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06/09/22

S. GIORGIO A CR. - "L'ex Nosocomio Dentale diventi luogo di ampia accoglienza e di progettazione partecipata"

 


di Maria Ricca

ATTUALITA' - Perché vincolare l’assegnazione dell’ dell’ex nosocomio Dentale-S. Giorgio a Cremano ad un’unica e specifica destinazione d’uso? Se lo chiede il Comitato Civico “Per la riqualificazione dell’ex nosocomio Dentale-S. Giorgio a Cremano”, nel commentare positivamente l’acquisizione dell’immobile al patrimonio della città.

Il Comune ha infatti espresso interesse, con delibera 242/2022 del 3 agosto 2022, all’acquisizione dell’immobile di 3000 mq al patrimonio della città. La struttura è attualmente in gestione alla Regione Campania. La richiesta del Comitato è di consentire, nel rispetto delle delle finalità sociali, la realizzazione di un progetto creativo e innovativo, esteso al mondo ampio delle fragilità sociali e in piena osmosi con il territorio, da attuarsi attraverso percorsi di progettazione partecipata.

E’ per questo che, in una lettera aperta rivolta al Presidente della Regione de Luca, al Sindaco Zinno, al presidente del Consiglio Comunale Carbone, ai Capogruppi Consiliari, il Comitato plaude alla “manifestazione  di  interesse  del  Comune  di  San  Giorgio  a  Cremano  

di  certo pregevole nell’intento”,  come si legge nella lettera. Tuttavia l’immobile, in caso di effettiva devoluzione, sarebbe destinato ad ospitare  una  struttura  di  tipo  sociale o sociosanitario per anziani, che pertanto avrebbe carattere  non  inclusivo, “a  causa  della  omogeneità del  target , con  rischio  di  istituzionalizzazione  e isolamento  dal  contesto  territoriale”. Il Comitato segnala al Comune e alla Regione che la donazione dell’immobile da parte del marchese Dentale il quale, in effetti, aveva riservato la struttura ad anziani, fa riferimento ormai ad una cultura ottocentesca. “A distanza di oltre 130 anni- scrive il Comitato -  le evoluzioni  dei  sistemi  di  welfare impongono l’adozione di interventi aggiornati a supporto di una piena inclusione sociale. L’ assegnazione dell’immobile prevede  che siano rispettate le finalità sociali,     ma non impone l’obbligatorietà,        della  tipologia  di  beneficiari, né delle  modalità   con  cui  realizzare l’intervento.” La richiesta alla Regione è dunque che l’interpretazione del lascito abbia carattere estensivo e non restrittivo, considerando l’assenza sul territorio cittadino di realtà di inclusione sociale per le  svariate forme  di

disabilità/ fragilità e di esperienze abitative “per la vita indipendente”. L’ex Nosocomio, dunque, può rappresentare una preziosa opportunità. Del resto il nuovo welfare vuole superare l’ “assistenzialismo passivizzante”, per realizzare forme produttive di benessere, come prevede anche la convenzione Onu sui diritti delle persone disabili, richiamata nella lettera del Comitato e sottoscritta dall’Italia nel 2009.

“Chiediamo, pertanto,   alla   Regione   Campania – concludono i membri del Comitato – di   consentire   la   realizzazione di   una progettualità di ampio respiro, da attuare attraverso piena collaborazione tra risorse civiche e Comune di S.G. a Cremano, fortemente innovativa, creativamente produttiva, salvaguardando “ memoria  storica  e  continuità  dei  legami intergenerazionali, che  possano  far  rivivere  il  passato  e rivalorizzare il presente”, nel segno di un  welfare  generativo, in grado  di  coinvolgere creativamente  le  risorse  del territorio. “