PARLIAMO DI...


Visualizzazione post con etichetta Bn Città Spettacolo 2020. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bn Città Spettacolo 2020. Mostra tutti i post

29/08/20

BN CITTA' SPETTACOLO - Gabbani e l'emozione che non ti aspetti: l'inedito acustico tour tra professionalità e grande comunicativa

 


di Maria Ricca

L’emozione che non ti aspetti. E che ti raggiunge all’improvviso, prendendoti così, lentamente e poi sempre più intensamente, lasciandoti la possibilità di scoprire la dignità di un artista onesto e generoso. Lavora ai fianchi Francesco Gabbani, protagonista del secondo concerto in piazza Castello, sul palco di Benevento Città Spettacolo 2020,  e ti conquista a poco a poco, con quella sua capacità di affascinarti come interprete e cantautore e di impressionarti come musicista provetto. 

28/08/20

BN CITTA' SPETTACOLO 2020 - Premio alla Carriera "La Musica a Benevento" del M° Enrico Salzano, questa sera l'assegnazione in Piazza Torre


BENEVENTO - Torna questa sera, nell’ambito della 41esima edizione del Festival Benevento Città Spettacolo 2020,
  il Premio alla Carriera “La Musica a Benevento”, ideato dallo storico e critico musicale Enrico Salzano, conferito ad importanti esponenti del mondo della musica che nel corso degli anni hanno evidenziato singolari caratteristiche. La XIV edizione del “Premio” andrà in scena in piazza Federico Torre a Benevento, alle ore 20:00, dove si leverá il sipario sulla kermesse culturale istituzionalizzata dal Comune di Benevento nell’ambito del Festival Benevento Città Spettacolo.Gli attestati, la sera del 28 agosto in andranno alla Senatrice Sandra Lonardo Mastella per aver ideato la rassegna ‘Quattro notti e più di luna piena’; alla memoria dell’avvocato Gigi Giuliano, pianista e ideatore del Bengio Festival; al Prof. Antonio Verga, Presidente del Conservatorio statale di musica di Benevento ‘Nicola Sala’; al tenore Alfredo Carluccio, decano del canto beneventano; al maestro Raffaele Tiseo, violinista e compositore. Il ‘Premio alla Carriera’, che vedrà quali testimonial d’eccezione le massime autorità cittadine, sarà presentato dal giornalista Alfredo Salzano e da Stefania Abbuonandi.

BN CITTÀ SPETTACOLO - Marco Lo Chiatto "gioca" in casa (e vince!) con "The four of us" e Fabio Tarditi

 


di Emilio Spiniello 

BENEVENTO - Esordio in casa per l’attore beneventano Marco Lo Chiatto. Assieme al collega Fabio Tarditi, nei giardini del teatro De Simone, la commedia “The four of us”, ispirata al libro dell’autore americano Itamar Moses. 

Due amici scrittori, con la stessa passione in comune, convivono insieme ed hanno un sogno: quello della florida carriera e del successo.

La crescita personale comporta però dei rischi e soprattutto il venir fuori di gelosie e invidie. Questi ultimi, sono sentimenti che minacciano la stabilità della coppia di amici, alle prese con convinzioni e pensieri differenti su approcci e modi di vivere. Un’amicizia portata quasi a traballare nel momento in cui la popolarità travolge tutto.  

Li vediamo confrontarsi, delirare, stupirsi ed illudersi, ma anche avere dubbi, paure e incertezze.

Nei loro viaggi insieme emerge l’ambizione di entrambi, che porterà, assieme ad altri fattori, a sperimentare altri lati del rapporto tra i due.

Il finale ci consegna una storia nella storia, frutto di quel drammaturgo squattrinato(David), che è forse riuscito ad esplorare ancor meglio la sua relazione d’amicizia con Ben.

Città Spettacolo 2020, diretto da Renato Giordano, ancora una volta ha dato spazio ai talenti locali che si stanno specializzando nel mondo dello spettacolo.

BN CITTA' SPETTACOLO - Pino Strabioli, al cospetto del genio irriverente ed appassionato di Paolo Poli, emoziona e si emoziona all'Hortus


 di Maria Ricca

BENEVENTO - L’appassionato, irriverente e temerario approccio alla vita di Paolo Poli, “Sempre fiori, mai un fioraio”, è rivissuto nel commosso ricordo di Pino Strabioli, giornalista ed interprete teatrale, presente a “Benevento Città Spettacolo 2020”, con il suo recital all’Hortus Conclusus, tratto dal libro, edito per Rizzoli,  su accompagnamento musicale.

Un registratore, la “piccola ladra” che cattura emozioni, le domande del giovane Strabioli ed il profluvio di parole del “Maestro”, a tavola, al ristorante, sempre lo stesso, di piazza Sforza Cesarini in Roma,  dove ci si confessa più che in Chiesa, fra buoni amici. Ed emerge, prepotente, la personalità poliedrica dell’artista, che conobbe lussi e miserie e attraversò senza colpo ferire, infischiandone di pregiudizi e convenzioni di ogni tipo, il periodo storico ed artistico del Novecento. “Tutto ei provò”, curioso e sfrontato com’era,  racconta Pino Strabioli, e nulla gli sembrò troppo eccentrico.

Nasce così un affresco prezioso dell’epoca e dell'esistenza di Paolo Poli, dalla povertà dell’infanzia fiorentina, condita dei sapori della sua terra, al ricordo della guerra, che gli strappò il piccolo amico di gioventù, dalle prime esperienze amorose e sensuali alle  amicizie  affettuose maschili e femminili, una su tutte quella con Laura Betti, fino  all’affermazione brillante e un po’ “guascona” sui palcoscenici della capitale, che gli valse il plauso di Anna Magnani. 

Insomma, capitoli di vita vissuta sempre all’estremo, bellissima e drammatica, conclusasi così, poi, in un soffio, con l’ultimo saluto dell’allievo all’artista, in una Roma dolente e decadente, nella consapevolezza dell'imminente a fine. 

Applausi a Strabioli, e la lettura della “chiosa”al testo dell'indimenticabile ed adorata Franca Valeri, che volle aggiungere alle pagine dell’opera una “chicca” ironica delle sue. Suggello ideale.