PARLIAMO DI...


18/01/14

BENEVENTO - "La produzione vitivinicola di qualità in Campania" di Luciana Palumbo: il vino come cultura e risorsa, nella dimensione economica ed antropologica

di Maria Ricca

Il valore della bevanda più antica ed universalmente apprezzata, attraverso la storia e le caratteristiche delle case produttrici del territorio sannita, avellinese e napoletano,  il vino, naturalmente, ha costituito il centro di attrazione intorno al quale si è costruito il bel libro della sociologa Luciana Palumbo , “La produzione vitivinicola di qualità in Campania – protagonisti e territorio” presentato con l’Autrice, alla Libreria Masone dalla giornalista Elide Apice, direttore di “Teatri e Culture” e da Antonio Follo, enoestimatore.
Spinta da una passione antica, nata da una tradizione familiare,  e dal desiderio di cogliere non solo l’aspetto tecnico-economico della risorsa “vino”,  ma anche il valore antropologico e culturale dell’uso dell’antico “umore”, la Palumbo ha scitto quella che Follo ha definito “una vera micro-guida della produzione vitivinicola nel mondo, in Italia e poi in Campania, da suggerire come pubblicazione sintetica, ma estremamente precisa agli studenti e agli appassionati in generale”. Dopo un excursus generale sulle regioni produttrici di vino, la Palumbo si sofferma, infatti, nella pubblicazione, sulle case vitivinicole più significative del territorio beneventano ed irpino, con attenzione ai vari microclimi e alla qualità del terreno, senza trascurare “i vini della sabbia” dei Campi Flegrei.

E l’occasione è stata propizia anche per invitare ad un consumo di maggiore qualità e di vini migliori, senza accontentarsi di prodotti di poco prezzo. Sulla qualità alimentare non si risparmia ed il vino è un alimento vero e proprio. Importante è educare anche i giovani ad apprezzare le produzioni vitivinicole migliori, consapevoli di doverne fare un uso  moderato e sapiente, nell’ottica di un nutrirsi accorto ed intelligente, senza eccessi.
Complimenti, quindi,  sono stati espressi dallo studioso Follo per la capacità della sociologa Palumbo di costruire un testo esaustivo che risalta nella vasta produzione sull’argomento, proprio per la sua sintetica completezza e per la passione che esprime.
Alla giornalista Elide Apice il compito di tirare le fila del discorso, soffermandosi sia sugli aspetti di carattere più strettamente tecnico che sociale.
Una serata molto interessante, quindi, non solo per specialisti del settore, che si è presto trasformata in una piacevole conversazione tra protagonisti e pubblico, su esperienze passate, conoscenze attuali, interesse inestinguibile per un argomento stuzzicante.