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09/09/23

BENEVENTO - "Atto unico": dalla Solot l'omaggio alla Resistenza, ricordando Beppe Fenoglio

 di Emilio Spiniello


TEATRO - Una prima nazionale, in scena al teatro Mulino Pacifico di Benevento. La Compagnia Stabile Solot e l’ANPI,  Associazione Nazionale Partigiani d‘Italia, hanno presentato “Atto Unico” di Beppe Fenoglio, per la regia di Michelangelo Fetto, in occasione dei 100 anni dalla nascita dello scrittore.

Motore della serata, la professoressa Marialaura Simeone, la quale ha introdotto lo spettacolo. È stata lei, infatti, ad occuparsi dei contatti con la famiglia di Fenoglio, in particolare con la figlia Margherita, per l’approvazione di tutto il lavoro: un testo mai andato in scena prima d’ora e pubblicato postumo.

“Tutto questo, rientra in una serie di attività dell’Anpi provinciale” – ha aggiunto la Simeone –, la quale ha poi ricreanto il contesto storico. Le Langhe sono teatro di scontri all’epoca, a cui lo scrittore non si sottrasse. Scrittore e Partigiano sono le parole che Fenoglio ha voluto sulla sua tomba. Questo testo che tra poco vedrete, appare ancora acerbo, ma contiene gli elementi tipici della narrativa di Fenoglio (la guerra partigiana, l’amore tra due ragazzi che avevano fatto la loro scelta, la lingua inglese, la passione per la musica). Fenoglio ci dice chiaramente da che parte stanno i suoi personaggi”, ha concluso. 


Nel prendere la parola, il regista Michelangelo Fetto ha voluto ricordare il regista “partigiano” Giuliano Montaldo, scomparso di recente.


Amerigo Ciervo, presidente provinciale dell’Anpi, si è soffermato sulla data dell’8 settembre: “Un Sovrano scappa lasciando i soldati allo sbando: inizia la Resistenza e finisce lo Stato. Inizia, però, un’altra Italia da ricordare senza retorica. C'è bisogno di una resistenza nuova”. Presente in sala per l’occasione il presidente dell’ANPI Campania, Ciro Raia.

Una data particolare, quella della messa in scena, 8 settembre, in ricordo dell’armistizio armistizio di Cassibile con gli Alleati e la resa dell'Italia. 

Dopo la proclamazione della resa del paese alle forze alleate, le truppe naziste danno inizio all'occupazione del Nord Italia. Contro l'occupazione si muovono i partigiani, impegnati nella Resistenza. Tra questi ultimi c’è anche lo scrittore Beppe Fenoglio, che si impegnò direttamente in prima linea soprattutto nelle Langhe piemontesi, suo territorio d’origine, durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio l'esperienza partigiana ha avuto una forte influenza sulla sua produzione letteraria.

La resistenza portò alla nascita dell’Italia democratica e proprio Fenoglio nei suoi personaggi risalta questa scelta di campo.

Tra le foto e le immagini d’epoca, sul palco appaiono  due giovani partigiani innamorati, Roberto detto Bob(Angelo Valente) e Lalla(Giorgia Gomes). La mamma di quest’ultima (Assunta Berruti), la signora Mussi, ci fa da narratrice di questa storia di passione ostacolata dalla cruda realtà, di un fascio di luce che resta nei cuori di quelli che sono scesi in campo per un Paese migliore.