di Maria Ricca
Pugni chiusi che battono contro
le porte di un Teatro, serrate ormai da troppo tempo, chiedendo che riaprano.
Sono l’immagine più significativa e drammaticamente efficace della protesta
ideale e reale, simbolicamente animata dal Magnifico Visbaal, per la "Prima
Giornata per la Memoria dei Teatri Cittadini", svoltasi en plein air, sotto
forma di performance di Teatro-Danza, nello spazio antistante il San Nicola,
per chiedere il recupero dei luoghi teatrali della città, ove le compagnie professioniste possano
esprimersi e lavorare.
Suggestiva l’esibizione degli allievi adulti del
Laboratorio del Magnifico Visbaal, che, attraverso la rivisitazione dei
contenuti principali del “Mercante di Venezia”, hanno ripercorso anche l’ultimo
anno difficile della Compagnia. La quale, dopo l’alluvione dell’autunno scorso,
ha perso la propria struttura di via Ponticelli e ha portato a termine
la stagione teatrale, grazie all’utilizzo concessole dal Comune del Piccolo
Teatro Libertà.
“Gli spazi
che chiediamo bisognerà meritarli,
intendiamoci – ha confermato l’attore e
regista Peppe Fonzo, leader del gruppo, proponendo un progetto serio e
convincente, senza disdegnare la collaborazione con realtà consimili, in un
positivo clima di scambio e di collaborazione. Occorrerebbe creare un tavolo di
confronto con le istituzioni, coinvolgendo chi opera sul territorio ed ipotizzando
anche una programmazione che che duri tutto l’anno.”
Fra gli altri, grande interesse ha suscitato l’intervento
del rappresentante dell’associazione L@p
Asilo 31, Alessandro Tucci operante nella zona del Rione Libertà, che si è unito all’appello del Magnifico
Visbaal, per l’utilizzo di strutture aperte al sociale e alla gente del
territorio beneventano, soprattutto i più giovani delle aree più disagiate, che
hanno bisogno di luoghi in cui ritrovarsi, gratuitamente, onde crescere insieme
e sperimentare forme intelligenti di aggregazione, attraverso iniziative
socio-culturali coinvolgenti.
Michelangelo Fetto della Solot ha assicurato al
Magnifico Visbaal piena accoglienza negli spazi del Mulino Pacifico, dalla sua
Compagnia gestiti, per le prove e la
messinscena del proprio spettacolo.
Angelo Miraglia, dell’Isola che non c’è” ha
ricordato il proprio impegno perché il Teatro di Strada abbia una sua
regolamentazione anche a Benevento, come accade da tempo in moltissime realtà
italiane.
Alla manifestazione hanno aderito anche la Compagnia
Balletto di Benevento, l’Orchestra Filarmonica, “Teatri e Culture”, “Il
Giardino di Oren”, il Fai, con la presenza di Mirko Di Fonzo.
Graziella Luongo ha interpretato una sua poesia
dedicata al teatro.
Infine l'intervento del neo assessore alla Cultura Oberdan Picucci
, che ha raccolto prontamente l’invito al confronto, e ha dichiarato di voler
creare un dialogo fattivo con le realtà culturali ed associative cittadine,
anche considerando che la crescita culturale deve diventare volano turistico e
dunque economico per il territorio.
In settimana Picucci provvederà ad una sorta di
ricognizione delle realtà operanti sul territorio, per avere chiaro “lo stato
dell’arte” ed ipotizzare interventi. E’ evidente
che occorrerà operare di concerto con
gli altri settori istituzionali.
L’assessore si è detto d’accordo nel ristabilire
regole uguali per tutti, per valorizzare ognuno, e consentire a chi vive del lavoro nel settore culturale di
poterlo fare dignitosamente.
Grande considerazione sarà riservata alla
valorizzazione delle professionalità provenienti dal territorio, perché è
giusto coinvolgerle nel contributo alla crescita cittadina.