C’è un luogo comune che vuole l’aggettivo “magico” accompagnare da tempo immemore la parola TEATRO. E’ magico il teatro? Onestamente non crediamo però siamo convinti che esso possa essere bello oppure brutto, possa essere emozionante oppure noioso, possa essere una scossa elettrica oppure avere effetti soporiferi, possa mettere tutti d’accordo oppure essere fonte di aspro dibattito. Di sicuro la sua natura interattiva che prevede quantomeno la partecipazione di due essere umani (un attore ed uno spettatore) lo rende unico, nell’ambito delle arti riconosciute, per la imprevedibilità percettiva degli elementi umani che lo compongono. “Obiettivo T” prevede un viaggio emozionale in sei tappe che anche questa volta si propone di lanciare lo sguardo oltre le proposte dei circuiti cosiddetti ufficiali, di scovare, scavare, scoprire tendenze, battiti, invocazioni accorate, voci appassionate e voraci e vogliose di ascolto, scritture in cerca di letture, corpi e volti desiderosi di visioni. Ebbene, che Obiettivo T, in origine Comico Italiano, cominci il suo ventottesimo viaggio!”.
Queste le
parole di Michelangelo Fetto, per annunciare il ritorno di “Obiettivo T”,
storica stagione teatrale promossa dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento,
con il coordinamento artistico dello stesso Fetto e di Antonio Intorcia che, a
partire da 15 gennaio e fino al 29 aprile, vedrà in cartellone, al Mulino
Pacifico, sei appuntamenti per il pubblico cittadino. Si tratta della
ventottesima edizione della rassegna che si veste di nuova forza con la
consapevolezza che, nonostante le difficoltà dell’ultimo anno e mezzo, un
futuro per l’arte scenica sia ancora possibile.
A dare il via,
sabato 15 gennaio alle ore 20.30, “Allegro,
non troppo”, una produzione Teatro Segreto, con Lorenzo Balducci, diretto
da Mariano Lamberti. Un racconto ironico nei vizi e nelle virtù della comunità
LGBTQI, scritto da Mariano Lamberti e Riccardo Pechini, con la collaborazione
dello stesso Balducci.
Secondo
appuntamento previsto in cartellone per venerdì 11 febbraio, alle ore 20.30,
con “La rosa del mio giardino”, una produzione Nuovo Teatro Sanità,
drammaturgia di Mario Gelardi da un testo di Claudio Finelli, con Simone
Borrelli, Alessandro Palladino e musiche originali eseguite dal vivo da
Arcangelo Michele Caso. La pièce parte dalla impossibilità di un incontro, un
ultimo, tra Salvador Dalì e Federico Garcia Lorca, a pochi istanti dalla
tragica fine del poeta andaluso per mano della milizia falangista.
Si proseguirà
poi venerdì 25 febbraio, alle ore 20.30, con “Tropicana”, un progetto FRIGOPRODUZIONI, regia e drammaturgia
Francesco Alberici (vincitore del Premio UBU 2021 come miglior attore under 35)
che vede in scena Francesco Alberici, Salvatore Aronica, Claudia Marsicano,
Daniele Turconi. Lo spettacolo, a partire dal brano simbolo dell’estate
dell’1983 da cui prende il titolo, apre una riflessione sul rapporto tra arte e
mercato.
Il 18 marzo,
alle ore 20.30, sarà la volta di “Lampedusa
Beach”, una produzione I due della città del sole, monologo scritto da Lina
Prosa, con Valentia Elia, diretta da Marcello Manzella. Si tratta di uno
spettacolo che, con le sue suggestioni poetiche, cerca di sottrarre
all’anonimato una vittima immaginaria, ma reale, di quella tragedia che si
svolge quotidianamente nel mar Mediterraneo - cimitero a cielo aperto - e che
cerca di restituirle la dignità umana fatta di sentimenti, ricordi, sogni e
storie fatalmente dimenticate dalla cronaca, dai media e dal dibattito
politico.
Il 1° aprile,
alle ore 20.30, il cartellone prevede lo spettacolo “EST – Disintegrazione”, un progetto di Electroshocktherapy (EST),
realizzato con il sostegno di Mutamenti / Teatro Civico 14. Si tratta di un
percorso sonoro e visivo, a cura di Paky Di Maio e ZentTwo, tutto in forma
live, ispirato da David Bowie, Marilyn Monroe, J. C. Ballard, the Cure, Sarah
Kane, Baudelaire e da una preghiera in onore della Santissima Muerte messicana,
raccontato dalla voce di Ilaria Delli Paoli.
A chiudere la
rassegna, il 29 aprile, alle 20.30, sarà Enrico Bonavera con “Il vino e suo figlio”, una produzione
Solot Compagnia Stabile di Benevento. L’attore, noto al pubblico per essere l’Arlecchino
ufficiale del Piccolo Teatro di Milano, racconterà nella sua performance la
nascita sacrale del vino. Protagonista assoluto è – come da titolo – il vino,
il suo valore ‘mitico e sacro’, la sua paradossale congiunzione tra ‘basso
corporeo’ e filosofia del palato e della vita.
Il costo del
biglietto per la partecipazione agli spettacoli è di €.10. Per ogni evento sarà
attivata la biglietteria a partire dalle ore 18.00 del giorno stesso dello
spettacolo presso il botteghino del Mulino Pacifico. Ricordiamo, inoltre, che
l’ingresso in struttura sarà consentito esclusivamente agli spettatori muniti
di green pass rafforzato e mascherina ffp2.