Folla in piazza Castello per l'inesauribile energia artistica dell'interprete partenopeo
di Maria Ricca
Nulla accade per caso. Non è suggestione, non è solo voglia
di far festa. L’inesauribile, trascinante energia di Massimo Ranieri, che in “Città
Spettacolo” 2016, soggioga il pubblico
pagante nella platea di Piazza Castello, a Benevento, e la folla assiepata ai
lati del recinto , è frutto di un percorso lunghissimo di
affinamento delle proprie qualità artistiche, ma nulla sarebbe senza il carisma
travolgente, che rende l’artista partenopeo, nonostante gli anni
(incredibilmente 65!), ed il lungo
percorso alle spalle, ancora protagonista della scena.
Quasi due ore ininterrotte di spettacolo, in cui Ranieri ha saputo alternare sapientemente ai grandi successi del suo
repertorio, eseguiti a squarciagola e senza risparmio, siparietti ironici della tradizione, “macchiette”
e “calembour”, non trascurando incursioni nei “classici”, dal “Marenariello”
partenopeo, fino a Carosone a Modugno,
passando per Aznavour e per la riproposizione “swing” de “Je so’ pazzo!” di
Pino Daniele.
Se sia più godibile Ranieri quando posa da “chansonnier” o quando attinge ai ricordi del passato, lui che ama alternare il suo “Sogno e son desto tour”, con il teatro colto e popolare, da Viviani in poi, non è dato sapere. Certo è che si intuisce dietro la veemenza con la quale sa “tenere” palco e pubblico, uno studio dei tempi tecnici ed un’attenzione ai dettagli, che fanno la differenza. Uniti all’intelligenza di saper “coccolare” tutto il pubblico, soprattutto quello degli appassionati che da un lato e dall’altro dello spazio chiuso della platea, applaude entusiasta, e che l’artista saluta con calore.