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05/04/19

TEATRO - Monica Guerritore ed il mito di Giovanna D'Arco, in scena per "Città Spettacolo" d'inverno

di Emilio Spiniello


BENEVENTO - Una vita fatta missione quella di Giovanna D’Arco , l’eroina francese del XV secolo condannata per eresia ed arsa viva.
Figlia di contadini e analfabeta, animata da visioni religiose, la giovanissima Giovanna d'Arco, interpretata dall’ottima Monica Guerritore, rende vivide le sue imprese e le sue gesta per liberare la Francia dagli Inglesi.
Una delle più stimate e amate attrici del nostro Paese ha reso intenso uno spettacolo di acclarato successo, di cui è autrice, regista ed interprete, accolta al teatro De Simone di Benevento, nell’ambito della Rassegna “Città Spettacolo Teatro” Inverno.
In scena le immagini, i pensieri e i testi poetici e filosofici, a partire dagli atti del Processo, i brani di Nietzsche e Brecht, i versi di Maria Luisa Spaziani e il “De Immenso” di Giordano Bruno, nel mentre si ascoltano le parole di condanna del tribunale inquisitore.
Al centro della scena cupa soltanto un palo, che sarà per lei luogo di morte.
In primo piano emergono i sentimenti, l’umanità e la forza di Giovanna D’Arco, fiaccata nel fisico ma non nella mente, portati sul palcoscenico con l’armatura e la corazza di grande animo spirituale e passione senza tempo. Corpo e cuore danno il senso di un linguaggio universale di riscatto e coraggio.
La contemporaneità si fonde nella drammaturgia, quando compaiono i “volti di libertà” di alcuni grandi personaggi come Jan Palach Palach, Martin Luther King, il giovane cinese di piazza Tienanmen e Che Guevara: tutti simboli di resistenza.
L’attrice romana si meritava sicuramente la presenza di maggior pubblico in sala, peccato. Prossimo appuntamento con il teatro sabato 13 aprile, ore 21:00, con Antonella Morea in “Mamma” di Annibale Ruccello.