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13/07/22

BENEVENTO - Pif si racconta sul palco del BCT Festival, con ironia ed intelligenza

 


di Emilio Spiniello

L'INCONTRO - Nei giardini della Rocca dei Rettori ospite della prima serata della sesta edizione del Festival “Benevento Cinema e Televisione” (BCT), Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. 

L’ex iena di Italia1, intervistata sul palco da Alessio Viola, noto conduttore di Sky Tg 24, ha ricevuto il premio del Festival ideato da Antonio Frascadore.

Ha raccontato gli esordi con l’autore Davide Parenti alle “Iene”,  le parentesi con il regista Franco Zeffirelli e la sua sfida in solitaria con il programma di MTV “Il testimone”, dove, con telecamera a mano,  ha narrato il mondo e le realtà nascoste d'Italia.  Poi la consacrazione con il Festival di Sanremo nel 2014  e gli approdi cinematografici.

Nel 2021,  il regista, sceneggiatore, autore e attore  palermitano, è tornato su La7 con una nuova stagione de “Il testimone”, e sul grande schermo con il film “E noi come stronzi rimanemmo a guardare”, suo terzo film da regista dopo “La mafia uccide solo d’estate” (2014) e “In guerra per amore” (2017).  Nel cuore sicuramente il film “I cento passi”, uscito nel 2000 e dedicato all'attivista antimafia Peppino Impastato, che lo ha visto al fianco del regista Marco Tullio Giordana. 

La sua vita è stata certamente segnata, come ha dichiarato, dalle stragi di mafia del 1992, in particolare l’uccisione di Falcone e Borsellino.

Un regista ormai maturo, un innovatore e sperimentatore del piccolo schermo che di recente ha compiuto 50 anni e ha saputo, con ironia e fine intelligenza, ripercorrere alcune tappe che hanno caratterizzato la sua carriera artistica, tra televisione, cinema e letteratura.

Nonostante diversi problemi tecnici che hanno caratterizzato l’intera intervista, il folto pubblico presente ai piedi della Rocca dei Rettori ha potuto visionare a fine serata la commedia dolorosa e crudele di Pif “E noi come stronzi rimanemmo a guardare”, incentrata sui drammi del lavoro dei riders.