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Antonio Coppolaro |
“Il Santo e la Strega”,
ovvero San Barbato e la leggenda delle “janare”. Ad essa si ispira il nuovo musical realizzato da
Antonio Coppolaro, per la regia di Claudio Insegno e che segue al successo de
“Il giovane Padre Pio”. La presentazione ufficiale dell’evento è prevista,
com’è noto, per lunedì 20 maggio, all’Hotel UNA, con l’intervento
dell’Associazione Mondo Musica & Teatro. Ma cosa ha spinto Coppolaro
ad occuparsi del mito delle streghe? Indubbiamente il fascino per la vicenda
del Santo, che è stato fra i protagonisti della lotta ai culti pagani del
Noce, con la sua nomina, il 20 marzo del
663 (sotto il papa Vitaliano), a Vescovo, per acclamazione del clero. S.
Barbato è ricordato per aver convertito i Longobardi al Cristianesimo,
i quali benché fossero battezzati adoravano ancora gli idoli come la vipera d'oro
e gli alberi sacri. Barbato abbatté l'albero
sacro e ne strappò le radici. Nel luogo dove fu tagliato il noce, il
Santo fece erigere un tempio con il nome di S. Maria in Voto. Tornando
all’allestimento, il gruppo di interpreti dovrebbe essere composto da 13
protagonisti, più i ballerini. La leggenda delle streghe di
Benevento, diffusasi in Europa
a partire dal XIII secolo, è una delle ragioni principali della fama
della città. La credenza popolare secondo cui Benevento sarebbe il luogo di
raduno delle streghe italiane è piuttosto ricca di risvolti, e ne rimane vago
il confine tra realtà e immaginazione.