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15/07/22

NAPOLI - Angelo Branduardi affascina il pubblico del Palazzo Reale Summer Fest, fra incanto intimo e mistica estasi


di Emilio Spiniello

MUSICA - Un vero incanto intimo, racchiuso in una estasi perfettamente ricreata nel corso del concerto acustico del maestro Angelo Branduardi, accompagnato dal polistrumentista Fabio Valdemarin. Nello scenario dei giardini di Palazzo Reale a Napoli, nell’ambito della rassegna Summer Fest, è approdato il live “Camminando camminando in duo” del cantautore lombardo che ha raggiunto il traguardo dei 50 anni di carriera. Un repertorio variegato, dai classici Monteverdi, Mozart, Dowland, fino ai cavalli di battaglia “Alla fiera dell'Est”, eccezionalmente in ucraino, Vanità di Vanità, La pulce d’acqua, Confessioni di un malandrino, Il dono del cervo, Geordie, La canzone di Aengus il vagabondo (dal testo di William Butler Yeats). Fresco d’uscita del suo ultimo album, Il cammino dell'anima, ha altresì regalato al folto pubblico una personale performance de “'O sole mio”.

Tra violino e chitarre il 72enne non si è risparmiato con le sue ballate allegre o i brani dedicati al tormento o morte d’amore spaziando dalla musica popolare antica a quella colta, soffermandosi e descrivendo in modo raffinato ogni esecuzione.
Platea attenta che più volte ha “urlato” le canzoni richieste, dove musica, poesia e suoni del passato si fondono nella spiritualità.
Dopo il grande successo editoriale della autobiografia “Confessioni di un malandrino”, pubblicata da La Nave di Teseo lo scorso 28 aprile, Branduardi torna a suonare dal vivo, con successo, dopo il periodo triste del Covid.