di Emilio Spiniello
S. MARIA C. V - Tutti in piedi dinanzi ai ritmi ancestrali che risuonavano nell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere.
Location scelta nell’ambito della tredicesima edizione del “Napoli Teatro Festival”, diretto da Ruggero Cappuccio. In tanti erano presenti per l'opera-concerto “Bestemmia d'amore”, con Enzo Avitabile e Pippo Delbono. Quest’ultimo, regista e attore ligure, insieme al cantante e polistrumentista partenopeo, hanno regalato e rappresentato, tra musica e parole, le varie declinazioni dell’Amore.
Il canto di Avitabile si fonde con la lettura e l’interpretazione dei testi di Pasolini, Rimbaud, Juan de la Cruz ed altri. L’effetto è stupefacente ed il pubblico si infiamma.
Viene elaborato un connubio, magari fra temi contrastanti, che trovano unione nella musica. Canti di sentimento e morte, sofferenza e libertà per scavare in quel messaggio universale che proietta gli uomini ad un mondo senza distinzioni, senza razze, senza barriere. Le parole diventano musica e la musica diviene narrazione e racconto.
Enzo Avitabile incanta con l’arpina, il tamburo e il sax sopranino, affiancato dalla voce e dal canto di Delbono, entrambi supportati dalla chitarra napoletana di Gianluigi Di Fenza e dai tamburi di Carlo Avitabile.
Il festival, realizzato con il sostegno della Regione Campania e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, proseguirà fino al 31 luglio in tutta la regione.