di Marco D'Alessio
BENEVENTO - Ieri sera si è
tenuta, presso la splendida location del Teatro romano, la rappresentazione
lirica dell'opera il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Prima della messa in scena,
a dare i saluti al pubblico sono stati il sindaco Clemente Mastella,
l'assessore alla cultura Oberdan Picucci e il regista Giampaolo Zennaro;
l'amministrazione ha evidenziato che l'evento sarà l'apripista di una futura
stagione teatrale oltre ai ringraziamenti alle diverse entità che hanno
permesso la
realizzazione dell'opera, mentre il regista ha esaltato la bellezza
dell'antica location. Hanno partecipato alla rappresentazione: il Regista
Giampaolo Zennaro; il direttore François-Robert Girolami, direttore del Conservatorio
di Parigi; il cast vocale: Rigoletto/Marzio Giossi, Gilda/Linda Campanella, Il
Duca di Mantova/Rosolino Cardile; la compagine corale di Benevento diretta dal
maestro del coro Luigi Petrozziello. Tema ricorrente della rappresentazione è
la maledizione, tutto lo svolgimento dell'opera ruota intorno alla maldicenza
del Conte di Monterone verso il
buffone di corte, Rigoletto, che lo aveva
deriso. La maledizione che coinvolge Rigoletto riguarda sua figlia, Gilda,
tenuta nascosta, che diventa oggetto di desiderio del Duca di Mantova al punto
da decidere di rapirla e violarla. Alla fine il buffone di corte ritrova sua
figlia che gli svela la vicenda che lo spinge ad assoldare il sicario,
Sparafucile, per punire il Duca e a mandare sua figlia, vestita da uomo, a
Verona. L'addio tra padre e figlia è suggellato dalla struggente aria “Sì,
vendetta, tremenda vendetta” che è stata talmente apprezzata dal pubblico che
ne ha richiesto il bis. Infine il dramma termina con la morte di Gilda, uccisa
al posto del Duca, da Sparafucile dopo le richieste di sua sorella Maddalena,
innamoratasi anche lei del nobile mantovano.