“Le Radici poetiche del linguaggio subalterno” . Era il titolo
del concorso, dedicato a Massimo Troisi, e promosso dalla Casa Editrice “Il Papavero”, che il 7 agosto,
presso La Via delle Taverne ad Atripalda, ha laureato vincitori Pompilio
Dottore (Castel Baronia AV) 1° classificato, Fernando Antoniello (Torella dei
Lombardi AV) 2° classificato, Franco Canzonieri (Reggio Calabria) 3°
classificato, Gerardo Giuseppe Strippoli (Bari) 3° classificato, Ettore Cicoira
(Napoli) 4° classificato, Vito Donniacuo (Montoro Superiore AV) 5°
classificato, Giovanni Famiglietti (Aquilonia AV) 5° classificato, Giuliana
Bernasconi (Brescia) Premio del Presidente di giuria.
Il concorso, per l’anno 2012 ha ricevuto la medaglia del
presidente della Repubblica. L’intento, ben visibile nell’antologia che
racchiude tutti i lavori selezionati, era creare un filo invisibile, ma
tangibile che unisse l’Italia, pur rispettando le singole peculiarità e
diversità. Per il 2013 è stato attribuito anche un premio alla memoria
assegnato a Fedele Giorgio, scrittore, poeta, ricercatore nato a Sant’Andrea di
Conza e morto a Terni. La giuria è stata composta da Aldo Grieco (Grosseto),
Giuseppe Vetromile (Napoli), Giuseppe Gangemi (Reggio Calabria) e Adriana
D’Argenio (Firenze) con presidente Emilio De Roma (Pietradefusi AV. Le letture
sono state accompagnate dal magico suono dell’arpa Celtica di Anna Cefalo.
Scenografia, la mostra di opere in legno, realizzate dall’ing. Francesco Maria
Olivo che, con la casa editrice il Papavero, ha pubblicato il romanzo “Trenta
giorni di luce”.