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06/05/13

NAPOLI - Al Teatro Nuovo Anna Maria Guarnieri è Eleonora Duse, dal 10 maggio

Anna Maria Guarnieri

Considerata la più grande attrice del suo tempo, a distanza di quasi novant’anni dalla morte, Eleonora Duse, continua ad affascinare, rivivendo nelle parole di Ghigo De Chiara in "Eleonora ultima notte a Pittsburgh", in scena venerdì 10 maggio 2013 alle ore 21.00 al Teatro Nuovo di Napoli, che termina, con questo allestimento, la stagione teatrale 2012/2013.
Presentato da Fondazione Teatro La Pergola, "Eleonora ultima notte a Pittsburgh" è un percorsonel mito proposto dal regista Maurizio Scaparro, che parte dal testo di Ghigo de Chiara e affida il ricordo alla sensibilità di una grande attrice italiana come Anna Maria Guarnieri, in un alternarsi febbricitante di ricordi e di sogni, con l’eco dei testi e degli spettacoli a lei più cari, ma soprattutto con il conforto di parole scritte durante tutta la sua vita alle persone amate e a se stessa.

Strano destino quello di Eleonora Duse: nascere a Vigevano, in una camera d’albergo, e morire a Pittsburgh in Pennsylvania, sempre in una camera d’albergo. È l’inizio e la fine del lungo viaggio, la lunga tournée, intorno al mondo di Eleonora Duse, figlia d’arte. Ma la sua arte, quella costruita con la gioia e la fatica di vivere, con la curiosità e l’ansia di conoscere, era destinata a resistere nel tempo ed a diventare mito, forse perché era un grido o un canto splendidamente e tragicamente umano (come sa essere talvolta l’arte teatrale).
“Tra i tanti documenti – rivela Scaparro - le testimonianze, le lettere autografe, il materiale fotografico, i costumi, i quadri, i libri che ho potuto vedere e conoscere grazie al patrimonio unico della Fondazione Cini, ho scoperto per caso la foto di una bellissima Marylin Monroe, sorridente e sdraiata su un letto tra lenzuola candide. E alle sue spalle, in una parete volutamente disadorna, si vede solo un’altra foto, teneramente incorniciata, quella di Eleonora Duse, come qualcosa di sacro, da non dimenticare mai, quasi per una necessità di protezione, di forza e di speranza”.
Eleonora Duse recitava in giro per il mondo con coraggio, nella sua lingua, giorno dopo giorno, città dopo città, sempre attenta ai mutamenti della scrittura e dell’arte scenica. 
Lo spettacolo ripercorre i suoi primi amori, il cielo di Napoli, Asolo, gli incontri con Gabriele D’Annunzio e Arrigo Boito, il grande affetto per la figlia Enrichetta, la prima guerra mondiale, l’amore per l’Italia e per la sua lingua, i momenti di solitudine, le delusioni, le rivincite, la Parigi di Sarah Bernhardt, i palazzi di Pietroburgo, l’amore per Beethoven, la “crudeltà” di New York, il sole di San Francisco e, infine, la pioggia e le ciminiere di Pittsburgh. Al primo posto c'era la volontà, malgrado tutto, di viaggiare, di conoscere e di sperimentare, di tornare sempre al suo vero amore: il teatro.
"Eleonora ultima notte a Pittsburgh" è, anche, un modo per rendere omaggio oggi, a 150 anni dall’Unità d’Italia, a una donna straordinaria come Eleonora Duse e a quello che ha significato e significa per la diffusione della nostra cultura e del Teatro italiano nel Mondo.