di Emilio Spiniello
TEATRO - Abbattere tabù e luoghi comuni per avere un futuro ed evitare certi scenari nelle scuole. I quesiti della pubertà al centro di tutte le età hanno aperto la performance degli allievi di Teatro Studio della Solot Compagnia Stabile di Benevento alle prese con un laboratorio tenuto dal regista rumeno Alexandru Gorghe, sul tema della mascolinità.
Si sono messi alla prova i giovani attori lavorando sui temi di oggi: si alzano le voci in scena degli adolescenti imbarazzati dalle prime esperienze sessuali e dai cambiamenti fisici del corpo con l’avanzare dell’adolescenza. Identità di genere e parità di genere vengono affrontati in alcune scenette nel rapporto padre-figlio / amico-amica, oppure di chi non accetta il proprio aspetto fisico guardandosi allo specchio e chiedendo aiuto a Sandman, il guardiano dei sogni.
“Siamo frontiera e il teatro è sociale”, si è espresso cosi Antonio Intorcia nel passare la parola alle rappresentanti della Fondazione Campania dei Festival che ha promosso “Quartieri di vita. Life infected with Social Theatre!”, il Festival di formazione e teatro sociale che ha voluto il process drama al Mulino Pacifico.
A fine spettacolo spazio alle domande del pubblico che ha ben apprezzato la proposta del laboratorio intensivo che li ha visti coinvolti in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma.
I ragazzi, esprimendo le proprie idee, rivolgono un appello affinchè l’educazione sessuale possa approdare negli istituti scolastici per evitare ancora di sentire sciocchezze e convinzioni a limite del ridicolo.
Presenti in sala l'Assessore alla Cultura del Comune di Benevento, Antonella Tartaglia Polcini e l’ex senatrice Danila De Lucia.