Da Benevento la proposta del Sindaco Pepe, per un riconoscimento legato alla Cultura delle Istituzioni
di Maria Ricca
“Un Premio per i libri che trattano delle vittime di mafia”, questo il messaggio che il Sindaco Pepe lancia nella serata dedicata alla presentazione dei dodici finalisti allo “Strega”, sul palco del Cinema Teatro Massimo, alla presenza del consueto folto pubblico di appassionati. Solo qualche giorno fa, ricorda, il dispositivo sindacale con il quale vietava sul territorio comunale la vendita del libro "Riina Family Life" di Salvatore Riina e la reazione della casa editrice, che ha fatto ricorso ad una diffida stragiudiziale contro il sindaco di Benevento.. “Non voglio certo passare per oscurantista – dice Pepe – Ma la cultura della mafia va condannata, anche quando è proposta in chiave sentimentale. Nostro intento, con la proposizione di questo Premio letterario, è riportare l’attenzione sulla cultura dello Stato e delle Istituzioni. Lancio la proposta a chi mi succederà, sperando che l'accolga.”
Canto e controcanto, poi, per tutta la serata, fra l’irriverenza
e le battute di Dario Vergassola, l’attore che già l’anno scorso intervenì sul
palco della presentazione e la serietà istituzionale del direttore della Fondazione Bellonci,
Stefano Petrocchi. Via via
sul palco del Massimo son sfilati i protagonisti di quest’anno. "In scena", "L’uomo del futuro" (Mondadori) di Eraldo Affinati, "La scuola cattolica" (Rizzoli) di Edoardo Albinati, "Dove troverete un altro padre come il mio" (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, "Dalle rovine" (Tunué) di Luciano Funetta, "Le streghe di Lenzavacche" (e/o) di Simona Lo Iacono, "La reliquia di Costantinopoli" (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, "Il cinghiale che uccise Liberty Valance" (minimum fax) di Giordano Meacci, "L’addio" (Giunti) di Antonio Moresco, "Conforme alla gloria" (Voland) di Demetrio Paolin, "La figlia sbagliata" (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, "Se avessero" (Garzanti) di Vittorio Sermonti (solo in video!), "La femmina nuda" (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli.
Brillante, come sempre, l'intervento della giornalista sannita Melania Petriello, a raccontare la storia del Premio.
Brillante, come sempre, l'intervento della giornalista sannita Melania Petriello, a raccontare la storia del Premio.