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05/12/21

MUSICA - Forti "Emozioni" nella serata-viaggio di Mogol e Carroccia-"Battisti" al Gesualdo

 


di Emilio Spiniello

AVELLINO - Non ha deluso le aspettative la serata/viaggio al teatro Gesualdo di Avellino dal titolo “Emozioni” con il paroliere Mogol ed il “sosia” di Lucio Battisti, Gianmarco Carroccia,  incredibilmente simile vocalmente e fisicamente al cantante di Poggio Bustone.

Giulio Rapetti, in arte Mogol, seduto su un lato del palco ha “condotto” questo fortunato concerto-racconto, spiegando aneddoti, curiosità e i significati più profondi dei testi delle canzoni più famose del duo Mogol-Battisti,  che in tutto in mondo ha venduto 523 milioni di dischi, una cifra da capogiro,  dichiarata proprio dall’85enne milanese, attuale presidente della SIAE. 

A partire dai 18 anni Mogol ha iniziato a scrivere canzoni, tra una donna amata e l’altra, come ha confidato e si è fatto strada nel panorama musicale divenendo negli anni il  più grande autore di testi della musica italiana.

Tutti con il cellulare in mano per immortalare l’esecuzione/ interpretazione, dei brani firmati da Mogol da parte del solista Carroccia, accompagnato da una grande orchestra dal vivo: “Luisa Rossi”, “Un’avventura”, “Dieci ragazze per me”, “Fiori rosa, fiori di pesco”, “Il tempo di morire”, “Pensieri e parole”, “Anche per te”, “I giardini di marzo”, “La luce dell’est”, “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi”, “Il mio canto libero”, “Anima latina”, “Una giornata uggiosa”, “Con il nastro rosa” e il gran finale de  “La canzone del sole”; canzoni senza tempo introdotte proprio da chi le ha scritte, anche 50 anni fa.

Un omaggio ad un’artista straordinario da parte di Carroccia, allievo proprio della scuola di Mogol, il C.E.T. Centro Europeo di Toscolano, il quale ha mostrato la sua sensibilità d’interpretazione dei brani, caratteristica propria di Battisti.

Alla fine i saluti del direttore artistico della rassegna Enrico Provenzano, il quale ha ringraziato la platea presente  ed il sindaco di Avellino Gianluca Festa per aver creduto nel rilancio culturale della struttura teatrale, ricordando poi  i prossimi big in scena al “Gesualdo”.