di Maria Ricca
L'EVENTO - E’
stato ancora Stefano Coletta, Direttore della
Direzione Distribuzione Rai, giornalista professista, compassato, elegante, ironico come sempre, ad
introdurre gli appassionati, moltissimi al Teatro Romano di Benevento e
sicuramente parecchi anche in collegamento su Raiplay, regia di Renato Giordano, alla scelta dei
finalisti che si contenderanno il Premio Strega a luglio, al Museo Etrusco di Villa
Giulia. Il presidente del Comitato direttivo del Premio Strega, presieduto dalla scrittrice Melania Mazzucco ha premiato alla fine la “sestina”,
formata da Paolo
Di Paolo, “Romanzo senza umani” (Feltrinelli),
proposto da Gianni Amelio, con 195 voti, Donatella Di Pietrantonio, “L’età
fragile” (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi, con 248 voti, Tommaso Giartosio, “Autobiogrammatica” (minimum fax), proposto da
Emanuele Trevi, con 126 voti, Raffaella Romagnolo, “Aggiustare
l’universo” (Mondadori), proposto da Lia Levi, con 193 voti, Chiara
Valerio, “Chi dice e chi tace” (Sellerio), proposto da
Matteo Motolese, con 213 voti, Dario Voltolini, “Invernale” (La
nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi, con 243 voti. In
platea anche tantissimi studenti dagli Istituti cittadini, che hanno atteso con
passione ed interesse lo svolgersi della sezione beneventana dell’immortale
kermesse.
La scelta è stata quella di
presentare i 12 autori in tre gruppi di quattro a raccontare, in maniera
brevissima e concisa, i temi dei propri romanzi, fra ironia, commozione e
sincera ammirazione per la storica location. Molto incisiva Chiara Valerio. In apertura l'intervento del sindaco Mastella che ha auspicato che Benevento possa, dopo Genova, candidarsi a diventare Città del Libro, in Italia. Hanno intervallato la presentazione I commenti di Giovanni Solimini , Presidente
della Fondazione "Maria e Goffredo Bellonci”
, sollecitati da Coletta, che ha ribadito che la centralità dello Strega è dovuta
anche agli interventi che nell’arco dell’intero anno vengono fatti per promuovere
ovunque, non solo nei centri deputati, ma anche nelle periferie, le attività
del Premio. Lo scopo è “portare i libri alle persone, con un riconoscimento che viene direttamente dai
lettori ed il risultato dell’aumento esponenziale al 200 per cento della
vendita dei libri, sin dall’annuncio della prima dozzina di candidati. I libri
vengono conosciuti ed apprezzati e la reputazione del Premio continua a restare
stabile e a crescere in continuazione, anche per questo.” Ha sorriso Giuseppe
Davino, presidente di Strega Alberti
Benevento, quando Coletta ha sottolineato con apprezzamento le
molte attività culturali svolte in città: “E’ molto bello – ha detto il
presentatore - che in un centro non così enorme, si dia così grande attenzione
alla cultura.” “E’ un fatto qualitativo, non quantitativo – ha confermato D’Avino
- c’è molto interesse, la serata lo
dimostra, così come c’è attenzione anche per l’iniziativa della rassegna “Stregonerie”,
promossa dalle autrici beneventane Isabella Pedicini e Melania Petriello, durante
l’inverno, per raccontare i più bei libri che hanno conquistato il Premio negli anni.” Infine
Salvatore Pulignano, direttore BPER
Campania, Puglia e Basilicata, partner del Premio: “Quest’anno abbiamo voluto
promuovere la lettura dei libri dello Strega coinvolgendo il nostro personale,
ben 1000 bancari, che hanno letto i libri e dato la propria valutazione, fino
alla creazione di un comitato di 12 persone, che hanno espresso le proprie
preferenze. Lo scopo è facilitare la crescita culturale dei contesti in cui operiamo.”