Massimo Masiello, grande affabulatore...Guarda l'intervista su Elletv Bn |
di Maria Ricca
“Il mio percorso
musicale di ricerca si snoda attraverso il “mare nostrum”, quel collante ideale
fra le realtà culturali che hanno attraversato l’identità partenopea”. Illustra
così la propria idea di recital colto e popolare insieme, Massimo Masiello,
“cantattore” verace, formatosi all’Accademia del Teatro Diana di Napoli, alla
scuola di Antonio Sinagra e Alfredo Girard, e poi specializzatosi grazie alla
frequentazione dei più grandi della scena, da Francesco Rosi a Carlo Giuffé,
Antonio Calenda e Gigi Savoia.
“A tutti devo
qualcosa – ci racconta, prima dello spettacolo – e a tutti ho, a mia volta,
dato molto, in un prezioso scambio di emozioni e sensazioni.”
Quelle che ha
condiviso con gli spettatori dell’appuntamento al Mulino Pacifico, rassegna
“Obiettivo T” della Solot, con gli "Echi dal Mediterraneo", accompagnato da una band di qualità, fra cui Gaetano
Cassese al pianoforte, autore anche degli arrangiamenti dei brani proposti.
Abile affabulatore, Masiello si è trasformato, di volta in volta, in “guappo”
spavaldo, allegro intrattenitore, melanconico chansonnier, visitando, con pari
intensità, parole e musica di Viviani e Aznavour, Edith Piaf ed Eduardo Di
Capua, l’autore di “O sole mio”.
Voce potente e
suggestiva quella di Masiello, interprete ideale di quelle liriche e dei testi,
“cuciti” insieme con maestrìa da Gingy Comune, autrice ed autrice. Talento e
carisma insieme hanno così regalato al pubblico una performance d’autore,
divenuta una “chicca” per sinceri appassionati.