Promosso e
coordinato, con cura e dedizione, dall’Assessore
Comunale alla Sanità e alle Pari Opportunità Dott.ssa Milena Masone, che ha illustrato
le ragioni dell’incontro e presentato gli ospiti, il convegno ha avuto come
tema “La figura della donna attraverso i secoli, tra pregiudizi ed emancipazione”
ed è stato caratterizzato dall’inaugurazione della mostra fotografica “Donne di
Pietrelcina”, tra passato e presente, a cura della Consulta delle Donne e dell’Archeoclub,
che con la Proloco, il Convento dei Cappuccini ed il Forum Giovani, ha
contribuito alla realizzazione della manifestazione.
Grande
apprezzamento è stato espresso, innanzitutto, in apertura, da parte del Sindaco Salvatore
Mazzone, per la promozione del convegno e la realizzazione della splendida
Mostra di fotografie sul passato e presente delle donne vissute e viventi a
Pietrelcina, costruita grazie al contributo di molte abitanti storiche del
paese, per disegnare il profilo della figura femminile nella cittadina, dagli
anni Trenta in poi, fino all’era moderna, in un susseguirsi di volti e vestiti
d’epoca, segno delle tradizioni di un popolo.
Padre Fortunato
Grottola, superiore del Convento dei Cappuccini, ha sottolineato l’importanza
del ruolo della donna nella famiglia e dell’unione tra sposi, nell’ottica del
Vangelo, che dev’essere vero matrimonio
e non solo convivenza.
L’Avvocato
Stefania Glielmo, Presidente della Consulta delle Donne di Pietrelcina, ha,
poi, , voluto sottolineare che non certo di una festa
si parla, nel ricordare l’8 marzo, ma
piuttosto di una celebrazione dedicata al ricordo della conquiste che le donne
hanno compiuto, distinguendosi nei vari campi. Il suo pensiero è andato subito a
Lidia Pöet, prima a
rivestire i panni di avvocato e alla sua biografia, nella convinzione che non
vi dovesse essere antagonismo fra i due sessi, nonostante le difficoltà da lei affrontate
e l’aver potuto accedere formalmente alla professione solo a 62 anni. Fra i
punti dell’agenda 2030, ha ricordato l’Avvocato Glielmo, vi è del resto anche l’
“uguaglianza di genere” e dobbiamo essere pronti dunque ad accogliere la sfida
che ci si presenta, ben consapevoli di essere estremamente fortunate, tuttavia,
ad essere nate e a vivere in un Paese libero, nel quale ci è stato consentito
di ereditare il frutto di tante battaglie di libertà.
Sull’importanza di
un’educazione sentimentale rivolta ai più piccoli, ai “maschietti”,
innanzitutto, perché imparino a rispettare, sin da piccoli, il ruolo della
donna, si è soffermata la docente e vicario dell’Istituto Comprensivo
San Pio da Pietrelcina, Prof.ssa Rosella Belinda, c he ha ricordato l’importanza
dell’azione della Scuola, in tal senso, e l’opportunità, una volta non così
scontata, e solo oggi offerta a tutte, di poter studiare ed esprimersi. E poi la consapevolezza che occorra, sin dalla
scuola dell’infanzia, far prendere coscienza ad allievi ed allieve delle
proprie peculiari potenzialità, per non spegnere i loro sogni.
Dalla lirica di Alda Merini, infine, “Sorridi, donna”, è stato ispirato l’intervento
della docente e giornalista, Prof.ssa Maria Ricca, che ha ricordato l’invito rivolto
alle donne dalla poetessa dei Navigli , a far buon viso alle difficoltà della
vita, nonostante tutto, anche se quest’ultima non sempre ricambia, per
coltivare non l’egoismo del “selfie” fine a se stesso, così di moda oggi sui
social, ma piuttosto l’empatia con gli altri. E dunque è sempre necessario,
continuare a celebrare questa Giornata, per ricordare i diritti di chi ancora
subisce violenze e soprusi, in un Paese in cui si registra un alto numero di
femminicidi e in cui forse sarebbe il caso che le mimose, più che donate, venissero
depositate sulle tombe di chi non c’è più, in segno di omaggio a coloro, che con
il sacrificio della vita, hanno osato opporsi al maschio-padrone di turno.
In chiusura gli
interventi del pubblico, in particolare quello del professor Vincenzo
Verdicchio, presidente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Unisannio, che ha
ricordato come difficile sia stato per le donne il cammino verso l’affermazione
nei ruoli della magistratura, anche se tante sono adesso le giudici, eppure, poche sono ancora quelle al
vertice degli organismi giudiziari, segno che i cambiamenti sono sempre lenti
e complessi a realizzarsi. La serata è stata sottolineata anche dai gradevoli
ed indovinati interventi musicali in tema di Miriam Allegretta della Scuola
Fantasy Music Academy, diretta dalla Maestra Mina Minichiello.
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