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09/03/23

PIETRELCINA (BN) - Donne fra pregiudizi ed emancipazione, dal mondo antico alle moderne conquiste: relatori a confronto e mostra di immagini d'epoca

 

CONVEGNI E MOSTRA - Una serata di cultura ed emozioni si è svolta a Pietrelcina, per celebrare la “Giornata Internazionale della Donna”, l'8 marzo 2023, attraverso un percorso storico-sociale condotto da relatori provenienti dal mondo della Scuola, agenzia educativa per eccellenza e dunque luogo ove è più necessario educare ad un'equilibrata visione del mondo con le sue contraddizioni e le sue risorse di speranza.

Promosso e coordinato, con cura e dedizione,  dall’Assessore Comunale alla Sanità e alle Pari Opportunità Dott.ssa Milena Masone, che ha illustrato le ragioni dell’incontro e presentato gli ospiti, il convegno ha avuto come tema “La figura della donna attraverso i secoli, tra pregiudizi ed emancipazione” ed è stato caratterizzato dall’inaugurazione della mostra fotografica “Donne di Pietrelcina”, tra passato e presente, a cura della Consulta delle Donne e dell’Archeoclub, che con la Proloco, il Convento dei Cappuccini ed il Forum Giovani, ha contribuito alla realizzazione della manifestazione.


Le frasi più belle e significative di donne forti e celebri e di uomini illustri, vergate su pannelli,  hanno accolto gli ospiti al convegno, nel corridoio d’ingresso alla struttura.

Grande apprezzamento è stato espresso, innanzitutto,  in apertura, da parte del Sindaco Salvatore Mazzone, per la promozione del convegno e la realizzazione della splendida Mostra di fotografie sul passato e presente delle donne vissute e viventi a Pietrelcina, costruita grazie al contributo di molte abitanti storiche del paese, per disegnare il profilo della figura femminile nella cittadina, dagli anni Trenta in poi, fino all’era moderna, in un susseguirsi di volti e vestiti d’epoca, segno delle tradizioni di un popolo.


Ed è infatti Pietrelcina, ha sottolineato il Sindaco, molto viva anche grazie all’associazionismo, che suscita fermento e vivacità culturale, esprimendo poi un pensiero di grande solidarietà per le donne afgane e iraniane, costrette a lottare per i propri naturali diritti, e mortificate nella loro esigenza di vita e cultura.  

Padre Fortunato Grottola, superiore del Convento dei Cappuccini, ha sottolineato l’importanza del ruolo della donna nella famiglia e dell’unione tra sposi, nell’ottica del Vangelo,  che dev’essere vero matrimonio e non solo convivenza.

L’Avvocato Stefania Glielmo, Presidente della Consulta delle Donne di Pietrelcina, ha, poi, ,   voluto sottolineare che non certo di una festa si parla, nel ricordare l’8 marzo,  ma piuttosto di una celebrazione dedicata al ricordo della conquiste che le donne hanno compiuto, distinguendosi nei vari campi. Il suo pensiero è andato subito a Lidia Pöet, prima a rivestire i panni di avvocato e alla sua biografia, nella convinzione che non vi dovesse essere antagonismo fra i due sessi, nonostante le difficoltà da lei affrontate e l’aver potuto accedere formalmente alla professione solo a 62 anni. Fra i punti dell’agenda 2030, ha ricordato l’Avvocato Glielmo, vi è del resto anche l’ “uguaglianza di genere” e dobbiamo essere pronti dunque ad accogliere la sfida che ci si presenta, ben consapevoli di essere estremamente fortunate, tuttavia, ad essere nate e a vivere in un Paese libero, nel quale ci è stato consentito di ereditare il frutto di tante battaglie di libertà.

 


Le disparità fra uomini e donne hanno origini lontane, lontanissime. E' stato il saggista e studioso Prof. Riccardo Valli a condurre l'uditorio per mano, con intervento brillante ed ironico, pieno di contenuti, attraverso i costumi e le usanze del mondo greco e latino, spesso caratterizzato da una sorta di misoginia, che induceva a considerare la donna nei soli tre ruoli ad ella concessi, “moglie”, “concubina”, “etèra”, citando poi San Paolo, che invocava l'unione fra uomo e donna per evitare tentazioni al di fuori della coppia, per arrivare poi ai giorni nostri, solo apparentemente liberi e moderni.

 


Al centro dell'intervento della Prof.ssa Paola Glielmo, docente presso il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Benevento, anglista e promotrice di progetti scolastici internazionali, è stato, poi, il carattere profondamente innovativo delle opere letterarie delle sorelle Brönte, vissute nell'austera epoca vittoriana, eppure promotrici, soprattutto con la “Jane Eyre” di Charlotte, delle prime rivendicazioni in termini di pari opportunità fra uomini e donne, ma anche della necessità di potersi abbandonare alla forza del sentimento.

 

Sull’importanza di un’educazione sentimentale rivolta ai più piccoli, ai “maschietti”, innanzitutto, perché imparino a rispettare, sin da piccoli, il ruolo della donna, si è soffermata la  docente e vicario dell’Istituto Comprensivo San Pio da Pietrelcina, Prof.ssa Rosella Belinda, c he ha ricordato l’importanza dell’azione della Scuola, in tal senso, e l’opportunità, una volta non così scontata, e solo oggi offerta a tutte, di poter studiare ed esprimersi.  E poi la consapevolezza che occorra, sin dalla scuola dell’infanzia, far prendere coscienza ad allievi ed allieve delle proprie peculiari potenzialità, per non spegnere i loro sogni.

Dalla lirica di Alda Merini, infine,  “Sorridi, donna”, è stato ispirato l’intervento della docente e giornalista, Prof.ssa Maria Ricca, che ha ricordato l’invito rivolto alle donne dalla poetessa dei Navigli , a far buon viso alle difficoltà della vita, nonostante tutto, anche se quest’ultima non sempre ricambia, per coltivare non l’egoismo del “selfie” fine a se stesso, così di moda oggi sui social, ma piuttosto l’empatia con gli altri. E dunque è sempre necessario, continuare a celebrare questa Giornata, per ricordare i diritti di chi ancora subisce violenze e soprusi, in un Paese in cui si registra un alto numero di femminicidi e in cui forse sarebbe il caso che le mimose, più che donate, venissero depositate sulle tombe di chi non c’è più, in segno di omaggio a coloro, che con il sacrificio della vita, hanno osato opporsi al maschio-padrone di turno.

In chiusura  gli interventi del pubblico, in particolare quello del professor Vincenzo Verdicchio, presidente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Unisannio, che ha ricordato come difficile sia stato per le donne il cammino verso l’affermazione nei ruoli della magistratura, anche se tante sono adesso le giudici, eppure, poche sono ancora quelle al vertice degli organismi giudiziari, segno che i cambiamenti sono sempre lenti e complessi a realizzarsi. La serata è stata sottolineata anche dai gradevoli ed indovinati interventi musicali in tema di Miriam Allegretta della Scuola Fantasy Music Academy, diretta dalla Maestra Mina Minichiello.

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