social Film Festival "ArTelesia 2025": pubblicati i nuovi bandi di concorso
CONCORSO - Pronti i bandi per la diciassettesima edizione del Social Film Festival ArTelesia, concorso internazionale del Cinema Sociale per Scuole e Università, registi emergenti e professionisti. L'evento è promosso dall’Associazione Culturale Libero Teatro, con il patrocinio ed il sostegno di diversi Ministeri, Atenei ed Enti pubblici e privati.
Il tema della diciassettesima edizione è “Emozioni”. Cinque i bandi di concorso: School and University, Filmmaker, Divabili, Anteprime e Cinema di animazione. Temi della sezione School and University: - I CARE - AMBIENTE E SOSTENIBILITA’: lavori ispirati alla necessità di tutela e salvaguardia dell’eco-sistema; CINELIBRIAMOCI: lavori ispirati ad opere della narrativa italiana e mondiale; L’OROLOGIO SULLE 20.30: buone pratiche per lo sviluppo sostenibile; EDUCAZIONE E “CURA”: lavori ispirati alla promozione di esperienze utili a stimolare a capacità di riflettere sull’affettività per combattere pregiudizi e stereotipi di genere. Particolare attenzione sarà riservata alle opere realizzate dagli studenti con dispositivi mobili – smartphone, tablet, action camera, droni. Il bando DivAbili, concorso esclusivo de Social Film Festiva ArTelesia, è dedicato ai lavori realizzati da registi diversamente abili o che abbiano coinvolto attori diversamente abili, non necessariamente a tema disabilità. Questo nell’ottica di una reale inclusione delle persone diversamente abili nel mondo del cinema e dello spettacolo. Questi i temi: -ARRICHIAMOCI DELLE NOSTRE RECIPROC DIFFERENZE – la diversità in tutte le sue forme come ricchezza e non un ostacolo; - STORE DIVABILI – Anche La disabilità ha mille aspetti e sfaccettature che danno luogo, ogni volta, a una storia di vita diversa; - LIBERO. Per le altre sezioni i temi: IO MI APPARTENGO – rispetto della propria individualità, saper essere oltre ogni apparire, coltivare a propria libertà contro ogni dipendenza; INTEGRAZIONE – rispetto dell’identità etnica e culturale contro ogni forma di discriminazione: beyond cultura stereotypes; RADICI – scoperta e valorizzazione de patrimonio storico-artistico dei territori; CORTOMETRAGGIO – storie di agricoltura sostenibile; LIBERO.
Per tutte le categorie è comunque previsto il tema libero.
Particolare rilievo è dato al Premio miglio r Fiction dell’anno 2023.
Il termine ultimo per l’invio dei lavori è il 30 aprile 2025.
E’ possibile scaricare i bandi e schede di iscrizione da sito https://www.socialfilmfestivalartelesia.it/
Le modalità di preselezione e selezione delle opere, improntate a criteri di originalità, efficacia del tema trattato e qualità tecnica, sono esposte nel bando di concorso. Nel corso delle precedenti edizioni, sono stati premiati cortometraggi e lungometraggi di altissima qualità provenienti da diverse parti del mondo, in una kermesse che ha registrato un’affluenza e un favore sempre crescente da parte de pubblico. Il Festival, inoltre, si caratterizza anche per una serie di iniziative collaterali quali l’organizzazione di spettacoli teatrali e musicali, stage, convegni e incontri tra esperti del settore e studenti che desiderano avvicinarsi al mondo del cinema, mostre d’arte, spazi dedicati alla promozione del turismo e alle risorse del territorio con la presenza di qualificate aziende sannite.
https://it-it.facebook.com/socialfilmfestivalartelesia/
https://www.instagram.com/socialfilmfestival/?hl=it
BENEVENTO - La band "Yes I know", con "Il Sannita" omaggia Pino Daniele: applausi convinti per "10 anni senza 'e te"
MUSICA - Ottimo riscontro di pubblico per il settimo appuntamento con la musica d’autore firmato “Il Sannita”, diretto dal giornalista Antonio De Cristofaro: il tributo a Pino Daniele, “10 anni senza ‘e te”, è stato infatti premiato con il gradimento degli spettatori che hanno gremito ieri sera le poltrone del Teatro San Marco in ogni ordine di posti.
Gli applausi scroscianti per la qualità della prestazione della band “Yes I Know” hanno sancito definitivamente il successo della performance: Enrico, Alfredo e Giuseppe Marlon Salzano, Jack Corona, Antonello Palomba, Giovanni Gentile, Vilma Racioppi, accompagnati nell’occasione da Sergio Prozzo (mandolino) e Antonio Bocchino (sassofono), "hanno generato tre ore di emozioni forti - sottolinea il direttore De Cristofaro - centrando l’obiettivo dichiarato, ovvero preservare e diffondere l’eredità artistica e umana di Pino Daniele, ricordandone il percorso straordinario fatto di musica, emozioni, incontri e un amore sconfinato per la vita.
“10 anni senza ‘e te”, come dicevamo, il titolo scelto per celebrare Pino Daniele in occasione di queste tre importanti ricorrenze: 10 anni dalla sua scomparsa, il suo 70° compleanno e, infine, il 10° compleanno della band beneventana.
L’intensa partecipazione e il coinvolgimento emotivo del pubblico hanno ribadito che Pino Daniele continuerà dunque a vivere nella sua musica, che ha segnato intere generazioni, e nelle iniziative come quella di ieri sera (ennesimo sold-out), che portano avanti i suoi valori di libertà, autenticità e bellezza, in altre parole la sua arte eterna, che dopo 10 anni continua a rappresentare la colonna sonora della vita di tanti di noi. Con una certezza, Pino Daniele sarà sempre tra noi.
La presenza in sala di Lino Volpe, musicista, autore ed attore teatrale, è stata anche l’occasione per anticipare al pubblico, probabilmente nel prossimo mese di maggio, un altro appuntamento con la musica d’autore, nello specifico un grande evento dedicato a Mina, Celentano e Battisti… Ma anche l’avvio di un ambizioso progetto, ovvero quello di realizzare un Festival di musica d’autore nella nostra città."
CAPUA, 16 marzo - Nicoletta Severino in "Soliloquy": la "danza interiore" al FaziOpenTheater
TEATRO DANZA - Domani, domenica 16 marzo, al FaziOpen Theater di Capua, va in scena "SOLILOQUY", su coreografie di Nicoletta Severino, interprete con la partecipazione di Sabrina Aurioso.
Lo spettacolo è compreso nella più ampia rassegna nazionale di Teatro - Danza - Arti Performative, diretta da Antonio Iavazzo, con l'organizzazione generale di Gianni Arciprete, che si avvale, per questa sezione, della direzione artistica di Annamaria Di Maio.
Si legge, nelle note di regia, "che succede nell’attimo in cui spegniamo la luce? Vengono a galla tutte le sensazioni represse, i pensieri reconditi, i desideri rimossi, le paure non dette, le emozioni profonde, i sentimenti sinceri, la dimensione infantile. "Soliloquy" porta in scena quello che prende vita quando spegniamo la luce, ci catapulta in un caos emotivo senza riserve, conducendoci in una dimensione estremante intima e profonda. La protagonista porta in scena l’interiorità del proprio vissuto dandogli forma esteriore, in una danza interiore in cui dialoga con se stessa, la propria interiorità, gli oggetti, lo spazio e il tempo; si guarda dentro e si guarda allo specchio, ride, piange, gioisce, soffre, vive. Con una colonna sonora tutta al femminile prende vita una danza viscerale, fatta di carne, che ci mostra la fatica del costruire e la facilità del distruggere, la profondità e la scanzonatezza, l’acutezza dei sensi, la forza e la fragilità, la spavalderia e la delicatezza; ci mostra quanto siamo persi e brancoliamo nel buio, quanto tentiamo, falliamo, riproviamo, quanto siamo performanti e quanto tocchiamo il fondo. Facciamo show quasi ogni giorno, ma in fondo quella è tutta estetica, la verità è nella nostra capacità immaginifica, nell’odore dello spirito adolescente forte e incosciente che torna a sollecitare il nostro olfatto, nell’entusiasmo e la purezza dei bambini che ci portiamo dentro. Allora, con quello sguardo rinnovato, ci guardiamo attorno con ritrovata meraviglia e ci sentiamo grati."
S.GIORGIO DEL S. (BN), 15 marzo - "Raccontami Shakespeare" dei Cercamond allo Spazio Eidos -
TEATRO - Prosegue la stagione teatrale presso lo Spazio Eidos in Via dei Sanniti a San Giorgio del Sannio. Si terrà, infatti, sabato 15 marzo 2025 alle ore 20,30 il secondo appuntamento di questa edizione, con lo spettacolo della Compagnia Cercamond/Teen Theatre, “Raccontami Shakespeare” liberamente tratto da “Racconti da Shakespeare” di Charles e Mary Lamb, scritto e diretto da Andrea Cioffi, con Andrea Cioffi e Sara Guardascione.
1807 Londra. Charles e Mary Lamb pubblicano “Tales from Shakespeare”, una raccolta di racconti in cui i drammi shakespeariani vengono stravolti e riscritti in forma narrativa.
Ma, come spesso accade, dietro alle pagine stampate c'è molto di più.
Lei è una persona geniale. Brillante, schietta e vivace, ha la colpa di essere una donna straordinaria e dalla prorompente femminilità in un mondo per soli uomini.
Lui è un contabile della East India Company, ma è innanzitutto un poeta e saggista, uno scapolo ironico e melanconico. E proprio la melanconia, un sentimento all’epoca sconosciuto, lo costringe a un anno di manicomio.
Poco dopo il suo ritorno alla normalità la sorella, presa da un raptus di follia, pugnala a morte la madre.
Isolato da tutti per sua stessa volontà e per proteggere la sorella dall’esperienza orribile che lui stesso aveva vissuto, Charles aiuterà Mary, vittima della sua malattia, a evadere da quel macabro scenario di vita attraverso la dedizione al teatro, al gioco e alla scrittura. E nascerà così il loro capolavoro.
Dalle note di regia: “Abbiamo scelto di fare un lavoro di ricerca su due personaggi storici, realmente esistiti, perché partendo dalla loro opera abbiamo tratteggiato dalle loro parole due caratteri moderni e affascinanti, le cui battaglie sociali e artistiche risultano ancora oggi attuali e necessarie.
Un dialogo evocativo e insieme ironico, alternato a momenti di narrazione durante i quali i più celebri personaggi shakespeariani vivono tramite la voce e i sentimenti di due fratelli affettuosi e disperati, “differenti” da chiunque li circondi, e per questo vicini all'intimità di ciascuno di noi”.
Per informazioni e prenotazioni
Tel.: 349 1687216 - info@teatroeidos.it
N.B.: È consigliata la prenotazione. Posto unico: € 10,00.
14/03/25
BENEVENTO - La poetessa Laura Pugno apre la rassegna sulla poesia contemporanea
BENEVENTO - "Sarto per Signora" di Feydeau, oggi, 14 marzo, nel Salone Sacro Cuore dei Cappuccini: quando il teatro incontra la solidarietà
11/03/25
PRATO - Enrico Torzillo, regista sannita, debutta l'11 marzo in Toscana con "La Scuola di Ballo" di Goldoni
10/03/25
BENEVENTO - Laura Pugno apre "L'Atlante delle Nuvole", il 14 marzo alla Biblioteca Provinciale
POESIA - Al via il primo dei cinque appuntamenti della rassegna poetica "Atlante delle Nuvole - Incontri con la poesia contemporanea", iniziativa organizzata da Sannio Europa, società in house providing che gestisce e promuove la Rete museale della Provincia di Benevento, in collaborazione con il cenacolo poetico Mandel (ideato e coordinato da Domenico Cosentino, Antonella Rosa, Nicola Sguera) e Casa Naima.
L'evento si terrà venerdì 14 marzo 2025, alle ore 17, presso la sala "A. Zazo" della Biblioteca Provinciale "A. Mellusi" e ospiterà la scrittrice e poeta Laura Pugno.
Dialogheranno con l’autrice Nicola Sguera, Antonella Rosa e Domenico Cosentino. Sarà presente l’amministratore Unico di Sannio Europa, avv. Raffaele Del Vecchio.
L'incontro, dal titolo "Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea", prende spunto dal saggio dell'autrice che parte dall’intento di mappare la poesia italiana contemporanea come comunità viva di persone e opere, ancora in parte inesplorata.
Laura Pugno (Roma, 1970) collabora con «L’Espresso» e «Le parole e le cose». È tra i curatori della collana di poesia «I domani» (Aragno). Dal 2015 al 2020 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo i romanzi “La ragazza selvaggia” (Marsilio, 2016; premio Campiello Selezione), “Sirene” (Einaudi, 2007; Marsilio, 2017) e “La metà di bosco” (Marsilio, 2018), il saggio “In territorio selvaggio” (nottetempo, 2018), l’“Oracolo manuale per poete e poeti” (Sonzogno, 2020; con Giulio Mozzi) e le raccolte di poesie “L’alea” (Giulio Perrone, 2019) e “Noi” (Amos, 2020; premio internazionale Franco Fortini). Nel 2024 ha tradotto “Lettera aperta in risposta” di Rafael Cadenas (Einaudi).
La programmazione in calendario prevede:
- 21 marzo - Bruno Galluccio
- 8 aprile - Matteo Lefèvre
- 13 aprile - Elisa Donzelli & Christian Sinicco
- 27 aprile - Elio Pecora
CAPUA, FaziOpen Theater - Il regista Antonio Iavazzo rilegge Beckett, con sguardo ironico, amaro ed appassionato sull'esistenza
di Maria Ricca
TEATRO - "Tutto chiede salvezza". Le parole di Daniele Mencarelli, Premio Strega Giovani nel 2020 salgono in mente con viva immediatezza nel seguire la stilizzata animazione dell' "Atto senza parole" di Samuel Beckett, riletto e reinterpretato dal regista ed autore Antonio Iavazzo per la rassegna "FaziOpen Theater" di Capua, di cui è direttore artistico, giunta al suo tredicesimo appuntamento.
Non servono parole per esprimere amarezza e disagio alle due "monadi" in scena, gli interpreti Gianni Arciprete e Gennaro Marino, naturalmente diverse ed isolate tra loro, che si affannano a sostenere il peso della vita. Emergono entrambi, inevitabilmente costretti a farlo, dal "guscio" che li protegge, come l'utero materno, vivendo le proprie esistenze in un continuo combattimento con l'urgenza della vita, rappresentando ciascuno un modo diverso di rapportarsi al "visibile".
I due attori lavorano con sapiente maestrìa alla caratterizzazione dei personaggi, agendo "per sottrazione" , ha sottolineato il regista Iavazzo in apertura di pièce, per evidenziare l'uno il faticoso percorso verso l'adattarsi al mondo reale, l'altro l'altrettanto faticoso stare al passo di tutto, senza perdere colpi. Due modi di affrontare il difficile percorso della vita, in una tragica simmetria, tipico stilema della drammaturgia dell' "assurdo" di Beckett (con il solito albero solitario a rappresentare il nudo mondo là fuori) che Antonio Iavazzo sceglie di reinterpretare in maniera ancora più spartana per far emergere significativamente emozioni e contraddizioni.
E così, se il primo individuo fatica a trovare la propria dimensione, nella simbolica lotta per l'indossare quei vestiti che rappresentano l'incontro con la dimensione della realtà e gli sfuggono continuamente di dosso, il secondo crede di trovare nella sua "chirurgica" attenzione al dettaglio, alla precisione degli atteggiamenti, la chiave per gestire l'esistenza. Sono due archetipi, come è evidente, due immagini forti di altrettanti disperati atteggiamenti nei confronti del mondo. Inevitabile ed umana, appunto, la ricerca di un punto di riferimento che guidi ciascuno di loro fuori dal tunnel. Che sia il "rosario" dell'uno o l' "orologio" da taschino dell'altro poco importa. Bisogna pur credere in qualcosa per andare avanti...Anche se il punto d'approdo della fatica del vivere e dell'adattamento al vivere, sarà poi il medesimo per tutti: rientrare nel "sacco" uterino da cui si è usciti, divenuto inevitabilmente "sepolcro" . Basta, quindi, il "suono" del cadere di una goccia, in sottofondo, per raccontare il reiterarsi delle azioni del quotidiano e l'esplosione musicale per sottolineare l'epilogo felice (?!) di ogni passo compiuto, verso l'iconico finale.
In chiusura della tre giorni di performance molto interessante il dibattito attori-regista-pubblico, in cui ciascuno degli spettatori ha potuto offrire la propria chiave interpretativa dell'opera, dalla riflessione amara sui temi della vita, quasi volta ad un senso di depressione, al semplice, nudo sorriso "naif", ironico ed autoironico sulla condizione umana.
08/03/25
BENEVENTO - "Amico mio - Concerto per Dario" Dell'Oste, il 21 marzo al Comunale. Il ricordo degli "Amici per sempre reunion" e dell'Accademia delle Opere APS
MUSICA - Sarà una serata dedicata all' amico e musicista Dario Dell' Oste. È trascorso poco più di un anno dal quel terribile 26 dicembre 2023. Una di quelle serate che ricorderemo per tutta la vita. Dario, oltre ad essere un ottimo batterista, era considerato un po' l' amico di tutti. Nessuno, mai e poi mai, avrebbe immaginato quel crudele destino. Siamo tutti coscienti che ogni iniziativa in sua memoria non sarà mai abbastanza. Ma siamo anche sicuri, però, che Dario apprezzerà molto. Ed eccoli, i suoi "Amici x Sempre", pronti ad omaggiarlo come merita, attraverso una serata ricca di musica.
PIETRELCINA - L'Ensemble Heliopolis, al moderno Palavetro, racconta l'immigrazione in America, fra nostalgia e disincanto
MUSICA E CULTURA - Tutto lo struggimento nel lasciare la propria terra per un futuro migliore, solo ipotizzato, ma ancora tutto da conquistare, attraverso sacrifici immensi, primo fra tutti quello di sopportare il disagio della diffidenza altrui, che si trasforma immediatamente in razzismo nei confronti dell'immigrato, speranzoso di costruirsi un avvenire migliore altrove. E poi, il lento adattarsi al nuovo corso, con la costruzione del "broccolino", il pidgin adottato istintivamente dagli italo-americani per comunicare fra loro e con i nativi del posto, mescolanza improbabile, ma efficace, di parole di entrambi di idiomi, l'italiano e l'inglese.
Tutto questo raccontato attraverso le canzoni, in "E io lasso 'a casa mia", piacevolissimo collage di elementi storico-musicali, diventato un interessante percorso artistico, realizzato con passione da Gennaro Del Piano, musicista e studioso, promotore e curatore di eventi artistici e culturali, canto e voce recitante, e da lui interpretato, con la spalla forte dei sopraffini musicisti Francesco Natale (chitarra e banjo), Sergio Prozzo (mandolino e mandola) e Peppe Timbro (contrabbasso) e della splendida voce, lirica e recitante, di Valentina Clemente.
Presente il Sindaco Salvatore Mazzone, che ha accolto da subito con favore l'iniziativa: "La nostra comunità è particolarmente sensibile al tema dell'immigrazione, qui molto sentito, anche perché lo stesso Grazio Forgione, padre di Padre Pio, fu emigrante a sua volta, come tanti abitanti di allora e del Sud in generale".
Ad introdurre la serata, molto partecipata, è stata proprio l'assessore Masone, che ha illustrato i temi dello spettacolo e il suo importante significato artistico e culturale.
Gli interpreti hanno scelto di rappresentare gli eventi anche visivamente, di far rivivere le atmosfere degli anni della prima "grande immigrazione" italiana verso gli Stati Uniti, in tutta la loro amarezza e tragicità, indossando inizialmente coppole e suonando mandolini, e lasciando poi a pagliette, papillon e banjo il compito di sottolineare iconicamente lo spirito vivace di adattamento ad usi e costumi del luogo.
Le note dunque si sono colorate dal drammatico "Meglio 'nu juorno cca napulitano ca tutta 'a vita principe luntano", con il lasciare gli affetti familiari, mai più ritrovati, all'irridente e fatalistico ambientarsi, diviso fra l' andare avanti a lavorare senza pensare e il lasciarsi trasportare dalle bellezze del luogo e da qualche divertimento alcolico di troppo, sfociato poi in allegra "macchietta" finale, per il familiarizzare di uomini e donne con le bellezze locali. E così la sofferenza iniziale si è stemperata nel progressivo, inarrestabile conformarsi al nuovo corso, per integrarsi nel Nuovo Mondo e farsi piacere la "jobba" (il lavoro), conoscere ed apprezzare le "ghelle" (le ragazze) del posto, che però amano troppo le "pezze" (i soldi).
Lungo il lavoro di ricerca dei brani musicali dell'epoca, condotto da Del Piano, con una progressiva cernita delle canzoni, che hanno portato al riarrangiamento delle melodie della tradizione musicale napoletana, unite ad un brano di origine anglosassone, riscritto in dialetto.
Applausi meritatissimi, infine, e grande coinvolgimento del pubblico in sala, trasportato dalle musiche e dalle interpretazioni.
07/03/25
BENEVENTO - "Obiettivo T" della Solot, penultimo appuntamento il 7 marzo con Antimo Casertano e il "cunto" de "I cinque figli"
TEATRO - "Obiettivo T" giunge al suo penultimo appuntamento, la rassegna curata da Solot Compagnia Stabile di Benevento, vi aspetta il 7 marzo 2025, alle ore 20.30, presso il Teatro Mulino Pacifico con "I cinque figli- favola per attore padre" ispirata ad una novella del Cunto de li cunti di Giambattista Basile.
Di e con Antimo Casertano, tratta di un padre, Pacione, ormai vecchio e stanco, che manda i suoi cinque figli maschi a imparare qualche arte in giro per il mondo e, quando tornano ognuno con una sua virtù, vanno a liberare la figlia di un re rapita da un orco. La storia si conclude con un colpo di scena.
L’idea è quella di “cuntare” ed interpretare questa favola nella sua semplicità, con l’ausilio di un musicista, che in scena, assieme all’attore, sappia dare voce e corpo alla intera vicenda. Una vicenda che sappia trasportare gli spettatori in un mondo incantato, in luoghi antichi eppure ancora così moderni, che sappia infine regalare un momento poetico, un momento da favola.
Una produzione Teatro Insania
Musiche live, Gianluca Pompilio
Disegno luci, Angela Grimaldi
Costumi, Olga Brandi
Scene, Ferdinando Smaldone
I biglietti potranno essere acquistati sul sito solot.it o presso i rivenditori autorizzati.