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29/03/13

BENEVENTO - "In musica e poesia", la Via Crucis per ricordare la Passione di Gesù


Giovedì Santo, a S. Gennaro, significativo "racconto", curato da Annamaria Truglio, con i giovani della parrocchia e solisti e coro "Hortus Musicae"


di Maria Ricca

Suggestiva ed emozionante la rivisitazione della Via Crucis proposta alla Chiesa Parrocchiale di San Gennaro in via Calandra, nella sera del Giovedì Santo, tradizionalmente dedicata all’allestimento dei Sepolcri, con la rilettura proposta, “in musica e poesia”, dalle voci recitanti di Antonio Aucone, Donatella De Nigris, Carmine Di Donato, Lia Stefanelli, Annamaria Truglio, quest’ultima anche direttrice artistica del progetto e curatrice della scelta antologica dei testi. Che spaziavano da liriche di Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale, fino a quelle di  Saba, Pasolini, Alda Merini, Ungaretti, Pessoa, Emily Dickinson, Garçia Lorca, Tagore e persino Peppino Impastato.
Stazione per stazione un pensiero significativo per indurre la riflessione attenta sul Mistero. O semplicemente per lasciarsi trasportare dalla forza tragica delle parole, sottolineate da pezzi musicali eseguiti dal coro “Hortus Musicae” e dai solisti Fernanda Matarazzo, Mina Minichiello (soprani solisti), Sergio Casale (flauto), Adriana Accardo (organo).
E così, la condanna a morte di Gesù è stata raccontata attraverso le parole di Quasimodo,”Ed è subito sera”. A  Garçia Lorca, “In silenzio”, il compito di segnare la fatica di Gesù, caricato della croce. “Spesso il male di vivere ho incontrato” di Montale ha rappresentato il dolore della prima caduta del Cristo. L’incontro con la madre, della quarta stazione, è stato nelle parole di Hughes e nell’ “Ave Maria” di Mascagni.  E così via l’ “Adagio” di Mozart è valso a sottolineare la seconda caduta di Gesù, con “Senza di te tornavo” di Pasolini, fino alla Morte del Signore, nel requiem di Puccini e le parole di Peppino Impastato, in “Appartiene al suo sorriso”. 
Essenziali ed asciutte le interpretazioni degli attori , perfettamente in linea con l’importanza del soggetto e nel contempo appassionate. Ad esse si è accompagnata la presentazione di Monsignor Pasquale Maria Mainolfi, parroco della Chiesa di San Gennaro.
Una scelta indovinata per un evento così particolare, sicuramente coinvolgente non solo per chi, per Fede o più spesso per abitudine, compie ciascuno degli atti necessari all’osservazione del culto nella Settimana Santa, ma anche per i giovani che si tengono più distanti dalle celebrazioni, spesso perché non ne comprendono l’importanza. Ben vengano, dunque, iniziative come questa che avvicinano al Mistero  nella loro commovente semplicità.