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26/06/21

BCT 2021 - Premio alla carriera per Ezio Greggio, testimonial di classe, solidarietà e simpatia

 


BENEVENTO - Classe d’altri tempi per Ezio Greggio, il popolare volto comico di Striscia la Notizia, è giunto a Benevento per ritirare il meritato Premio alla Carriera del BCT – Festival Cinema Televisione.

Il conduttore piemontese per tutta la durata dell’intervista in piazza Roma è rimasto in piedi, gesto apprezzato anche dal direttore artistico della manifestazione,  Antonio Frascadore. 

Dagli albori della sua carriera,  le sue prime apparizioni televisive che risalgono al 1972 a Telebiella, la prima tv privata italiana.

Da sempre amante del varietà e delle parodie,  debutta in Rai nel lontano 1978 accanto a Gianfranco D'Angelo con "La sberla" e l'anno dopo in "Tuttocompreso". 

Il vero successo arriva con il “Drive In", il programma cult degli anni ’80 con la sua “Asta Tosta”.


Con Christian De Sica, Massimo Boldi e Jerry Calà è protagonista di film e commedie cult firmate Oldoini e Vanzina: “Yuppies - I giovani di successo”, “Yuppies 2”,  “Anni ‘90”, “Vacanze di Natale ‘90”, “Selvaggi”.

Come regista, invece, ha quattro film all'attivo: "Il silenzio dei prosciutti" (1994), "Killer per caso" (1997),  "Svitati" (1999), nel 2011 la pellicola “Box Office 3D”.

Ha parlato del suo rapporto e delle collaborazioni con l’indimenticato Carlo Vanzina e con il grande Pupi Avati, che lo scelse in “ Il papà di Giovanna” e cosi Greggio vinse il  Premio come migliore attore non protagonista ai Nastri d’Argento 2009.

Da 18 anni Ezio Greggio è direttore del Monte-Carlo Film Festival "de la comédie"  e da ben 34 anni conduce il tg satirico di Canale 5 in coppia con Enzo Iacchetti.

Grande il cuore di Ezio che dal 1994 è impegnato a devolvere parte dei suoi guadagni per l'aiuto ai bimbi nati prematuri.

Divertenti stoccate, durante la serata, indirizzate al sindaco Mastella, assente in platea.

Greggio ha più volte ringraziato il pubblico, annunciando ore prima in hotel, durante la conferenza stampa, la sua volontà di visitare per bene il capoluogo sannita e il paese natale di San Pio, Pietrelcina.

Si è saputo raccontare con garbo, lasciandosi andare a sincere  riflessioni sui diversi periodi della sua carriera, che lo hanno consacrato come mostro sacro del piccolo schermo.