Nel grembo del Teatro Romano, sapientemente illuminato, affascinati visitatori
di Maria Ricca
Metti una sera di fine
estate, fra suggestivi ruderi, sapientemente illuminati, e vestigia del tempo andato. Ipotizza,
accogliendo suggerimenti preziosi, che vi sia la possibilità di vivere e far
rivivere, in qualche modo, i luoghi che la Storia ci ha consegnato, non perché
vi facessimo cenno in maniera annoiata, passandoci davanti, con l’indifferenza
dell’abitudine, o continuassimo polemicamente ad interrogarci sul modo migliore
di sfruttare, ai fini turistici, quanto
ci resta…
Ed ecco “Benevento Città
Teatro”, l’iniziativa coordinata e fortemente voluta Ferdinando Creta, direttore
dell'area archeologica, con il supporto degli Enti istituzionali preposti, che dà
una prima risposta all’esigenza, finalmente, di riappropriarci, noi per primi,
del patrimonio culturale antico, a nostra disposizione, e poi di mostrarlo al mondo.
Così, fino al 22
settembre, al prezzo simbolico di due euro, chi vorrà potrà lasciarsi portare all’interno
del monumento, illuminato da giochi di luce, predisposti a valorizzare ogni
punto del Teatro, dove prendono vita, proiettati su schermo, maschere teatrali
antiche.
Un attore in tunica bianca, attorniato da ombre
mascherate, guida gli spettatori-visitatori nei meandri della struttura, che si
apre poi, nell’emicerchio, alla visione di un palcoscenico illuminato di rosso,
su cui recita una Medea dolente.
Lo spazio si chiude alle
spalle del palco, nell’ampia area, tradizionalmente
destinata al “dietro le quinte” e ai camerini, occupata dai movimenti dei corpi
in danza spettrale. Infine, un passaggio obbligato, su ponte di ferro, vale a mostrare
al pubblico pannelli fotografici , a cura di Gino Iannace, relativi alla struttura del
Teatro e di altri consimili monumenti. Agli ospiti, inoltre, il piacere di
degustare taralli e Falanghina, a suggello del gusto per le risorse del territorio.
Il percorso è stato realizzato dalla 'Rossi Allestimenti', con la consulenza
scientifica dell’autore e regista di teatro Ettore Massarese, professore di
Discipline dello Spettacolo alla Federico II di Napoli.
Buona la prima, dunque, come
si dice, e tanta attenzione da stampa e pubblico per la serata introduttiva
della manifestazione, che punta i riflettori, come da manifesto di
presentazione, sulla nostra ricchezza monumentale, finalmente e intelligentemente
valorizzata, con entusiasmo e voglia di mettersi in discussione.