Bilancio positivo per "Obiettivo T". La qualità vince sulla mancanza di fondi.
Tonino Intorcia e Michelangelo Fetto della Solot |
di Maria Ricca
Una stagione che
più varia non si può. Partita con “Gli Innamorati” di Goldoni, chiusa dalla dissacrante
prosa dei clown di “Point of View” di Pino Carbone,
passando, fra teatro e cinema, per l’ironia de “Il Gufo e la Gattina”, la
tristezza grottesca di “Baccala ten’ ‘a guerra ‘ncapa!”, la fiaba dell'ultimo pastore
di Marco Bonfanti, il crudo realismo de “La Bella Addormentata” di Bellocchio, la tradizione
della “Festa di matrimonio”.
E’ “Obiettivo T”, la stagione teatrale realizzata
dalla Solot, Compagnia Stabile di Benevento, anche quest'inverno, per la settima edizione. Ne parliamo con Michelangelo Fetto, regista, autore, operatore culturale.
- Voglia di
attraversare tutti i generi per offrire un ampio panorama teatrale o c’è stato
un filo conduttore ben preciso in queste scelte?
C’è un minimo comune denominatore : la
qualità. Quello dei generi secondo me è un discorso superato, qualunque tipo di
teatro vale la pena di essere visto purché sia fatto bene; presuntuosamente
crediamo di aver fatto un buon lavoro in questo senso.
- Quanto ha pesato la mancanza di fondi quest’anno e il pubblico come ha risposto?
“La mancanza di fondi ha pesato fortemente su tutti noi che ci abbiamo “buttato il sangue” …il pubblico manco se ne è accorto e la risposta in termini di partecipazione è stata confortante. E’ un sacrificio che ripetiamo da due stagioni, non so se sarà possibile una terza volta …..qualcuno potrebbe approfittare di noi. Il problema nascerà quando i soldi pubblici verranno utilizzati per altre iniziative culturali ritenute più importanti della scuola di teatro e dell’unica stagione teatrale rimasta in vita in città.”
- L’esperienza
della Scuola di Teatro diventa sempre più importante di anno in anno. Molti i
talenti emersi. Il futuro di questo progetto, in che direzione andrà nelle
prossime stagioni?
“Anche quest’anno
abbiamo avuto una buona risposta in termini di partecipazione. Tu mi dici
per il futuro? Boh …si naviga a
vista anche in questo caso: noi ce la mettiamo tutta ed anche quest’anno ci siamo impegnati a tenere aperto il Mulino
per 6 giorni alla settimana e se fosse per noi lo faremmo anche per il futuro
….ma non tutto dipende da noi.
P.S. : Al pari della stagione teatrale neanche la
scuola riceve finanziamenti da due anni.”
- Idee per Città
Spettacolo? Che pensate del cartellone che Baffi ha già “disegnato” e
presentato ?
“ Una ce
l’avevamo, a nostro parere molto interessante perché riguardante la storia
della nostra città, ma la direzione artistica l’ha bocciata; lo abbiamo saputo
dai giornali.”
- Vostri
immediati progetti futuri?
“Spettacoli in
giro e progetti laboratoriali di rilevanza nazionale. Ci piacerebbe rifare" Universo Teatro" che è stata la Città Spettacolo del futuro …anche se ne parlo
al passato.”