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11/10/23

BENEVENTO - Le "Assedianze" emotive del Teatro, dal 28 ottobre al Magnifico Visbaal


Cartellone "in rete" con altre compagnie teatrali del territorio. Il 2 marzo arriva Manlio Santanelli

di Maria Ricca

TEATRO - Sono le “Assedianze”, in tutti i sensi in cui si possa declinare il termine, il nucleo profondo intorno al quale si articola la nuova stagione del “Magnifico Teatro”, presentata questa sera al Triggio, nella sede di via Felice Fimbrio, cuore storico della città di Benevento, a due passi dal Teatro Romano, da Peppe Fonzo, attore, autore e regista, leader del “Magnifico Visbaal”. “Decima edizione questa, della rassegna – ha sottolineato in apertura – Dieci anni di un teatro “fluido”, punteggiati da fasi eccelse e da inevitabili momenti negativi, com’è la vita, del resto. Ma si è ancora qua  a presentare queste “Assedianze”, perché il teatro è “assedio emotivo” per chi lo fa e per chi vi assiste, che si “assiede” ad ascoltare, appunto, e respira l’emozione dell’attore. Può essere anche “danza” il teatro, perché no, ancora in un’altra accezione del titolo della rassegna che partirà il 28 ottobre da “Cantattore”, recital ideato e presentato da Peppe Fonzo nell’ultima edizione di Città Spettacolo, al Comunale, con successo di pubblico e di critica, ispirato dal cantautorato anni Settanta, fra storie inedite ed un progetto sonoro atipico.

Saranno tre gli spettacoli del “Magnifico Visbaal” , in tutto, in un cartellone che per la prima volta “fa rete” con altre compagnie nate sul territorio, accogliendo l’11 novembre l’ironia di Angelo Sateriale, con  “Una causa persa”, storia agrodolce di un avvocato alle prese con un cliente sui generis e poi ,nel periodo natalizio, e a marzo la compagnia Red Rogers di Pier Paolo Palma, dapprima con la minirassegna per famiglie “Racconti d’inverno”, e gli spettacoli “Grimmland” e “Orizzonti sostenibili”, e poi, il 23 marzo con la storia di Riccardo Schicchi, il discusso imprenditore del mercato a luci rosse, tra contraddizioni ed amara ironia.

Ancora, c’è da sottolineare la presenza, il 25 novembre, di “Maloviento”, sempre di Peppe Fonzo, storia di janare e di detti tradizionali, e a dicembre del suo  “Route 66”, sul tema del viaggio ed il desiderio di cambiare la propria vita, per “un teatro che punta tutto sull’idea e sulla presenza, un teatro artigianale che si nutre esclusivamente del pubblico.”


Plauso dall’assessore comunale alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini, presente alla conferenza, che ha espresso vicinanza ed apprezzamento per l’iniziativa, la passione, la tenacia, la forza con cui si porta di anno in anno avanti, in un quartiere storico della città, questa rassegna teatrale, che ha in sé varietà e vivacità, spensieratezza, ma anche attenzione ai problemi sociali, perché il teatro è e resta presidio di valore. "In futuro si proverà anche a coinvolgere il quartiere – ha concluso Peppe Fonzo – che, dopo le incertezze iniziali,  adesso invece è più vicino all’esperienza laboratoriale del Magnifico Visbaal. Certo importante sarà sempre anche il sostegno economico che potrà venire dalle istituzioni, per poter continuare un percorso, che non può prescindere da quello, pur continuando ancora a realizzarsi fra mille sacrifici.”

Il 12 gennaio, poi, spazio a “Contestualmente Teatro” e alla favola anarchica di Gaetano Bresci; il 17 febbraio, ancora “Nessuno ha perso mai”, spettacolo di Fonzo dedicato a Carmelo Imbriani. Attesissimo il 2 marzo, l’incontro con il prestigioso scrittore e regista Manlio Santanelli e la messinscena di “Una domanda di desiderio” dello stesso autore.

Un cartellone che è stato curato da Peppe Fonzo e dai suoi collaboratori, tenendo conto della necessità di evitare coincidenze e sovrapposizioni con gli spettacoli di altre rassegne invernali, per venire incontro alle esigenze del pubblico. "Nel mese di novembre – ha confermato l’assessore Tartaglia Polcini – nell’ottica dell’Agenda della Cultura, si convocherà un tavolo di operatori teatrali e culturali, per tentare di predisporre le date di tutte le rassegne della stagione 2024-2025, in modo tale da poter dare  anche a chi viene da fuori la possibilità di programmare la propria presenza in città, tenendo conto per tempo dell’offerta culturale che verrà presentata così in maniera ordinata ed efficace."