Folla al Festival |
di Maria Ricca
Maurizio de Giovanni a "Piazze d'Autore" |
Sette giorni di musica, arte, danza, mostre, libri in piazza,
teatro. E moltissima gente ad apprezzare tutto quello che il cartellone delle
due rassegne, praticamente congiunte, “Città
Spettacolo” e “Il Crudo e il Cotto”,
direzione Renato Giordano, ha saputo offrire al capoluogo sannita. “Un piccolo
miracolo, quello beneventano”: così il Sindaco Mastella, ai microfoni di
Raitre, ha commentato l’interesse notevolissimo suscitato dal ciclo di eventi
promossi in città, in cui ciascuno ha potuto trovare davvero l’opportunità di
soddisfare le proprie esigenze di svago, di arricchimento culturale o di
entrambi. Non un programma monocorde, dunque, ma un ventaglio di proposte che,
se in primis ha soddisfatto soprattutto la piazza, intesa come popolo
desideroso di un piacevole epilogo d’estate, dall’altro non ha
deluso le aspettative di chi ha cercato nel Festival spunti di riflessione molto interessanti.
Impossibile non apprezzare le opportunità di
appprofondimento offerte dagli incontri con Ugo Gregoretti, Antonio Pennacchi,
Gennaro Sangiuliano, Vannino Chiti, e Monsignor Felice Accrocca, neo-vescovo di
Benevento, che ha sorpreso gli astanti per la freschezza, la modernità e dunque
la forza del suo argomentare, in riferimento soprattutto alla recentissima
attualità.
Un capolavoro di stile è stato l’incontro con il giallista Maurizio
de Giovanni, che ha intrigato la platea e commosso gli spettatori, con il suo
commissario Ricciardi old-style e la sua “Serenata senza nome”, riferimento a “Voce
‘e notte” e alla ricchezza straordinaria in termini di suggestione e di
contenuti che essa rappresenta.
Glauco Mauri e Roberto Sturno hanno offerto una straordinaria “lectio magistralis” agli appassionati di teatro, interpretando Shakespeare, mentre l’attenzione all’attualità è stata accesa da Marco Travaglio, con lo spettacolo per le ragioni del “No” al prossimo referendum costituzionale e da Pino Aprile e il suo “Terroni”, sulla polemica mai sopita, riguardo alla questione meridionale.
Interessanti le opere proposte dai giovani, su tutte “I
racconti di Donna Concetta”, all’Arco del Sacramento, prima prova “open air”
della neo-costituitasi Ladebh e l’appuntamento con la grande danza, che ha
visto in piazza Roma l’étoile Laura Comi, per l’iniziativa collegata alla
scuola di danza di Saveria Cotroneo e la prossima istituzione di una borsa di
studio, dedicata ai giovani di talento.
La collettiva d’arte di S. Teresa, curata da Alberto
Febbraro, su progettazione di Massimiliano Mascolini, ha offerto l’opportunità
di ammirare opere d’autore e di riscoprire ancora una volta la bellezza della
struttura, chiusa al culto, ma meta felice di appassionati.
Infine, piacevole sorpresa è stato il murales dedicato a
Gina Lollobrigida dall’artista Biodìpi, nel segno della riqualificazione del
Rione Libertà.
Impossibile citare tutte le opportunità offerte da un
percorso artistico, che ha incontrato il favore del pubblico e risvegliato l’interesse
della città e delle zone limitrofe, coinvolgendo anche numerosi performers nati
sull territorio, come la Compagnia Teatro Eidos e Shark-Emcee, su due fronti
artistici diversi, ma ugalmente interessanti.
I grandi eventi musicali che hanno appassionato la
folla di spettatori, intervenuti ad applaudire Massimo Ranieri, Antonello
Venditti, Radio Company, con Sorrenti e la Rettore in Piazza Castello e Rocco
Hunt, al Rione Libertà, per i
giovanissimi, hanno incantato il pubblico e consentito a molti di godere gratuitamente
di spettacoli sicuramente costosi per lo spettatore medio.
Un tempo più lungo di programmazione ed il coinvolgimento di
diversi sponsors potrebbero, per l’anno prossimo, essere nuova chiave di svolta
nel segno della continuità e del
miglioramento.