di Maria Ricca
DIBATTITO - Una
serata partecipatissima, per un tema molto sentito, che ha coinvolto ogni
fascia d’età, dalla più giovane a quella matura: la Giornata Internazionale per
l’eliminazione della violenza sulle Donne. A Pietrelcina, su iniziativa dell’Assessore
alle Pari Opportunità e alla Sanità del Comune dott.ssa Milena Masone e del
presidente della Consulta delle Donne di Pietrelcina avv. Stefania Glielmo, si è scelto di celebrare con due giorni di
anticipo la ricorrenza, che cade ogni anno il 25 novembre, in nome del sacrificio
delle domenicane sorelle Mirabal. E si è promosso un dibattito pubblico, per
concentrare l’attenzione su “I tanti volti della violenza”, e dunque anche sul
delicato problema del bullismo e del cyberbullismo.
Ad ospitare il confronto di idee è stata la sala dell’Oratorio “Casa Padre Pio”, ideale punto di partenza per una riflessione sull’argomento, proprio perché luogo di incontro molto frequentato dai giovanissimi della cittadina del Santo. In sala la presenza del viceparroco frate Carlo, che ha portato i saluti della comunità ed ha sottolineato l'importanza dell'attenzione al tema.
Il viceparroco frate Carlo |
Spunto iniziale del dibattito è stata la proiezione di due interessanti cortometraggi, realizzati con la regia di Ciro Grieco e di Alessia Cosenza, in concorso al Festival Internazionale dei Film per ragazzi. Il primo ha raccontato, attraverso brevi fotogrammi, la storia di una donna “violata”, costretta dalle circostanze a lasciare la propria figlia in affido e poi, sopraffatta dal dolore, a togliersi la vita. Il secondo ha narrato la storia a lieto fine di una ragazza, bullizzata per il proprio aspetto fisico e poi salvata dalla tenerezza e dall’amore di un coetaneo, che la accetta per quella che è.
L'Assessore Milena Masone |
L’assessore Milena Masone si è soffermata su quanto l’Amministrazione Comunale di Pietrelcina, retta dal sindaco Salvatore Mazzone, mette in atto ogni giorno per aiutare chi è vittima di violenza, illustrando i vari punti del Codice Rosso, un vero e proprio “manifesto” , realizzato dal Comune-Assessorato alle Pari Opportunità, dall’Associazione Italiana Donne Medico, dalla Consulta delle donne di Pietrelcina, un reale vademecum per le vittime di violenza. Innanzitutto, si è indicata la possibilità di denunciare inserendo la propria segnalazione nell’apposita Cassetta Rossa SOS , affissa nell’atrio del Comune di Pietrelcina. La denuncia, rivolta direttamente alle Autorità costituite o chiedendo aiuto, appunto, al Comune e alle associazioni preposte, rimane – è stato detto - la prima cosa da fare.
L'avvocato Stefania Glielmo |
Le azioni legali da intraprendere per difendersi dalla violenza ad ogni livello sono state illustrate dall’avvocato Stefania Glielmo, che ha descritto nei particolari il da farsi in situazioni drammatiche, chiarendo alla platea il concetto di persecuzione e di stalking e inoltre evidenziando quanto si può mettere in atto per contrastare il bullismo, sia fisico che online, che non può e non deve rimanere impunito.
Subito
dopo, dunque, le riflessioni del pubblico, sollecitato dalle domande della
giornalista Maria Ricca, che ha aperto il confronto ricordando la triste
ricorrenza dell’assassinio della giovane Giulia Cecchettin, morta giusto un
anno fa per mano dell’ex fidanzato, e a nome della quale è stata istituita in questi giorni una Fondazione
dedicata, per non dimenticare, aiutare chi soffre e, infine, provare a chiedere già nelle scuole un’ora
almeno di “Educazione all’Affettività”, per formare studenti grandi e piccoli al
rispetto per chi ci è accanto. Ricordato anche il film “Il ragazzo dai
pantaloni rosa”, con la tragedia di Andrea Spezzacatena, suicidatosi per sfuggire
alle angherie dei bulli.
La giornalista Maria Ricca |
Un appello, questo, molto sentito dal pubblico, fra cui le signore della Consulta delle Donne di Pietrelcina, sempre attive e partecipative, curatrici dell’organizzazione della serata, che negli interventi hanno confermato proprio l’importanza di educare i più giovani a prendersi cura dell’altro e a conservare la propria individualità, soprattutto quando c’è da isolare i “bulli” e aiutare le vittime, senza lasciarsi condizionare da chi ci spinge ad aggredire o a tacere sulle sopraffazioni. Il ruolo della Scuola e prima ancora quello della famiglia e per chi crede, naturalmente, della comunità ecclesiale, è stato ribadito fra il pubblico dalla docente Ramona Colangelo, educatrice attiva fra i giovani, con la Presidente dell’Azione Cattolica Gaia Filomena Russo, che dà attivamente il proprio grande contributo alla crescita dei ragazzi del gruppo. Si è poi opportunamente sottolineata la necessità di aiutare anche i “bulli”, spesso giovani difficili che, quasi sempre, a propria volta hanno subito abusi, a cambiare il proprio atteggiamento e a comprendere quale è la direzione giusta da intraprendere. Moto in questo senso possono le agenzie educative tutte.
A dx l'attrice Fortuna Cestari |
Infine l’intervento di Fortuna Cestari, attrice italiana di origini napoletana, molto attiva anche nella comunità di Pietrelcina e molto credente, che, con il proprio libro “Femmena ‘e curaggio”, ha portato all’assemblea il contributo della propria esperienza di sofferenza e di rinascita, grazie alla Fede, che deve essere la prima luce nel percorso della speranza.