Parla Assunta Maria Berruti, della Solot
di Maria Ricca
di Maria Ricca
BENEVENTO - “Cervello, cuore,
coraggio, episodio 1". E’ il titolo dello spettacolo, ispirato alle vicende del Mago di Oz, che oggi e domani, nel tardo pomeriggio,
ore 18, darà appuntamento al “Mulino dei Piccoli” a tutte le famiglie che vorranno
partecipare all’iniziativa artistica della Solot Compagnia Stabile di
Benevento, partita con entusiasmo, per coinvolgere i bimbi della città in una
proposta culturale ed artistica, che unisse la creatività allo svago.
Ma sono anche le doti messe in campo, ormai da
tre anni, da Carlotta Boccaccino e Assunta Maria
Berruti, le attrici divenute ormai
un vero punto di riferimento per i loro piccoli spettatori, forti di un bel successo personale, frutto di
sacrificio e tanto impegno.
Insieme "affrontano" il pubblico dei bambini, quello più
esigente.
Ne parliamo con
Assunta Maria Berruti.
-Anche quest'anno
un bel successo di pubblico per la vostra rassegna...
“Il Mulino dei
Piccoli è alla sua III edizione. La prima intervista ce l’hai fatta proprio tu
3 anni fa... siamo al terzo spettacolo e stiamo avendo un buon seguito di
pubblico. Abbiamo ormai i nostri fruitori fedeli, ma stiamo notando,
soprattutto quest’anno, che di settimana in settimana c’è sempre gente nuova
che magari non ci conosceva ancora o che non era mai venuta al Mulino, e questo
non può che renderci felici e insistere e resistere ad andare avanti. C’è
ancora tanta gente che non ci conosce, lavoriamo molto sulla comunicazione e ci
affidiamo al passaparola e devo dire che oggi, dopo 3 anni iniziamo a
raccogliere i primi frutti. É dura, durissima ma non molliamo.”
- Come scegliete
i testi da proporre?
“L’idea delle
fiabe che vogliamo portare in scena la decidiamo inizialmente insieme, a
seconda di quello che ci ispira, di ciò che potrebbe piacere ai nostri bambini
e anche di ciò che stuzzica la nostra fantasia, poi stabiliti temi e fiabe
passa tutto nelle mani di Carlotta Boccaccino, autrice dei testi. Li riscrive
completamente daccapo.”
-Come si fa ad appassionare i bambini di oggi,
sedotti soprattutto dalla tv e dai cartoni animati? Il segreto?
“La risposta è:
inizialmente incuriosire e poi far appassionare i bambini ma anche e
soprattutto i genitori; il messaggio è rivolto a loro. I nostri spettacoli, come
ben sai, sono tutti interattivi e dall’anno scorso, visto che aumenta sempre di
più il numero degli adulti che segue con piacere i nostri spettacoli, abbiamo
deciso di interagire anche con loro e devo dire che giocano volentieri con noi.
E poi, secondo me il segreto per far appassionare il pubblico è semplicemente
divertirsi sul palco e noi ci divertiamo molto. Amiamo quello che facciamo, in
questa rassegna c’è tutto il nostro lavoro, il nostro tempo, la nostra fatica e
questo i bambini lo notano e ci ripagano divertendosi con noi. Poi, dopo lo
spettacolo, c’è sempre un’attività manuale diversa che cerchiamo di
contestualizzare allo spettacolo stesso, e “staccarli” dalle attività manuali
è sempre molto difficile, non smetterebbero mai E vederli così sereni è tanto
bello.”
- In giorni di
infanzia negata e maltrattata, come si può intervenire perché si prenda
coscienza del valore dell'ascolto delle esigenze dei bambini. Da dove occorre
ripartire?
“In un momento
del genere, in cui si sentono tante, troppe notizie di bambini maltrattati negli
asili o tra le mura delle loro case, ti senti impotente davanti a tanta
violenza. E provi solo tanta rabbia. Io non so da dove si possa ripartire,
posso dirti che i bambini vanno ascoltati. A volte, dopo gli spettacoli vogliono
parlare con noi, ci fanno domande o affermazioni talmente intelligenti che ci
spiazzano. Sono attenti, sono sensibili, sono bambini... nel nostro piccolo il
messaggio che vogliamo dare è che il Mulino Pacifico è un ambiente semplice e
familiare, e il teatro è un gioco sano, ma fatto di regole precise. Ecco perché
la figura del genitore durante gli spettacoli è importante. Ci teniamo molto
che loro siano presenti, perché diventa un momento intimo, di gioia, di
condivisione con il proprio figlio e se i genitori a fine pomeriggio ci
ringraziano, vuol dire che piano piano stiamo riuscendo nel nostro intento. Il
Mulino non è un parcheggio dove si mollano i figli, è e deve essere un
contenitore di attività per le famiglie, (non a caso a breve ripartiranno anche
gli incontri sulla genitorialitá e l’anno scorso abbiamo avuto confronti molto
belli e delicati tra genitori e figli) E piano piano lo stiamo facendo
comprendere a tante famiglie nuove. Ecco, forse si dovrebbe ripartire dalla
famiglia e osservare e ascoltare un figlio e tutto questo cerchiamo di offrirlo
e farlo comprendere quotidianamente. Ma ripeto, è molto difficile.”
- Quali sviluppi
intravedete per la vostra rassegna, cosa cambiereste?
“Per ora non
cambieremmo nulla; abbiamo solo il desiderio di riuscire a coinvolgere sempre
più bambini e famiglie nelle nostre tante attività che aiutano la crescita e
stimolano il dialogo e la fantasia.
Eh si, ci vuole
cervello, cuore, coraggio e aggiungo anche serietà e perseveranza e noi
cercheremo di crescere giorno per giorno aggiungendo un tassello alla volta in
questo progetto in cui fortemente crediamo.”