Tiziana Panella, garbata e brillante conduttrice della serata cittadina dedicata al riconoscimento
di Maria Ricca
BENEVENTO - Il sogno è quello
di portare almeno il “Premio Strega Europeo” a Benevento. E’ l’auspicio più
bello, quello che il Sindaco Mastella offre in apertura di serata alle domande
della giornalista Tiziana Panella, conduttrice al San Marco della tappa beneventana (direttore artistico Renato Giordano), dedicata alla presentazione dei dodici autori concorrenti alla
settantatreesima edizione del Premio Strega e ripresa dall'emittente Tv 7, con le interviste di Alfredo Salzano.
In sottofondo, “La
valigia dell’attore” di De Gregori, ad accompagnare la prima “uscita” per gli
scrittori partecipanti al “premio letterario italiano più importante”, come il
sindaco stesso lo definisce.
Ma se appare
difficile, se non davvero impossibile, immaginare negli anni che verranno una
finalissima del “Premio Strega” al Teatro Romano, piuttosto che al Ninfeo di
Villa Giulia, si “combatte” almeno per quello che sarebbe “un grande dono”.
“Non è da
escludere - a domanda risponderà, poi, nel corso della serata, il Presidente della Fondazione Bellonci
Giovanni Solimine. Dobbiamo verificare se ci sono le condizioni, per portare il
“Premio Strega Europeo” dal Salone Internazionale del Libro di Torino a
Benevento, nella città del liquore che gli dà il nome. Vedremo…”
E’ intanto “per
me un’emozione ed onore” - esordisce
Tiziana Panella, elegantissima in rosso sul palco del San Marco, “condurre
questa serata. Ed è meraviglioso sottolineare che per la prima volta in lizza, per l’attribuzione del riconoscimento, ci siano sette scrittrici e cinque
scrittori, con una prevalenza al femminile, che indubbiamente fa piacere.
Sfilano sul palcoscenico via via i dodici autori, che conversano, con la
giornalista, dei contenuti della propria opera. E lei sa stuzzicarli,
amabilmente e con grande ironia, e sa far loro dire, dopo un’amabile conversazione, per
quale motivo il libro scritto dovrebbe conquistare il riconoscimento.
Sono Valerio
Aiolli, Paola Cereda, Benedetta Cibrario, Mauro Covacich, Claudia
Durastanti, Pier Paolo Giannubilo, Marina Mander, Eleonora
Marangoni, Cristina Marconi, Marco Missiroli, Antonio Scurati, Nadia Terranova.
Tutti reduci da una piacevolissima tappa nel tardo pomeriggio, al Teatro Romano dove, nonostante la
pioggia, accolti da Ferdinando Creta, direttore dell'Area Archeologica della struttura, hanno ammirato il monumento, salutato gli studenti ed i
giornalisti presenti e brindato con con
un bicchiere di Falanghina nel segno di Sannio Città Europea del Vino 2019. I giovani dell'Ademàs, guidati da Antonella Strumolo, hanno letto passi dei libri.
Fra una
presentazione ed un’altra, al San Marco, ancora interventi istituzionali.
L’assessore
comunale alla Cultura Rossella Del Prete ricorda che vi sarà da quest’anno una
sezione della Biblioteca cittadina dedicata al Premio Strega ed invita gli
autori a lasciare del proprio libro una copia firmata con dedica.
Il Presidente
della “Strega Alberti” Giuseppe D'Avino sottolinea il legame inscindibile tra
l’azienda ed il riconoscimento e la valenza indiscutibile di tutti i libri in
gara.
Eugenio
Tangerini, Responsabile Ufficio relazioni esterne e attività di responsabilità
sociale d'impresa della BPER Banca, ribadisce l’importanza per l’Istituto di
Credito di essere vicini alla cultura, perché la lettura è un bene sociale da difendere, creando un valore che è responsabilità sociale poi ridistribuire. "Una banca che sa leggere ne vale
due", dice, e la BPER è vicina alla Fondazione Bellonci nel sostenere il Premio.
Domani, a Casal di Principe, al “Teatro della legalità" gli autori incontreranno gli
studenti delle scuole della Campania che compongono la giuria del Premio Strega
giovani, in un'altra fondamentale tappa nel segno della crescita delle coscienze.
Un
riconoscimento, dunque, è questo, che negli anni ha saputo colpire l’immaginario,
divenendo protagonista di film e persino di graphic novel, come
sottolinea infine, Stefano Petrocchi ,
direttore della Fondazione Bellonci, che ha ricordato come il Premio Strega sia divenuto naturalmente , una “cosa
preziosa del Paese”.