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20/09/23

BENEVENTO - Dal 27 ottobre, l' "Obiettivo T" della Solot torna a puntare sul teatro di qualità, sempre vitale e pieno di energia

 di Maria Ricca


RASSEGNE
- Davvero un cartellone interessante, quello di “Obiettivo T” della Solot, che torna al Mulino Pacifico di Benevento, dal 27 ottobre al 3 maggio prossimi, a valorizzare il teatro “nuovo” , la nuova drammaturgia, per intenderci, quella che immette nuova linfa vitale in un genere che non perde mai di attualità e di consensi, e che si concretizza soprattutto nelle proposte delle giovani compagnie e dei giovani autori, che popolano sempre più il panorama artistico italiano.

La rassegna, presentata questa mattina da Michelangelo Fetto e Tonino Intorcia, primi curatori delle numerose attività che la Solot svolge da oltre trent’anni nel capoluogo, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini, rappresenta – hanno ribadito -  “una proposta organica che incontri l’importante esigenza di programmazione culturale della città di Benevento e che interpreti la forte vocazione teatrale della nostra terra, puntando ad un rilancio effettivo del suo ruolo.”

Un “Obiettivo T” che diventa, dunque, un vero e proprio indirizzo programmatico, rispecchiato, peraltro nella suggestiva comunicazione grafica della rassegna, curata da Furialab, che interpreta il teatro come “un muro sbrecciato su un campo di grano, un’apparizione di corpi tra velluti rossi battuti dal vento, una porta di accesso per questi ed altri mondi”.

E quindi le scelte della Compagnia organizzatrice spaziano in cartellone dall’ironico al grottesco, dalla “black comedy” al gioco esilarante del paradosso, per ritrovare poi il pensiero profondo di De Andrè, il rapporto padre-figlio e uomo-donna, il teatro di narrazione giornalistica e di inchiesta, quello geniale ed irriverente. Temi declinati con l’aiuto di interpreti d’eccezione, quali Gea Martire, Gianfelice Imparato e di giornalisti come Domenico Iannaccone.

Risalta in cartellone la presenza di Enrico Torzillo, con il suo “Fuochi”, liberamente ispirato all’omonimo testo di Marguerite Yourcenar, attore e regista sannita, che racconta dell’  “amore che si impone alla vittima come malattia e come vocazione”, attraverso un collage “composto, come in uno stato di trance, che attinge al panorama della mitologia classica e della tradizione cristiana.” Torzillo, inizialmente formatosi proprio alla  Scuola di Teatro Studio della Solot,  è intervenuto alla conferenza, in collegamento da Roma, dove ora è all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”  e cura diversi progetti in qualità di regista ed interprete, andando sempre più affermandosi  nell’universo artistico italiano a tutto tondo, fra teatro, prima grande passione, ma anche cinema e TV.

Di seguito il cartellone completo della rassegna.