di Emilio Spiniello
BENEVENTO - Sal Da Vinci con
lo spettacolo “Italiano di Napoli” ha ridato anima ad una Napoli tanto
maltrattata negli ultimi anni. Spesso il capoluogo campano viene visto come
esempio negativo, soprattutto nelle altre zone d’Italia. Ed è qui che emerge il
rapporto reciproco vivo, perché “l’Italia senza Napoli non è niente”. Ad aprire
la rassegna “Palcoscenico Duemila” la commedia musicale, con la regia di
Alessandro Siani, che ci ha portato ad una riflessione in musica. Menzione
speciale per gli ottimi acrobati e ballerini, affiancati da una scenografia
dirompente e tecnologica ed un'orchestra dal vivo composta da 6 elementi. Sal
Da Vinci ha affascinato con il suo repertorio musicale, dalle canzoni classiche
del repertorio napoletano, senza tralasciare le ultime uscite e gli omaggi a
Battisti, Ranieri e Renato Zero. Con quest’ultimo ha collaborato nell’ultimo
album “Non si fanno prigionieri”.
Gli ‘stacchi’
comici sono stati sostenuti dalla nota bravura di Davide Marotta (l’anima di
Napoli), Ernesto Lama e Lorena Cacciatore(l’Italia, vestita col tricolore). Gli
ingredienti per un viaggio suggestivo c’erano tutti, in questo spazio astratto
che raffigurava una vecchia fabbrica dei sogni, ormai dismessa. Presi dalle
difficoltà e dalla tecnologia ossessiva tutti noi abbiamo perso la bellezza,
per questo il cantautore partenopeo ci richiama al senso di appartenenza con
tanta passione.
Nulla è perduto,
fino a quando la fabbrica riparte sulle note “ ’A città ‘e Pullecenella”, per
tornare a sognare lo splendore. Il primo dicembre spazio a Claudia Cardinale ed
Ottavia Fusco in “La Strana Coppia”.