Prende il
via mercoledì 21 luglio la decima
edizione del festival SUI SENTIERI DEGLI DEI. Quaranta
eventi per il cartellone più ricco di sempre che fino al 6 settembre animerà Agerola e l’area
dei Monti Lattari e dell’Alta Costiera Amalfitana con musica, teatro, letture,
incontri, grandi ospiti della cultura e dello spettacolo, premi prestigiosi.
La rassegna
che d’estate accende i riflettori sugli impareggiabili scorci e percorsi a
picco sul mare tra Capri e Punta Licosa anche quest’anno, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, si svolgerà
principalmente in due luoghi: il settecentesco Palazzo Acampora e il
suggestivo Parco della Colonia Montana, oggi sede del Campus
Universitario Principe di Napoli, mantenendo la formula itinerante solo
a Ferragosto, nella notte tra il 14
e il 15, per i festeggiamenti all’Alba
magica in alta quota sul Monte Tre Calli, dove ci si lascerà
cullare dalle note del classico concerto al sorgere del sole del Gruppo
bandistico “Città di Agerola”.
Alessandro
Siani, Andrea Sannino, Elio, Erri De Luca, Mariano Rigillo e Anna Teresa
Rossini, Corrado Tedeschi, Marisa Laurito, Nicola Piovani, Ermal Meta, Fabio
Armiliato, Arisa, Gene Gnocchi, Fabrizio Moro, Giuliana De Sio e Alessandro
Haber, Claudia Campagnola e Marco Morandi, Paolo Conticini, Federico Moccia, Noa
sono solo alcuni dei tanti ospiti attesi quest’anno ad Agerola.
Siamo
enormemente orgogliosi di annunciare un cartellone straordinario che rimarrà nel
cuore di tutti - afferma il sindaco Luca
Mascolo - Siamo arrivati al decimo anno
di un Festival che abbiamo voluto fortemente organizzare per respirare le
suggestioni artistiche che ci piacciono e che trovano le
basi nel recupero della memoria storica in un territorio che l’aveva perduta,
con i tre Premi dedicati a Bracco, Cilea e Di Giacomo, e nella
valorizzazione delle bellezze e dei paesaggi, con la ricca e articolata rete
sentieristica di cui tutto il mondo parla. Sono stati splendidi
anni in cui il Festival si è confermato
un circuito privilegiato, capace di stimolare la curiosità e favorire l’incontro tra la cultura e la gente. Abbiamo visto il Festival crescere, diventare grande
fra i grandi, maturare e cambiare, adattandosi alle
esigenze del pubblico, sostenuti dagli applausi che hanno scaldato i cuori e
donato l’entusiasmo per fare sempre meglio e sempre di più. Ora il desiderio è di lasciarci alle
spalle questi mesi davvero complicati a causa dell’emergenza
sanitaria. Anche quest’estate nonostante tutto ci siamo e nonostante il
difficile anno non ci siamo fermati per poter offrire alle persone la
possibilità di assistere in sicurezza a eventi culturali di rilievo e creare
speranza e fiducia nel futuro. Sarà un’edizione ricca di contenuti, di grandi artisti che per la
prima volta onorano della loro presenza la nostra rassegna, ma anche di graditi
ritorni. L’assoluta qualità del cartellone ci inorgoglisce e rende ancora più potente il messaggio che
vogliamo lanciare da Agerola: siamo pronti a ripartire e vogliamo farlo
attraverso la voce, la musica e le parole di interpreti che sanno regalare
emozioni come pochi altri.
Il lungo
viaggio estivo Sui Sentieri degli Dei inizia mercoledì 21 luglio al Parco Colonia Montana dove troveremo
il popolare attore e regista Alessanro Siani, che arriva ad Agerola per
ritirare il premio Bracco, e il cantautore neomelodico apprezzato da Lucio
Dalla e Claudio Mattone Andrea Sannino, noto anche come ‘Mr. Abbracciame’,
dal nome del brano stabilmente ai vertici delle classifiche Spotify e che ha
totalizzato 48milioni di visualizzazioni su YouTube. Una serata senza copione, all’insegna
della musica e del divertimento, dove tutto può succedere.
Venerdì
23 Elio canta e recita Enzo
Jannacci. In Ci vuole orecchio, il Buster Keaton della canzone o
‘poetastro’ come amava definirsi lo stesso Jannacci, viene rivisitato,
reinterpretato e “ricantato” da Elio. Non un omaggio, ma una ricostruzione di
quel mondo di nonsense del cantautore più eccentrico della storia della
canzone italiana, popolare e contemporaneamente anticonformista, che con il suo
sguardo poetico e bizzarrolo è stato in grado di spiazzare, stupire, intrecciare
temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e
farsa, gioia e malinconia. Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata
da Giorgio Gallione, assieme a Elio ci saranno cinque musicisti: Seby Burgio al
pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli
al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio
Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare
lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un
repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arrangiato per
l’occasione da Paolo Silvestri e arricchito da monologhi, scelti
per assonanza, di Umberto Eco, Dario Fo, Francesco
Piccolo, Michele Serra, Marco Presta.
Sabato
24 torna ad Agerola, nella piccola Svizzera napoletana, lo scrittore e
scalatore Erri De Luca, i cui
romanzi nascono spesso proprio sui monti durante le sue escursioni. Scrittore
controcorrente, traduttore autodidatta dall’ebraico antico, Erri De Luca
conferma il suo rapporto di amicizia con la città di Agerola, dove si è già
cimentato più volte nell’attività di climbing sul Sentiero degli Dei, il
percorso che dà il nome al festivale e che è uno dei dieci itinerari di
trekking più spettacolari al mondo per il New York Times. Un nuovo appuntamento dei suoi Compiti di uno scrittore, flusso di
pensieri e parole autobiografico, in cui l’autore racconta la sua vita da
scrittore attraverso i suoi viaggi, senza tralasciare qualche riflessione
sull’attualità.
Lunedì 26 ritroviamo al festival un grande
protagonista del teatro italiano Mariano Rigillo che, con Anna
Teresa Rossini, Massimo Reale, Silvia Siravo, Santa De Santis, presenta a
Palazzo Acampora Il soffio degli dei, lettura scenica liberamente
tratta da Le Troiane di Lucio Anneo Seneca. Una intrigante sfida
attoriale per restituire con la sola voce dell’attore i drammi, i conflitti e
le emozioni che il teatro ci ha abituato a vedere “agiti” sul palcoscenico. Durante
la rappresemtazione saranno soltanto i rumori di ambiente, il porto dal quale
la flotta greca attende impaziente di poter tornare in patria dopo dieci anni
di guerra, a sostenere lo svolgersi degli avvenimenti, come un’eco del tempo
più che realtà oggettivamente presente. E il solo talento vocale e
interpretativo degli attori attraverso le parole, liberate dalle astuzie della
teatralizzazione, restituiranno a chi ascolta il potere evocativo della composizione
di Seneca.
Ancora teatro, martedì 27 sempre a Palazzo
Acampora, con L’uomo dal fiore in bocca, messo in scena da Corrado Tedeschi che, utilizzando
le sue doti di comunicatore, offre un’interpretazione antiretorica del
capolavoro pirandelliano attraverso una ‘lezione’ introduttiva semiseria su
Pirandello e la follia, in un gioco che prevede il diretto coinvolgimento degli
spettatori. Anche se la sua fama arriva principalmente dal piccolo schermo,
Corrado Tedeschi ha sempre frequentato il teatro e di questo famoso atto unico
racconta di esserne sempre stato affascinato fin dal periodo della formazione all’accademia
del Teatro Stabile di Genova. Un allestimento agile ed elegante, in cui
l’attore livornese dà prova di tutto il suo impegno teatrale impersonando la
quieta disperazione del protagonista.
Si torna sul palcoscenico del Parco Colonia Montana, mercoledì
28,
con ‘O babbà è ‘na cosa seria puntata speciale di It’s Now or
Never, il programma di Gino Aveta in onda sul canale Rai Radio Live,
che vede protagonista la “scapricciatella” Marisa
Laurito. Una kermesse radiofonica “extralarge” dedicata alla grande attrice
napoletana, durante le quale, oltre a presentare il suo ultimo libro Una vita scapricciata, i due amici
e compagni di lavoro, Aveta e Laurito, racconteranno, con aneddoti e immagini
di repertorio, i momenti salienti della carriera dell’attrice, dalla
partecipazione a Sanremo a Quelli della Notte dell’amico Renzo Arbore, da
Marisa La Nuit a Guarda Stupisci. Sul palco una serie di interventi di amici
che dedicheranno alla simpatica Marisa le loro perfomance. La splendida voce di
Flo, l’ironia percussiva di Tony Cercola, le emozionanti note di Filly Lupo nel suo omaggio a Napoli e
Buenos Aires. E per chiudere, il grande pasticciere Pasquale Marigliamo offrirà a tutti i presenti un babà, orgoglio
della sua produzione pasticcera.
Sabato 31
debutta ad Agerola Leggerissima
estate, programma televisivo di Rai2 di
musica leggera itinerante che nasce da un’idea di Antonio Esposito. È articolato
in quattro puntate in quattro diverse località e la puntata che sarà registrata
ad Agerola è quella inaugurale del format che andrà in onda l’11 agosto sul
secondo canale della Rai. La serata avrà due padroni di casa, Fabrizio Rocca
e Samanta Togni, e sul paco saliranno tanti artisti come Alys, Paolo
Belli, Federico Salvatore, Sal Da Vinci, Random, Bungaro, De Marinis, Teresa De
Sio, Dario Bianchi, Sofia Guadagnini e The Romy e il comico Lino
Barbieri.
Domenica 1 agosto, Gianmaurizio Foderaro, voce
di Radio Rai1 e direttore del canale digitale Rai Radio Tutta Italiana, media
partner del festival, incontrerà Fabrizio Moro, il 46enne cantautore di
San Basilio, quartiere popolare di Roma, che ha la capacità rara di trasmettere
le sue emozioni nelle canzoni. Come in Pensa, con cui conquista la
vittoria finale tra i giovani a Sanremo e il Premio Mia Martini della
Critica, oppure Non mi avete fatto niente in coppia con Ermal Meta,
altro brano vincitore nella sezione Big del Festival della canzone italiana nel
2018. Tra parole e musica, Fabrizio Moro si racconterà ai microfoni di
Gianmaurizio Foderaro e presenterà i brani più importanti del suo repertorio in
una veste inedita, acustica e intima.
Un gradito
ritorno ad Agerola, lunedì 2, quello
di Nicola Piovani con La musica è
pericolosa - Concertato, racconto musicale, narrato dagli strumenti che
agiscono in scena: pianoforte, contrabbasso, percussioni, sassofono,
clarinetto, chitarra, violoncello, fisarmonica. A scandire le stazioni di
questo viaggio musicale in libertà tra brani teatralmente inediti e nuove
versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione, è lo stesso Nicola
Piovani, che sul palco racconta al pubblico il senso dei frastagliati percorsi
che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni,
di registi spagnoli, francesi, olandesi, a scrivere per teatro, cinema,
televisione. Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può
arrivare, ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa
e non può arrivare. I video di scena integrano il racconto con immagini di
film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Milo Manara hanno
dedicato all’opera musicale di Piovani.
Ancora
una serata all’insegna delle esclusive con Rai Radio Tutta Italiana, martedì
3, con Gianmaurizio Foderaro che incontra Ermal
Meta per chiacchierare delle prime
esperienze con il gruppo La fame di Camilla fino ad arrivare ai palchi
internazionali, ai grandi riconoscimenti. Una serata all’insegna dell’amicizia
e dei ricordi con le più belle canzoni di oggi e di ieri in versione
“unplugged”. Canzoni che fanno pensare, che si fanno cantare, che fanno tenere
il tempo e viaggiano in questi nuovi tempi. Brani che hanno segnato le tappe
salienti della carriera del cantautore d’origine albanese, affiancate a quelle inserite
nel nuovo album, Tribù urbana, entrato
direttamente al primo posto sia nella classifica Top of the Music Album che in
quella Vinili.
Varietà e divertimento assicurato con Sbussolati
di Mario Zamma il 4 agosto a
Palazzo Acampora. Una serie di monologhi dalla sferzante e irriverente ironia
arricchiti da momenti musicali. L’attore caratterista, musicista, imitatore e
‘rumorista’, una delle anime del Bagaglino, affronta lo ‘sbussolamento’ dei nostri
tempi: l’amore, la famiglia, la cultura, la società e la politica, visti
attraverso la lente dell’irresistibile comicità dell’artista irpino, per ridere
insieme (e riflettere) di una modernità così spesso indecifrabile.
Giovedì 5 un tributo alla grande
canzone americana da Gershwin a Rodgers & Hart, Kern, Porter per una serata
indimenticabile con Minnie Minoprio, artista d’eccezione che
interpreterà al meglio queste meravigliose melodie accompagnata dalla Fat
Band di Massimo Pirone. Protagonista del jazz senza età, Minnie Minoprio, è considerata
l’ultima “Lady” delle scene italiane, icona e testimone di quando il Bel Paese
vantava un panorama musicale di assoluta avanguardia. Nella sua carriera è
stata attrice, ballerina, scrittrice, presentatrice. Negli anni Settanta ha
conteso la palma del piccolo schermo con poche altre “primedonne” in una
televisione che cominciava a creare la figura delle “starlet”. Le costanti che
la distinguono da sempre sono la bravura e la fierezza che non verranno mai
meno unite al carisma che è parte indissolubile di questo irresistibile ciclone
dai capelli biondo platino.
Uno spettacolo che mescola verità storica e finzione, sul
filo di un racconto jazz è Father and Son, inseguendo Chet Baker,
soggetto e testo di Stefano Valanzuolo, in scena venerdì 6. In una sorta di
flashback estremo, articolato secondo una sequenza di ricordi, il racconto
prova a far rivivere il più romantico tra gli eroi della tromba. Non lo fa
curiosando morbosamente tra fatti e misfatti di droga, ma inseguendo, delicatamente,
il rapporto – vero o finto, poco importa – di un padre, fragile e geniale, con
il proprio figlio. Un rapporto fatto di incomprensione e paura, ma anche di
amore infinito per la vita e per la musica. Che potrebbero essere, poi, la stessa
cosa. Con Antonello Cossia, voce recitante, Francesco Scelzo alla
chitarra e Enrico Valanzuolo alla tromba, per la regia di
Antonello Cossia e Raffaele Di Florio.
RecitaL CanTANGO è il progetto che il tenore Fabio
Armiliato presenta Sui Sentieri degli dei sabato 7. Nato dall’incontro del cantante con il
pianista e arrangiatore di tango Fabrizio
Mocata, il concerto nasce nel nome di tre grandi protagonisti della musica:
Enrico Caruso e Astor Piazzolla, proprio nel
centenario della morte del grande tenore e della nascita del più importante
compositore argentino, e Francesco Cilea, che qui ad Agerola ha scritto
alcune pagine immortali del melodramma italiano e che ha avuto Caruso come
primo interprete di due suoi capolavori: L’Arlesiana e Adriana
Lecouvreur. Nel programma della serata tango canciones e
arie d’opera, canzoni italiane e napoletane che prendono per mano il pubblico e
lo accompagnano in un viaggio all’indietro nel tempo, raccontando come si sono
intrecciate le vite dei grandi protagonisti a cui è dedicato lo spettacolo. L’opera
lirica e il tango, due mondi musicali apparentemente lontani, mostreranno
un’importante radice comune proprio nel belcanto italiano, nella sua vena
melodica e soprattutto nella grande influenza che l’opera italiana ha avuto
nello sviluppo del tango alle sue origini.
Domenica 8 Gene Gnocchi fa tappa al
festival con lo spettacolo Se non ci pensa Dio ci penso io, racconto
comico in cui la stralunata comicità che lo caratterizza da sempre si mescola
con riflessioni a volte sarcastiche, a volte amare. Un vecchio ufficio,
dimenticato da decenni. Dentro, un capufficio e un assistente che da anni suona
la chitarra mentre protocolla gli atti. Il capoufficio lavora direttamente per
conto di Dio, che si esprime, a volte in maniera criptica, attraverso una
vecchia radio. Ma in questi anni, i suoi dubbi sono aumentati, il piccolo
impiegato comincia a mettere in dubbio le scelte del divino principale. Su
questo si snodano i monologhi dell’attore, faldoni che contengono problemi che
sempre lui, il capufficio/Gnocchi, deve risolvere, domande senza risposta,
problemi che restano insoluti, riflessioni che violano un confine tra il
quotidiano e l’apocalittico. Uno spettacolo in cui Gene Gnocchi si misura con
il divertimento, la satira, l’iperbole e l’amarezza. Alla chitarra Diego
Cassani, da molti anni compagno d’avventura di Gnocchi, che punteggia le
astrazioni del capufficio con soli e ritmiche che vanno dal teatro
contemporaneo alla musica popolare.
Per gli
appassionati di lirica per la prima volta ad Agerola verrà rappresentata
un’opera in forma scenica. Lunedì 9 debutta La Boheme, il capolavoro di
Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, l’opera più
acclamata e fortunata di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. Una
edizione diretta dalla stella lirica Katia Ricciarelli con il Coro
Lirico di Lecce e l’Orchestra Sinfonica dei Balcani (Bulgaria Classic)
diretta da Leonardo Quadrini. Sul palco: Bambina Viscovo (Mimì), Vincenza
Carenza (Musetta), Nicola Malagnini (Rodolfo), Michele Cicala (Marcello), Alberto
Zanetti (Schaunard), Gianluca Convertino (Colline), Mattia Ribba
(Alcindoro/Benoît).
Non ha bisogno di presentazioni Arisa, che venerdì
13
arriva sui Monti Lattari con il suo tour Ortica,
che prende il nome dalla sua canzone che parla d’amore attraverso un
testo in napoletano e in italiano. Reduce da
importanti esperienze televisive, la cantante presenta live i suoi ultimi successi,
tra cui il recentissimo Psyco e il brano sanremese Potevi fare di più,
insieme alle più amate canzoni del suo repertorio in nuovi arrangiamenti. Sul
palco Arisa è accompagnata dal pianista Giuseppe “Gioni Barbera” e dal
poliedrico Jason Rooney alla consolle.
Attesissimo evento per gli amanti del
trekking, torna puntuale l’annuale appuntamento con L’alba magica. Nella notte fra il 14
e il 15 agosto sulla vetta del Monte tre Calli, muniti di sacco a pelo
e scarponcini, affacciati sullo scenario sorprendente che offrono il golfo di
Napoli e di Salerno, si attende il sorgere del sole sulle note del Gruppo
bandistico “Città d’Agerola”. Un’opportunità rara per ammirare con un solo
sguardo l’intero litorale, da Punta Campanella a Punta Licosa.
Fiabe
irriverenti, esplicite, romantiche, divertenti, ma anche talvolta cattive. In Favolosi,
martedì 17, Alessandro Haber e
Giuliana De Sio conducono lo spettatore in un viaggio dal nord al sud, tra
storie surreali appartenenti alla nostra tradizione. L’Italia è sempre stata
meta d’eccezione e fonte d’ispirazione di grandi artisti e intellettuali che
l’hanno immortalata nei loro scritti. Quindi come poter raccontare meglio il
nostro paese se non attraverso i loro racconti? Tra mille volti e tante
contraddizioni, nelle quali da sempre convivono vitalità e disperazione, i due
protagonisti conducono per mano il pubblico in questo viaggio “magico” e
viscerale. Ad accompagnarli un trio musicale composto da Gianluca Mirra,
Mario Nappi, Luigi Sigillo Cabiria.
Dopo sei anni
di assenza Sui sentieri degli dei torna ad Agerola la pianista
statunitense di origine coreana Sue Song. Con le sue acrobazie pianistiche, giovedì 19, sorprenderà il pubblico in una serata “concepita”
esclusivamente per il festival. L’eccezionale pianista, sempre alla ricerca del
lato poetico dell’interpretazione, vanta studi a Parigi e Budapest e agli
impegni da musicista affianca quelli in favore di organizzazioni no-profit.
Attraverso la fondazione Amoris, di cui è co-fondatrice e presidente, sostiene
gli studi alla musica di giovani allievi provenienti da famiglie disagiate.
Un omaggio alla grande Mia Martini è, domenica 22, il monologo musicale scritto da Paolo Logli e affidato alla recitazione di Claudia Campagnola e al canto di Marco Morandi. Un
percorso, intimo, privato, sussurrato sul filo dei ricordi d’infanzia e dei batticuore
e delle pazzie della giovinezza. Ma anche a tratti, l’urlo lacerante del dolore
di una donna che ha saputo donarci alcune delle interpretazioni più intense
degli ultimi decenni. Chiamatemi Mimì è il
racconto di quelle canzoni immortali che stanno nel cuore di tutti noi, da Piccolo
uomo
a Minuetto, da La costruzione di un amore ad Almeno tu
nell’universo, viste come tappe di una vicenda umana prima ancora che di
una carriera canora. Un viaggio nell’anima di una signora della canzone, e
nei fragili sentimenti di una donna troppo innamorata dell’amore.
Martedì
24 Mauro Gioia canta Viviani, Bracco e Di
Giacomo
in tre movimenti arrangiati per arpa
(Arcangelo Michele Caso) e violoncello (Gianluca Rovinello). Nel primo la musica e i versi di Viviani incontrano i ricordi in
prosa di Paolo Ricci e Carlo Bernari, napoletani, figure di grande levatura artistica
e letteraria, fondatori
con Guglielmo Peirce dell’Unione Distruttivisti Attivisti e paladini
fin dagli anni Trenta del drammaturgo, poeta e musicista
di Castellammare. Nel secondo Roberto Bracco è raccontato attraverso alcune sue canzoni piedigrottesche dimenticate e stralci dalla corrispondenza
con la donna che diventerà sua moglie e che lui chiamava “Laura”; lettere scritte
in un arco di tempo in cui Bracco passa dallo status di drammaturgo italiano
ripetutamente proposto al Nobel a quello di artista isolato, messo al
bando dai fascisti. Nel terzo movimento saranno riproposte alcune indimenticabili canzoni di Salvatore
Di Giacomo.
Un leggio, una chitarra, storie e canzoni sono gli
ingredienti principali di La prima volta, il monologo proposto mercoledì 25 da
Paolo Conticini, per la regia
di Luigi Russo. Un ironico bilancio in cui l’attore legge, canta e
racconta un poco di sè: la famiglia, gli studi, i suoi primi lavori, poi l’incontro
con Christian De Sica, che gli dà la possibilità di esprimersi come attore, gli
inizi di un percorso artistico in continua evoluzione ricco di soddisfazioni
nel cinema, in tv e in teatro. Ingredienti leggeri per una serata che prova a
far dimenticare temporaneamente un momento storico difficile per tutti.
Grande anima, grande voce, Achinoam Nini, per tutto
il mondo semplicemente NOA, salirà sul palco della Colonia Montana venerdì
27. In questa tappa del tour estivo
italiano, la cantante, cantautrice, percussionista, attivista per la pace
israeliana sarà affiancata dallo straordinario chitarrista e collaboratore
musicale di lunga data, Gil Dor, per presentare il suo ultimo progetto
discografico, il primo in chiave interamente jazz: Afterallogy, registrato
durante i mesi del lockdown nello studio casalingo e pubblicato lo scorso 30
aprile, con presentazione ufficiale in diretta streaming dall’aeroporto di Tel
Aviv. Con radici e educazione che attraversano lo Yemen, Israele e gli Stati Uniti,
è una delle voci più importanti della musica di qualità del nostro tempo. Da
non perdere!
Per la
sezione che il festival Agerola
Sui Sentieri degli Dei dedica durante
l’estate ai libri e ai suoi autori,
presso Casa della Corte e nella settecentesca corte di Palazzo Acampora,
uno dei rari esempi di architettura patrizia dell’alta costiera amalfitana, si
svolgeranno una serie di incontri: martedì 10
agosto Una generazione che ignora la storia non ha passato… né futuro,
approfondimento sulla storia locale di Francesco Cuomo; lunedì 16 agosto
Tutti matti per gli Esposito (ed. Salani), presentazione del libro di Pino Imperatore; sabato 21 agosto La ragazza di Roma Nord
(ed. Sem), incontro con il pubblico di Federico Moccia per parlare del
suo ultimo lavoro editoriale, risultato di un esperimento narrativo di coworking
che ha visto coinvolti lettori e aspiranti scrittori; lunedì 23 agosto, Abbiamo tutti un blues da piangere (Albatros), presentazione del
libro e, a seguire, concerto del contrabbassista Giovanni Tommaso in trio
con Claudio Filippini al piano e Alessandro Paternesi alla
batteria; giovedì
26 agosto Vincenzo Capasso. Una vita
amara (ed. Homo Scrivens), presentazione del libro, restituito all’attualità dal nipote
Luigi Vitiello.
A cura dell’associazione culturale Alter, che
da otto anni promuove una visione alternativa della società, della politica e
della cultura con un particolare sguardo verso le giovani generazioni, sono poi
le presentazioni: mercoledì 18 agosto
Il futuro “dell’osso” tra vecchi e nuovi dualismi (ed. Futuroideavenerdì),
ultima pubblicazione di Carmine Nardone; venerdì 20 agosto Il lupo e l’agnello (ed Rubbettino)
di Pietro Massimo Busetta; sabato 28
agosto Diseguali. Il lato oscuro del lavoro di Ernesto Paolozzi
e Luigi Vicinanza; venerdì 3 settembre
Di terra e di pietra di Gianmarco Pisa.
Chiude infine il
festival la micro rassegna Settembre in corte, cinque appuntamenti dall’1 al 6 settembre:
La musica dei popoli di Mimmo Maglionico, Napoli in versi e in prosa di Mario Aterrano, Je te vurria cantà di Pina
Giarmanà, Il
cuore che canta di Salvo De Rosa, Noi i Taranto di Corrado Taranto.
Ancora una
volta gli artisti che calcheranno i palcoscenici del festival saranno motivo di
orgoglio e renderanno onore alla memoria di chi ad Agerola ha trovato
ispirazione per i propri capolavori,
in primis Salvatore Di Giacomo,
Francesco Cilea e Roberto Bracco, cui sono dedicati i tre premi che
quest'anno saranno consegnati rispettivamente a Marisa Laurito, a Fabio
Armiliato e a Alessandro Siani,
con l’aggiunta di altri due riconoscimenti: Agerola alla carriera destinato a Noa, il premio Speciale
Festival Agerola che sarà consegnato a Ermal
Meta e il Premio HHT Onlus che sarà consegnato al premio
Oscar Nicola Piovani.
Agerola
Sui Sentieri degli Dei infatti conferma il suo impegno sociale e per il
terzo anno consecutivo HHT Onlus sarà Charity Partner del festival Sui
Sentieri degli Dei. L’associazione, che lavora su tutto il territorio
nazionale e collabora attivamente con le organizzazioni internazionali, si propone,
come obiettivo principale, la diffusione della conoscenza di una malattia rara
e spesso silente, la Teleangectasia Emorragica Ereditaria (HHT ne è l’acronimo
inglese), che colpisce una persona su 5000, e che, se non diagnosticata in
tempi e modi adeguati, può avere conseguenze molto gravi per la salute (per
info: www.hhtonlus.org / Help Line: 333.61.59.012 ).
L’ingresso a tutti gli spettacoli sarà gratuito e sarà
consentito solo su prenotazione. A tal riguardo sarà online, sul sito della
Proloco di Agerola, un sistema di prenotazione dei posti a sedere.
INFO e PRENOTAZIONI
Tutti gli
spettacoli al Parco Colonia Montana (circa
450 posti a sedere) iniziano alle 21.00
Ingresso
libero con prenotazione obbligatoria su www.proagerola.it
Procedura di prenotazione - Registrarsi sul sito,
inserire i propri dati anagrafici. È possibile prenotare fino a due posti per
evento. Ad avvenuta prenotazione, sulla mail inserita in fase di registrazione,
sarà inviato un voucher di conferma. Il voucher va esibito al checkpoint
(ingresso location) con proprio documento di riconoscimento. Il voucher non è
cedibile ad altre persone.
Obbligo di indossare la mascherina dall’ingresso fino
al raggiungimento del posto e rispettare le misure di precauzione imposte per
legge.
Tutti gli eventi a Palazzo Acampora prevedono ingresso con
prenotazione obbligatoria.
La prenotazione va effettuata al numero 081 8791064 (tutti i
giorni dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18) o tramite mail a info@proagerola.it
Alba magica dalle 19.00 del 14 agosto alle
ore 05.00 del 15 agosto
Dall’1 al 6
settembre
Palazzo Acampora
SETTEMBRE IN CORTE
Agerola “Città
Mediterranee”
Ingresso gratuito con prenotazione
obbligatoria. La prenotazione va effettuata al numero 081 8791064 (tutti i
giorni dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18) o tramite mail a info@proagerola.it