Andrà in scena il 13 aprile, alle 20,30, al Mulino Pacifico, per la rassegna "Obiettivo T" della Solot, "P.O.V." ("Point of view", con Giovanni Del Monte e Fabio Rossi, della "o.n.g. teatri – tourbillon teatro – immaginAria", regia di Pino Carbone. Alle ore 24 del 12 aprile, presso l'Almost blue, sito in via Niccolò Franco 48, Giovanni Del Monte e Fabio Rossi, protagonisti, terranno una divertente conferenza stampa di presentazione dello spettacolo, vietato ai minori di 14 anni, che così commenta il regista: "Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo, di gente in gente, mi vedrai seduto sulla tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior de’ tuoi gentil anni caduto." Detto questo ci chiediamo che cos’è la pornografia? È per noi fondamentalmente un punto di vista, attraverso il quale abbiamo la possibilità di “liberare” il percorso teatrale da codici prestabiliti, facendolo respirare organicamente. Fino a dove può arrivare la pornografia? O meglio, fino a dove può spingesi a teatro? Pornografia come qualcosa di osceno, ob-sceno cioè fuori dalla scena, che va oltre ma che rimane nel teatro. Allora entra in gioco il clown. La figura che per antonomasia arriva a dissacrare. Ora la domanda è: cosa stiamo cercando di dissacrare? La pornografia o il teatro? Non siamo arrivati a una risposta. Perché entrambe le materie, cioè porno e teatro, si alternano e si contrastano a vicenda. Quello che proprio non possono fare è fondersi. Quello che non gli riesce è fidarsi l’uno dell’altro. Non si riconoscono come possibili compagni di gioco. A fare da mediatori sono due clown che quasi come figure mitologiche, per metà attore porno e metà attore teatrale, provano a mettersi addosso entrambe le atmosfere. Ma inevitabilmente questo tentativo è destinato a fallire. Non potrebbe essere altrimenti visto che parliamo di clown. Il fallimento, che finisce col diventare una terza e più completa materia."