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02/04/23

BENEVENTO - Roberto D'Alessandro presenta "Money", one man show sul dio denaro


 di Emilio Spiniello

TEATRO - L’attore in scena strappa una banconota da 50 euro davanti al pubblico. Cosi come Friedrich Nietzsche disse che “Dio è morto”, cosi un giorno il Dio denaro morirà, sostituito da un altro.

L’attore calabrese Roberto D’Alessandro torna a Benevento portando il suo nuovo spettacolo “Money”. Al teatro comunale di corso Garibaldi, accompagnato alle tastiere da Federico Pappalardo, ci mette in guardia da un futuro, come oggi, dominato dai soldi, il motore del mondo.

Dopo una breve sintesi della storia della nascita del denaro, da quando il profitto e il guadagno non esistevano, fino all’età contemporanea, quella  “civiltà” nostra che utilizza i soldi in contanti, le carte di credito e altri moderni strumenti di scambio. Per farne cose? Spesso per farne altri e circondarsi di cose inutili.

Il rapporto con il denaro ci dice anche chi siamo, a quale categoria apparteniamo: per questo D’Alessandro interagendo con il pubblico in sala ha messo in campo un divertentissimo quiz. 

Viviamo in una società ossessionata dal denaro, - dice l’attore – ricordando la sua infanzia in Calabria ed il rapporto particolare della madre, donna “taccagna”,  con i soldi. Ma questi benedetti soldi daranno poi davvero la felicità? Si chiede D’Alessandro, intervallato costantemente da simpatiche musichette.

Un mondo sempre più disuguale ed anche se il divario tra ricchi e poveri nel mondo è sempre più ampio,  è sempre la finanza e il mercato a decretare l’equilibrio del rapporto nella società.

Questa distanza è chiaramente esplicitata nell’incontro dal vivo fatto con un riccone in yacht sulla spiaggia di Torvaianica, il quale si dice addirittura invidioso della vita del ceto medio-basso che intravede felici sulla su una spiaggia libera, portandosi da casa panino e la sdraio, non necessariamente mangiando caviale e champagne a bordo di un panfilo, magari definendosi contenti.

Alla fine emerge che il giudizio generale sui soldi, secondo soprattutto le risposte dei giovani, è che sono “tutto”. Poi l’amara considerazione sul nostro Occidente finanziario accumulatore e consumatore ,  reo di “affamare” il mondo intero scatenando una crisi alimentare e finanziaria globale, e facendo conseguentemente crollare finanziariamente gli Stati più poveri e sfruttati a causa del proprio egoismo.

Un one man show, sicuramente riuscito, con efficace accompagnamento musicale, per riflettere sullo  “sterco del diavolo”.