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13/09/15

BENEVENTO CITTA' SPETTACOLO - Il "miracolo" de "I Santi Quaranta" e il ritrovato spirito del Festival

Antonio Marfella (foto Facebook_Sannio Report)
di Maria Ricca

E’ forse stata “Raccontami Benevento” quella fra le intuizioni  più felici dei sei anni di direzione artistica che Giulio Baffi, giornalista  e critico teatrale, ha voluto dedicare al Festival di Benevento.
Sicuramente, la più affine al “Gregoretti style”, allo spirito degli esordi, quello di fare della “città” uno “spettacolo”  e di raccontare lo “spettacolo” della città”.
Chi c’era, trentasei anni fa, si ricorderà della peculiare attenzione che il regista romano riservava ad ognuno degli spazi cittadini, con la voglia di riscoprirne e di farne riscoprire la storia, immaginando progetti teatrali mirati, frutto di un’attenzione al territorio, che non calasse dall’alto le performances, ma le contestualizzasse e le studiasse approfonditamente. Impossibile, dunque, non emozionarsi, nel riscoprire, rinnovata e recuperata, alla luce fioca delle candele e guidati dalle piccole torce,  quell’idea di teatro che fu al principio, appassionandosi contemporaneamente  alla visione del criptoportico romano dei Santi Quaranta e alla recitazione intensa e coinvolgente di Antonio Marfella.
Convincente ed intensa la sua prova d’attore, nei panni di Melezio Sebastiano Gambero, che sfugge alla fine dei Santi Quaranta, i legionari giustiziati con assideramento per non aver voluto abiurare alla religione cristiana in favore del culto degli dei romani, ma che muore comunque, per accidente.
E, così,  l’ultimo Santo, al suo posto,  diventa la guardia improvvisamente convertita, che, deliberatamente, sottrae la “corona” del martire al giovane legionario.
Leggenda e storia  si confondono, dunque,  al cospetto della struttura, miracolosamente recuperata dai volontari guidati da Felice Presta di Sannio Report, che continuano a trascorrere i loro fine settimana nell’area archeologica, per realizzare la propria opera di recupero e manutenzione dell’area in cui sorgeva anche una Chiesa Medievale, dedicata appunto ai Martiri di Sebaste in Armenia.
Dal 15 settembre le visite guidate si terranno solo la domenica, dalle 18 alle 22

 Applausi, infine, per l’ottima performance di Marfella e per il piacere di aver potuto fruire dei luoghi.