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20/12/22

S. GIORGIO A CR. - Giovanni Liccardo riscopre e narra "La Storia di Napoli in 1001 luoghi", tra passione e verità

Gli alunni dell'ITI Medi presentano "Le nuove leggende napoletane" alla Biblioteca Alagi

di  Maria Ricca

 




LIBRI
- Una guida preziosissima per lo studioso ed il colto, per il turista curioso e per il cittadino appassionato di storia e di cultura. Semplicemente un’opera di ampio respiro, che sa incontrare il gusto di chi voglia scoprire o riscoprire ogni volta le particolarità della propria città. E’ “La storia di Napoli in 1001 luoghi”, nuovo volume dato alle stampe, per i tipi della Newton e Compton, collana “Quest’Italia”, dal professor Giovanni Liccardo, storico e studioso di fama nazionale, oggi Dirigente dell’Istituto “Levi” di Portici. L’agile pubblicazione è stata presentata alla Biblioteca “Alagi” di San Giorgio a Cremano nell’ ultimo appuntamento con la rassegna “ Biblioteca d’Autore”, promossa dalla “Bottega delle Parole”, patrocinio morale del Comune.




Il Sindaco Zinno ha introdotto i lavori, accogliendo con piacere l’iniziativa dedicata all’Autore Liccardo, “studioso eclettico, che finalmente anche a San Giorgio a Cremano porta la propria passione culturale e la propria professionalità.” L’Assessore al Patrimonio Carlo Sarno  si è, poi,  soffermato sulle infinite contraddizioni della Napoli raccontata nel libro, ricca di bellezze architettoniche e piena di vitalità, ma purtroppo anche di problemi. 
Prima di entrare nel vivo della presentazione e alla fine della serata, a fare da suggestivo collante, l’intervento del cantautore Valerio Bruner, accompagnato dal M° Alessandro Liccardo, che ha raccontato in musica, fra moderne sonorità ed antichi, intensi chiaroscuri,  “una Napoli diversa, quella degli ultimi, tema di confine per le condizioni delle persone che ci vivono e combattono fra zone d’ombra e di luce.”

 


“Napoli stessa, come ben si può intuire dalla struttura ad anfratti e grotte dei suoi famosi presepi, si racconta attraverso il proprio territorio costruito a strati, uno sull’altro, in senso fisico ed in senso storico e artistico -– ha sottolineato l’Autore, che di napoletanistica si occupa da molti anni,  rispondendo alle sollecitazioni di Oriana Russo, sensibile operatrice culturale,  che ha condotto l’amabile, dotta conversazione. “Nel redigere l’opera ho dovuto mio malgrado – ha ribadito Liccardo -  operare delle precise scelte. E ho scelto di procedere per “piste”, in ordine alfabetico, che spero il lettore condivida. Un libro, del resto, una volta partorito dalla mente dell’Autore, appartiene a chi lo legge e che dunque sceglierà come procedere fra “chiese, palazzi, piazze e non solo”, in questa “magica passeggiata in mezzo ai simboli della città partenopea”. Un percorso deliberatamente condotto anche  fra i luoghi meno celebri, “che però custodiscono la vera storia del posto” e dunque sono “fondamentali per chiunque voglia conoscere” davvero l’anima della città. Rievocati, via via nella conversazione, le diverse e sorprendenti caratteristiche del Duomo, per la cui visita non si sa da che parte cominciare,  il “culto di Mitra”,  divinità orientale maschilista, con i suoi riti iniziatici,  a cui poi la tradizione cristiana si è sovrapposta, gli ipogei di un città “porosa”, che conserva acquedotti e canali che la attraversano. E poi ancora il cimitero delle 366 fosse e l’appassionato culto dei defunti in una Napoli, città dell’amore. E così, vien voglia davvero di scoprirla o riscoprirla la Partenope delle mille meraviglie e contraddizioni, appassionandosi alla lettura del complesso lavoro di  Giovanni Liccardo, che abilmente cuce insieme questo intenso percorso di riflessioni storico-culturali, in un utile manuale di approfondimento per chi, scegliendo di volta in volta fior da fiore, può correre dall’uno all’altro aspetto delle vestigia della  civiltà partenopea e apprezzarla in pieno.




Storia e fantasia, infine,  si sono poi fuse  insieme negli interventi degli alunni dell’Iti Medi di San Giorgio a Cremano, che hanno presentato contestualmente  la propria mostra “Le nuove leggende napoletane”, in esposizione in sala, nata con il coordinamento dei docenti Giuseppe Bonaguro e Salvatore Edipio, nell’ambito del “Fantasy Day” e Le connessioni inattese”, regalando emozioni e sorrisi, con le proprie descrizioni e reinterpretazioni della città dai mille volti e dalle mille sfumature.