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06/07/20

TEATRO - "Raccontami due storie", per ricominciare. La Solot torna in scena per Vesuvioteatro.org

di Emilio Spiniello

BENEVENTO - “Raccontami due storie (cosa resterà del nostro amore)” è la seconda parte del progetto “Racconti per ricominciare”, ideato e promosso da Vesuvioteatro.org con il coordinamento artistico di Giulio Baffi e Claudio Di Palma, in programma fino al 12 luglio in tutte le città campane, ed anche al Mulino Pacifico di Benevento.

Michelangelo Fetto ha esordito con un intervento di attualità, quella nostra, cittadina, con punte di ironia e di riflessione, passando poi ad un “classico del teatro”, rivelatosi poi ben altro in termini sorprendenti.
Lo sterminio ebraico e la decisione sofferta di Sophie, donna deportata ad Auschwitz, interpretata da Assunta Maria Berruti, ha caratterizzato il monologo intenso ed agghiacciante proposto al pubblico, raccolto nei giardini della struttura in un silenzio profondo.
Antonio Intorcia ha posto l’accento sui grandi uomini e sulle storie dei loro tempi e i grandi mutamenti della Storia: gli sviluppi dell’umanità che ritroviamo sui libri di scuola, nel mentre migliaia di “esseri irrequieti” si azzuffano.
Alfredo Calicchio ha catapultato il pubblico nel racconto di un amore forzato, di un giovane montanaro, che esprimendosi in un italiano poco comprensibile, ha snocciolato una storia d’amore  con una “vecchia rugosa” e di un figlio mal visto.
Michelangelo Fetto ci ha regalato un intervento in lingua dialettale, facendoci fantasticare al tempo di Adamo ed Eva davanti agli occhi del Padreterno.
Carlotta Boccaccino ha sognato un mondo dove il tempo era una nuova moneta da spendere, da vivere. Lì dove ogni tempo era scandito da azioni e gesti, proprio quel tempo “che per sua natura corre e sarà la nuova valuta mondiale”.
Infine, è toccato al simpatico ubriacone (Rosario Giglio), in avanzato stato alcolemico, intrattenere gli spettatori raccontando, a modo suo, “Le nozze di Cana”, la tramutazione dell'acqua in vino con aneddoti spassosi.
Il teatro come resistenza d’essere è eterno, più forte che mai. Prossimo appuntamento alla Solot: dal 10 al 12 luglio con “La Terza Storia (Distanze e ricordanze)”.