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23/04/25

S. GIORGIO A CREMANO, 23 aprile - La Pro loco ospita il racconto della Processione di San Giorgio e della Pasqua


di Maria Ricca

L' EVENTO - Ferdinando di Borbone ed una schietta e simpatica popolana, al secolo gli attori Tommaso Tuccillo, scrittore ed architetto, e Teresa Colapietro, presidente dell'Associazione Culturale "Ferdinando e don Ippolito", hanno condotto il pubblico, quali guide appassionate, attraverso gli eventi che caratterizzarono la scelta di San Giorgio come Patrono della Città. L'incontro è stato  promosso da Maria Falbo, presidente della Proloco di San Giorgio a Cremano, nella sede dell'associazione in Villa Bruno, per celebrare il 23 aprile. 

Un'ora piacevolissima in compagnia della Storia, nella quale i presenti hanno appreso molto di quanto riguarda la venerazione del Santo,  divenuto Patrono della cittadina, perché  alla fine del X secolo ne salvò gli abitanti dall'eruzione del Vesuvio. San Giorgio a Cremano, assai florida sotto il dominio spagnolo e particolarmente sotto quello borbonico, divenne allora luogo di  villeggiatura di potenti famiglie dell’aristocrazia napoletana, come testimonia la presenza delle numerose ville settecentesche.


Vivace l'interpretazione e la ricostruzione condotta dagli interpreti, vestiti naturalmente con i costumi tipici dell'era borbonica per rendere più efficace la narrazione, che è passata da un argomento all'altro, con simpatia e scioltezza, evocando tra l'altro anche il legame tra San Giorgio e l'Inghilterra e la famosa croce rossa su fondo bianco, che ne rappresenta la bandiera. Ma c'è stato anche lo spazio per raccontare poi delle tradizioni legate alla Pasqua nei luoghi partenopei, complice il profumo di un gustosissimo "tortano" offerto ai convenuti per celebrare la ricorrenza. Dalla famosa zuppa di cozze del Giovedì Santo al casatiello salato e dolce, fino alle leggende, come quella di Partenope, sulla nascita del dolce pasquale per eccellenza, la gustosissima pastiera, molti sono stati i riferimenti alla tradizione, conditi di ironia e richiami anche alle battute indimenticabili di Massimo Troisi. 
Sullo sfondo il mito del Vesuvio, "sterminatore", come nelle parole di Matilde Serao e di Leopardi, prima di lei, e le leggende che l'accompagnatore, come quella, delicatissima, legata alla nascita dell'isola di Capri e del Vulcano, frutto di una meravigliosa storia d'amore. 


Prezioso, infine, l'intervento dello storico Carlo Nobili, a memoria delle celebrazioni dedicate a San Giorgio nel corso degli anni, alcune anche promosse dalla Pro Loco, ben prima del Comune, nella speranza che in futuro l'associazione possa riportare la propria efficace presenza nelle celebrazioni.