NAPOLI - Un lupo, una bambina, il rosso e il nero, una rosa e un gruppo di danzatori-acrobati diretti da Michelangelo Campanale, coadiuvato dal coreografo Vito Cassano, ridisegnano attraverso il teatro, la danza, la musica le arti visive e il cinema la più popolare tra le fiabe: CAPPUCCETTO ROSSO, una storia che arriva da lontano e grazie alla scrematura del tempo racconta argomenti legati alla vita, in maniera semplice, ma esatta.
La preda preferita del LUPO è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l’inganno perfetto. Cappuccetto Rosso attraversa il bosco, a passi lenti, raccogliendo i fiori che il lupo ha messo lì per lei, per condurla sulla soglia di una casa a lei nota ma che non avrà nulla di famigliare. Alla fine il lupo non vince, ma nemmeno muore mai. È inutile, infatti, uccidere il LUPO. La paura è inarrestabile e non morirebbe insieme a lui.
Uno spettacolo per tutti, dove i bambini ritrovano la fiaba e gli adulti possono leggere piani di allusione alla complessa realtà odierna, alle paure che ci vengono instillate. Le fiabe tradizionali sono le storie dei rischi e delle prove che bisogna affrontare e della via che si può trovare per uscire da difficoltà apparentemente insormontabili. E in questa partita il LUPO ci aiuta a scoprire che cos’è la paura e quali forme assume, mutevoli e diverse per ogni essere umano. Quella paura che ci accompagna per tutta l’esistenza finchè scopriamo che, quando non diventa più forte della vita stessa, è elemento essenziale per la sopravvivenza.
“La fiaba di Cappuccetto Rosso è stata riletta nella dimensione del sogno e della visione e, alla fine, ricomposta nella dimensione narrativa per comunicare le molteplici emozioni che lo spettatore avverte come simultanee, nella scena e nella vita - riferisce Michelangelo Campanale e aggiunge - Motore della ricerca artistica è stato l’elaborazione di una narrazione di immagini e di linguaggio ‘non parlato’, che si sposa perfettamente con la dimensione evocativa degli eventi simbolici della fiaba. La danza, in particolare, porta con sè una carica dirompente e trasgressiva, che partendo dai sensi fornisce chiavi di lettura e consente allo spettatore di aprirsi alla comprensione e all’interpretazione del mondo”.
Sul palco solo l’ensemble complice ed efficace composto dai danzatori di ELEINAD - Claudia Cavalli, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Marco Curci, Roberto Vitelli – con cui il regista e il coreografo hanno potuto lavorare lasciandoil corpo libero di manifestarsi senza la parola con evidenti richiami all’immaginario dei cartoni animati di inizio ‘900 mentre le luci, i costumi e le scene sono fatti ispirare a Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci per definire uno spazio ed un tempo che appartengono davvero a questa grande fiaba che, come tale, è sempre crudele e tenera come qualsiasi esistenza.
Le proposte di teatro danza proseguiranno al Teatro dei Piccoli nell’ambito della stagione YOUNG con gli spettacoli - dai 9 anni - CAINO E ABELE in febbraio e OPERASTRACCI in marzo.
Ulteriori informazioni sono disponibili su www.lenuvole.it dove sarà possibile trovare anche i dettagli per l’acquisto delle CARD LIBERI TUTTI (a 5 ingressi €35 o a 10 ingressi €60)per venire quando vuoi, con chi vuoi al Teatro dei Piccoli per l’intera stagione YOUNG di Le Nuvole/Casa del Contemporaneo.
Teatro dei Piccoli, viale Usodimare o via Terracina_Napoli
Domenica 27 gennaio ore 11 – per la scuola lunedì 28 gennaio ore 9.30 e 11.30 (€7, solo su prenotazione a Le Nuvole)
CAPPUCCETTO ROSSO