di Maria Ricca
Impazza su Facebook l’entusiasmo
per il gruppo “Sei di Benevento se…”, giunto a 3000 iscritti, e creato, grazie
a una bella idea di Alfredo Vittoria. Moltissime le persone che lasciano
pensieri, ricordi, impressioni del tempo che fu, in una città “discussa”, ma
amata, come tutte le cose “di famiglia”, da cui non riesci a staccarti, quelle “radici”
a cui resti abbarbicato, anche se dici di no. E’ bello, così, ritrovare personaggi ed
espressioni tipiche di certo dialetto cittadino, “i cutulizz’ “," a matarazzara", "t'eggiù sgamat' ", le parti caratteristiche della città indicate
con “Abbasc e palazzin”,
“ ‘Ncopp Capemont’ “, ‘Ncopp a
Pacevecchia”, “Abbasc’ ‘u Triggio”. Ricordare la “storia del fantasma della pizzeria
romana”, e l'appuntamento "Ci vediamo a Piazza!”, oltre che il
gusto della "mela stregata", mangiata con il cucchiaino a forma di
foglia…
Naturalmente differiscono i ricordi, a seconda delle generazioni…A ciascuno i suoi, a dimostrarne la vitalità, almeno nelle espressioni tipiche.
Naturalmente differiscono i ricordi, a seconda delle generazioni…A ciascuno i suoi, a dimostrarne la vitalità, almeno nelle espressioni tipiche.
Non manca, però, chi
esprime la propria amarezza, sottolineando “Sei di Benevento se... almeno una
volta avresti desiderato non essserlo” o “Sei di Benevento se... un napoletano ti
dice che vieni dalla montagna... “. Pregiudizi duri a morire, certo. Ma una “chiosa” amara ci può essere. “Sei di Benevento
se..." come esci dal cerchio delle mura cittadine il tuo collega (docente o
giornalista) partenopeo ti racconta con
entusiasmo, che domenica scorsa è stato a mangiare “ a ‘o paese tuojo” (“Che
buona cucina!”), quando invece è andato a prendersi l’olio a San Lupo o il torrone
a San Marco de’ Cavoti e ha pranzato a Pietrelcina o a S. Agata de’ Goti (con tutto il rispetto, ci mancherebbe, ma a ciascuno il suo!), o
quando la signora "affianco" ti vorrebbe regalare un “canillo”, perché “tanto a
voi in campagna, può servire più che a
me, qui a Napoli…”. Ma come! E la
città-cultura? E il nostro orgoglio? Accidenti. Meno di un mese fa Carlo Puca, su "Panorama" scriveva: “Benevento,
città delle Streghe, possiede la grandeur di una capitale, ostenta un chiaro
complesso di superiorità e rivendica la sua diversità dal Sud in genere e da
Napoli in particolare…” ?! C'è da riflettere.