di Maria Ricca
Oltre venti colonne sonore, un organico di 70 elementi, diretto dal M° Claudio Ciampa e l'interpretazione solista di Giusy Perna, con la regia di Pier Paolo Palma. Questi gli ingredienti del suggestivo spettacolo che animerà il Musa, il prossimo 9 luglio, con patrocinio della Provincia di Benevento, chiusura della seconda stagione dell’Orchestra Filarmonica di Benevento, ancora in scena insieme alla Compagnia “Balletto di Benevento”, dopo il successo dell'anno scorso con il balletto "Carmen".
Ne parliamo con la docente e coreografa Carmen Castiello (nella foto), al centro del suggestivo progetto.
-Danza e cinema insieme, un binomio affascinante… Come sarà costruito lo
spettacolo? Andiamo un po’ più nel dettaglio.
Nella danza troviamo caratteri linguistici, stilistici e drammaturgici che
possiamo trovare anche in un film, e sopratutto la presenza inscindibile della
componente musicale.
La danza, nel nostro caso, porta sulla scena un sistema di valori e simboli
con significati ben precisi: piacere, sfida, bellezza, aggressività, armonia,
amore e soprattutto ciò che ha in comune con il cinema, vale a dire il tempo e
lo spazio.
Nello spettacolo, in particolare, avremo una prima parte narrativa con un
omaggio alle colonne sonore di Nino Rota, partendo dall'ultimo film
neorealistico di Fellini ''La Strada'' (1954), per arrivare al nostalgico
''Amarcord'', poi ''La dolce vita'' (1960), ''Il Gattopardo'' di Visconti e
''Romeo e Giulietta'' di Zeffirelli.
In questi quadri rappresenteremo una sorta di racconto attraverso la ricostruzione
di alcune scene delle pellicole, sottolineando l'aspetto spesso amorale,
impuro, poetico e nostalgico.
Nella seconda parte presenteremo i grandi temi musicali dei film per
bambini, come ''Peter Pan'', ''Le Cronache di Narnia'', ''I Pirati dei
Caraibi'', messi in scena dagli allievi della scuola (di età compresa tra i 10
e i 14 anni), che hanno vissuto l'esperienza del laboratorio ''Music
Education''.
Per concludere, un momento evocativo della famosa saga di George Lucas
''Star Wars''. In questo caso non racconteremo una storia, ma attraverso
l'eterna lotta tra il bene ed il male e la rappresentazione dell'amore, faremo
rivivere alcune emozionanti suggestioni del film.
-Perché “Storia di noi”?
Il cinema
unisce l'estensione dello spazio e la dimensione del tempo, la rappresentazione
del reale e del surreale, in una dimensione poetica, favolistica, drammatica,
comica, che spesso diventa il simbolo di un'intera epoca storica. Rappresenta
la nostra storia, la nostra vita... Noi.
-Parliamo del progetto “Music Education” e del coinvolgimento dei bambini.
Il loro entusiasmo.
''Music
Education'' è un percorso formativo che permette ai bambini di fare esperienza
musicale, seguendo le prove dell'orchestra durante le sue esecuzioni, e di
acquisire un senso musicale che rafforza il loro già esistente nel percorso
parallelo della danza. Questo è un modo per dare loro la possibilità di
sentirsi vicino all'altro bambino, di aumentare le capacità creative, ma soprattutto
di sentirsi felici in quell' “universo di suoni''.
-A settembre “Romeo e Giulietta”, altra iniziativa congiunta con
l’Orchestra Filarmonica. Ci state già lavorando?
Certo, ma
per il momento posso dire soltanto che abbiamo svolto le audizioni per i
ballerini… ora siamo completamente concentrati su “Storia di Noi”.
- Quanto sono reciprocamente utili queste sinergie artistiche?
Molto,
perché rafforzano il nostro desiderio di espressione, creatività e soprattutto
non ci fanno sentire soli.