di Maria Ricca
L’emozione che non ti aspetti. E che ti raggiunge all’improvviso, prendendoti così, lentamente e poi sempre più intensamente, lasciandoti la possibilità di scoprire la dignità di un artista onesto e generoso. Lavora ai fianchi Francesco Gabbani, protagonista del secondo concerto in piazza Castello, sul palco di Benevento Città Spettacolo 2020, e ti conquista a poco a poco, con quella sua capacità di affascinarti come interprete e cantautore e di impressionarti come musicista provetto.
Ha fatto la gavetta e si sente e non solo perché decide di ripercorrere nel suo "Inedito acustico tour" i suoi già tanti anni di carriera, con l’ausilio della "voce della coscienza", nei panni dell’ “amico Fritz”, che alla fine realizza i propri sogni.
Dal 2016 ad oggi, per lui, un fuoco di fila di affermazioni, con
“Amen”, che gli è valso il primo posto da esordiente a Sanremo nelle “Nuove
Proposte” ed il Premio della Critica “Mia Martini”, fino alla vittoria nei “Big”, con “Occidentali’s Karma”, nel 2017 e al secondo posto di quest’anno con “Viceversa”, premio Tim Music 2020.
“Uno su mille ce la fa”, direbbe Morandi, a cui Gabbani assomiglia, in effetti, in quella sua ricerca dell’empatia con il pubblico, che dapprima un po’ distaccato, poi si lascia da lui conquistare.
(foto Luca de Gianni) |
E finisce che siamo tutti con i cellulari illuminati in alto a seguire l’onda della performance e di un’esibizione che molti credevano si esaurisse in “Occidentali’s karma”, “il brano, cantato da grandi e piccini”, quello con la “scimmia nuda balla”(che pure, a ben leggere il testo, era la garbata presa in giro di certi intellettualismi, e non una filastrocca per animatori da campi estivi), e che invece si sostanzia soprattutto nell’ultima produzione dell’artista, culminando nella delicata “Viceversa”, secondo posto a Sanremo 2020, che seduce con tenerezza.
I migliori risultati, Gabbani, ne è consapevole, li ha raggiunti esprimendo se stesso nelle canzoni intimiste e rivelando un abisso tra le produzioni precedenti e queste ultime.
(foto Luca de Gianni) |
Una performance insolita e raffinata, dunque, per un artista sensibile, che non delude e non deluderà, perché profondamente consapevole ed in piena evoluzione creativa.