di Maria Ricca
NAPOLI - Un fuoco di fila di parole, una recitazione intensa ed
appassionata, un serrato scambio di battute e di emozioni. Per quasi due ore
Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni ipnotizzano il pubblico, indossando i panni
di Alexandra del Lago e di Chance Wayne, i due protagonisti de “La dolce ala
della giovinezza” , in scena al Teatro Diana fino al 5 dicembre, dell’indimenticato
drammaturgo Tennessee William.
E così, la vicenda dell’attrice sul viale del tramonto, che trova, fra le braccia del cinico gigolò, soccorso alla sua infelicità e la storia,
parallela, del giovane amante fuggito dalla provincia per diventare attore, hanno
ancora la facoltà di suggestionare la platea, che non risparmia applausi a
scena aperta alle convincenti interpretazioni dei due personaggi principali.
La scenografia nei toni del rosso, molto suggestiva, sa
tramutarsi da camera da letto in bar, per accogliere il risveglio di Alexandra
che, convinta di aver subito il più grande degli insuccessi, è fuggita da
Hollywood e spera ora, nei favori dell’amante giovane, nell’alcool e nelle droghe,
di annegare i suoi dispiaceri.
Lui, di contro, spregiudicato attore di belle speranze, non
si è fatto scrupolo di lasciare la città d’origine e la ragazza di cui è sempre
comunque innamorato, per cercar fortuna. Grande la sua
delusione quando, tornato a casa, al volante della splendida auto concessagli
dall’attrice, non troverà che ostilità e disprezzo negli amici di sempre e soprattutto
nella sua Heavenly, da cui otterrà solo odio, per l’umiliazione e la violenza
che lei fu costretta a subire dai nemici di lui, dopo il suo abbandono.
Non resta, dunque, che
ripiegare sui propri passi, quando anche Alexandra, ricattata ed umiliata dal giovane, una volta
scoperto di avere ancora speranze di successo nel proprio campo, lo lascerà
senza pietà al suo destino e a quella giovinezza ormai sfiorita.
Davvero notevoli le interpretazioni in chiaro scuro di Gabriele Anagni nel ruolo che, nella riduzione cinematografica, fu di Paul Newman, il quale dà spessore e significato ai tormenti del suo Chance, offrendo anima e corpo all’impresa. Elena Sofia Ricci si conferma interprete versatile e sensibile nel dar vita ad un personaggio nevrotico, l’altra faccia della medaglia del successo, per sua stessa ammissione uno dei più difficili della sua carriera e continuamente “in fieri” ogni sera, sulle tavole del palcoscenico. I due si scambiano continuamente e alternativamente i ruoli di vittima e carnefice, impressionando gli astanti.
Un’opera da non perdere, quindi, che vede in scena, accanto
ai protagonisti, un bel gruppo di giovani
interpreti di belle speranze, Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales,
Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi, diretti da Pier
Luigi Pizzi, che reggono bene la scena ed il confronto con i grandi.