PARLIAMO DI...


12/11/22

BENEVENTO - Nello Mascia e "A che servono questi quattrini?" , classico immortale di arguzia e divertimento

di Emilio Spiniello

TEATRO - Quasi sold out al teatro comunale “Vittorio Emmanuele” di Benevento per la prima nazionale dello spettacolo “A che servono questi quattrini?”, con Nello Mascia, Valerio Santoro, Salvatore Caruso, Loredana Giordano, Fabrizio La Marca e Ivano Schiavi. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore, un po’ filosofo, un po’ teorico bizzaro, in realtà barbone elegante, il quale riesce a dimostrare l’inutilità del possesso del denaro ai danni di Vincenzino Esposito, ingenuo falegname perdigiorno impegnato a fare il guascone con le donne dei bassi di Napoli, soprattutto nei confronti della bella Rachelina, inimicandosi tanti.
Fu una delle più divertenti commedie che resero celebri i fratelli De Filippo, scritta da Armando Curcio nel 1940 e trasposta in versione cinematografica nel 1942.
Il Marchese, plagiando Vincenzino, continua nel suo incessante elogio dell’ozio, del dolce far niente, come se fosse un reale lavoro impegnativo, una vera e propria arte sapiente.
Un intreccio divertente che tocca il punto più alto quando si sparge la voce che il povero Vincenzino, con poca voglia di lavorare, abbia ereditato una cospicua somma di denaro dall’America.
La sceneggiatura calca il solco del rapporto dell’uomo con l’apparire e con i beni materiali, elogiando il piacere del tempo considerato “perso” giacchè improduttivo, andando incontro al guadagno a tutti i costi, alla ricerca perpetua dell’arricchimento.
Una commedia semplice e godibile tratteggiata da un piano paradossale con una incisiva frase finale “Il danaro non ha mai dato la felicità a nessuno! Specialmente quann'è poco! ".