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30/09/23

BENEVENTO - "Cippa lippa": l'attore e autore Massimiliano Lenzi contro le esagerazioni del politicamente corretto

di Emilio Spiniello

L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale offesa verso determinate categorie di persone. Ed è proprio contro questa “corrente” che è andato in sena ieri al teatro comunale di Benevento, “Cippa Lippa! Contro il politicamente corretto”, una serata show scritta dal toscano Massimiliano Lenzi(l’uomo scorretto) con Sarah Biacchi(la donna corretta, socialmente allineata ), purtroppo accolto da scarso pubblico.

Arte, avventura, cinema, sport, teatro, ovunque segna di fatto un nuovo conformismo. Eppure il tutto può comportare una vera e propria “esasperazione antidemocratica”, secondo Lenzi.  Dalle cronache degli ultimi anni, in maniera ironica, sono stati illustrate le vicende bizzare, caratteristiche del “politicamente corretto”. Ad esempio, nella nuova versione cinematografica live targata Disney di “Biancaneve”, via i 7 nani e niente Principe Azzurro.
Le origini colombiane di Biancaneve hanno altresì creato polemiche, mal si adatterebbero all’immaginario della principessa bianca. I suoi piccoli amici non più chiamati Nani, ma creature fatate. Un mese fa, invece, è toccato all’attore Lino Banfi denunciare la chiusura della pagina a lui dedicata dai fan su Facebook, che era stata chiusa poiché contenente foto e video non graditi all'algoritmo.  Nemmeno l’Otello di Shakespeare è stato risparmiato a causa della pelle nera del protagonista, oppure il “Pinocchio” di Collodi che con il suo nasone lungo potrebbe offendere e causare reazioni da parte delle tante persone con il naso grosso.
Dall’altra parte dell’oceano, Cristoforo Colombo viene visto come simbolo di razzismo e colonialismo per gli americani. Sul fronte sportivo, addirittura la squadra di Baseball di Cleveland ha cambiato nome: da “Indians” a “Guardians” nel rispetto dei nativi americani.
E se il David di Michelangelo, nota scultura in marmo del 1500,  diventa pornografia per  gli studenti americani, Pablo Picasso, uno dei più grandi artisti del XX secolo, viene accusato di maschilismo.
In Inghilterra, le cose non vanno meglio:   anche i gialli di Agatha Christie hanno subito tagli e rivisitazioni, con l’obiettivo di rimuovere termini potenzialmente offensivi.
“Fino ai vocaboli, alle parole, in una Italia vittima di una quotidiana censura”, ha chiosato.
Mai perdere l’ironia, comunque, con l’urlo liberatorio finale “Cippa lippa”, neologismo  soprattutto usato per dire 'un bel niente'.