Giovedì Santo, a S. Gennaro, significativo "racconto", curato da Annamaria Truglio, con i giovani della parrocchia e solisti e coro "Hortus Musicae"
di Maria Ricca
Suggestiva ed emozionante la
rivisitazione della Via Crucis proposta alla Chiesa Parrocchiale di San Gennaro
in via Calandra, nella sera del Giovedì Santo, tradizionalmente dedicata all’allestimento
dei Sepolcri, con la rilettura proposta, “in musica e poesia”, dalle voci
recitanti di Antonio Aucone, Donatella De Nigris, Carmine Di Donato, Lia
Stefanelli, Annamaria Truglio, quest’ultima anche direttrice artistica del
progetto e curatrice della scelta antologica dei testi. Che spaziavano da
liriche di Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale, fino a quelle di Saba, Pasolini, Alda Merini, Ungaretti,
Pessoa, Emily Dickinson, Garçia Lorca, Tagore e persino Peppino Impastato.
Stazione per stazione un pensiero
significativo per indurre la riflessione attenta sul Mistero. O semplicemente
per lasciarsi trasportare dalla forza tragica delle parole, sottolineate da
pezzi musicali eseguiti dal coro “Hortus Musicae” e dai solisti Fernanda
Matarazzo, Mina Minichiello (soprani solisti), Sergio Casale (flauto), Adriana
Accardo (organo).
Essenziali ed asciutte le
interpretazioni degli attori , perfettamente in linea con l’importanza del
soggetto e nel contempo appassionate. Ad esse si è accompagnata la presentazione
di Monsignor Pasquale Maria Mainolfi, parroco della Chiesa di San Gennaro.
Una scelta indovinata per un
evento così particolare, sicuramente coinvolgente non solo per chi, per Fede o
più spesso per abitudine, compie ciascuno degli atti necessari all’osservazione
del culto nella Settimana Santa, ma anche per i giovani che si tengono più
distanti dalle celebrazioni, spesso perché non ne comprendono l’importanza. Ben
vengano, dunque, iniziative come questa che avvicinano al Mistero nella loro commovente semplicità.