di Maria Ricca
Promossa nell'ambito dei "Dialoghi sotto l'olmo", nei giorni significativi di settembre in cui Padre Pio ricevette le stimmate 115 anni fa, e nell'Anno Giubilare, si è svolta in Pietrelcina l' interessante tavola rotonda sul tema "Dall'ascolto al dialogo: la comunicazione medico-paziente tra passato e futuro".
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La dott.ssa Milena Masone assessore alla Sanità di Pietrelcina |
Promotrice e responsabile scientifico dell'evento, che ha visto protagonisti clinici, docenti universitari, giuristi ed esperti di Intelligenza Artificiale, è stata la dottoressa Milena Masone, Dirigente Medico presso l'UOC di Medicina Nucleare dell'Ospedale del Mare di Napoli. A lei il compito di introdurre i lavori, sottolineando l'importanza di prepararsi alle nuove, complesse trasformazioni nella cura, che può avvalersi oggi della medicina di precisione e predittiva, delle terapie digitali e della diagnostica multimodale, potenziata dall' Intelligenza Artificiale. Intelligenza Artificiale che non può sostituire l'umano, ma lo amplifica, liberando tempo per relazioni di cura più profonde. Fondamentale comprendere che la cura, alleanza terapeutica a difesa del valore infinito della persona, va sostenuta anche dalla presenza e dalla collaborazione da parte degli Amministratori e dei Decisori delle realtà sanitarie, restituendo ai medici dignità professionale e dando loro la possibilità di rapportarsi al paziente con sempre maggiore serenità ed empatia.
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Il Sindaco di Pietrelcina Salvatore Mazzone |
In avvio i saluti istituzionali delle autorità presenti. Il Sindaco di Pietrelcina Salvatore Mazzone ha posto l'accento sulla necessità di collaborare anche politicamente sul territorio per il sollievo dalla sofferenza, compito primo che Padre Pio si pose e dunque è molto significativo che proprio da Pietrelcina, dove egli si formò, sia partito, con questo convegno, l'appello a rinnovare e a migliorare il dialogo fra medico e paziente, nel segno della necessità della cura fisica e spirituale. Occorre dunque rivedere insieme, collaborando, l'attuale divisione in distretti sanitari su base provinciale per garantire un'assistenza migliore ai cittadini tutti.
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Il Sindaco di Benevento Clemente Mastella |
Il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, presente alla tavola rotonda anche in qualità di presidente dell'Assemblea dei Sindaci ha sottolineato l'impegno profuso per attivare la Facoltà di Medicina a Benevento, non solo certo per orgoglio geografico, ma soprattutto per la necessità delle aree interne finalmente di dotarsi di professionisti d'eccellenza, per creare in prospettiva, magari, sul territorio, un "piccolo Policlinico".
L'impegno, inoltre, sarà fare in modo che l'Ospedale di Benevento goda di sempre maggiori investimenti e si possa riscoprire, nel segno dell' "umanesimo sanitario", anche il ruolo del medico di base, da sempre primo step nel percorso sanitario del paziente, primo punto di ascolto, ma negli ultimi tempi meno efficace di una volta.
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Padre Guardiano Fortunato Grottola |
Padre Fortunato Grottola, Guardiano del Convento di Pietrelcina, ha invitato i medici convenuti a rendere sempre l'ammalato protagonista, com'è giusto che sia, a dispetto delle statistiche che invece indicano come ogni clinico dedichi al paziente non più di "7 minuti" del proprio tempo. Nella consapevolezza che a tutti, anche ai medici stessi, può toccare un giorno di trovarsi nel ruolo del sofferente, a cui occorre riconoscere cuore, testa e dignità, bisogna mostrare più umanità, accogliere con il sorriso, superando le logiche dell'Ospedale come azienda.
Quindi gli interventi, in rappresentanza dell'Ordine dei Medici e dell'Ordine degli Avvocati di Benevento, patrocinanti l'evento, rispettivamente della dottoressa Rossana De Masi, che ha sottolineato come esistano medici pieni di umanità, e dell'Avv. Angela Abbamondi, che ha introdotto il discorso sul "consenso informato".
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Prof. Riccardo Valli |
La prima sessione, "dalla civiltà greca all'IA" si è aperta con la relazione del professor Riccardo Valli, già docente di Latino e Greco al Liceo Classico "Pietro Giannone, sui modelli della relazione medico-paziente nella Grecia Antica. Valli ha ricordato come della professione medica si trovi traccia nei documenti antichi sin dal V secolo, nelle figure del medico laico, del sacerdote guaritore indovino e del medico filosofo, fino a giungere ad Empedocle e alla immagine del "medicus amicus" auspicata da Platone.
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Prof. Aniello Murano |
Quindi l'intervento di Aniello Murano, Professore ordinario di Informatica ed Intelligenza Artificiale alla "Federico II", direttore del laboratorio scientifico di Intelligenza Artificile AstREA, EurAI fellow, vice direttore di EURAMAS. "Informatico prestato alla medicina", per sua stessa definizione, il Professor Murano ha sottolineato il ruolo strategico dell'IA nelle nuove possibilità di cura. Ha evidenziato, quale esempio, come, di recente, in Oncologia Pediatrica, non solo in ambito regionale, sia possibile la condivisione in Rete, muovendo i dati e non i piccoli pazienti, rendendo quindi l'ospedale disponibile anche nelle periferie, superando, con la condivisione di dati clinici, le criticità delle distanze e la difficoltà di comunicazione. "L'obiettivo successivo sarà realizzare una Rete oncologica in Europa, che consenta di comprendere e seguire i protocolli utilizzati nelle cure, attraverso la comunicazione fra medici. Senza contare che l' IA può rivelarsi utile anche nella gestione di posti letto e delle strutture."
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Prof. Gerardo Nardone |
La seconda sessione della Tavola rotonda, sul tema de "La comunicazione medico-paziente nella formazione e nella real life" si è aperta con l'intervento del Professor Gerardo Nardone, Ordinario di Gastroenterologia, Presidente del Corso di Laurea in Mdicina e Chirurgia dell'Università "Federico II". Il docente ha ricordato come la "comunicazione medico-paziente" sia parte integrante del lavoro clinico e debba essere bidirezionale . Occorre stabilire un'alleanza con l'ammalato, illustrare bene la terapia che si andrà a mettere in atto, nell'ottica di una medicina personalizzata, basata sulle caratteristiche di ciascuno. E' per questo che nel corso di laurea universitario si è inteso inserire l'argomento della comunicazione con il paziente, che non è un oggetto e deve condividere assolutamente le scelte fatte, anche in considerazione della qualità della vita che va sempre salvaguardata.
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Prof.ssa Rosa Ruggiero |
Quindi l'intervento di Rosa Ruggiero, Docente in ambito Comunicazione Master Mangement alla "Federico II". La dottoressa, che ha portato anche i saluti del Dirigente dell'ASL NA 1 Centro Gaetano Gubitosa e ha parlato anche a nome del Forum delle associazioni socio-sanitarie, ha ricordato la necessità di essere "prossimi" al paziente, ovvero di farsi carico dei suoi bisogni in maniera totale, con empatia, aumentando la fiducia nel curante, evitando al malato costosi viaggi della speranza, alla ricerca di mille altri pareri medici e riducendo la possibilità di contenziosi.
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Prof. Vincenzo Verdicchio |
Del "consenso informato" ha parlato, invece, Vincenzo Verdicchio, Professore ordinario di Diritto Privato, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell'Università del Sannio. Il docente ha ripercorso l'iter collegato al riconoscimento dei diritti del malato, a partire dall'articolo 32 della Costituzione, fino alla legge 219/2017, che disciplina il consenso informato e le Disposizioni collegate al cosiddetto "testamento biologico". La cura è un diritto del cittadino, ma non certo un obbligo, dunque è fondamentale che tra medico ed ammalato si crei un'alleanza terapeutica, che tuteli sia il curante, mettendolo al riparo da richieste di risarcimento, sia il curato che ha diritto di ricevere le migliori terapie, ma anche di essere ben informato sulle stesse.
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Prof. Leone Melillo |
L'ultima sessione della tavola rotonda, incentrata su "Il medico del futuro" e la formazione nei nuovi corsi di laurea ha visto l'intervento del Prof. Leone Melillo, Avvocato, Ordinario presso l'Università Parthenope, Presidente dell'Associazione internazionale "Philosophy of human right" e visiting Professor presso l'Universidad De San Isidro Placido Marin. Lo studioso ha riaffermato l'importanza dell'internazionalizzazione, del superamento della divisione fra centro e periferie, nel segno della collaborazione fra medici, tenendo insieme la base territoriale e la ricerca, superando la tradizione e favorendo l'introduzione dell'Intelligenza Artificiale nella pratica, nell'interesse del paziente. In questi termini dovrà muoversi il "Medico del Futuro".
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L'Oncologa Paola Russo |
Quindi gli interventi dei "discussant", invitati a parlare. Domenico Germano, Oncologo del San Pio ha sottolineato la capacità di ascolto che deve avere il medico, per calmierare l'ansia del paziente e dei suoi familiari e la necessità di offrire supporto psicologico anche al personale sanitario per assistere meglio l'ammalato. La dottoressa Paola Russo, Oncologa del San Gennaro di Napoli, Presidente della sede partenopea dell'Associazione Italiana Donne Medico, specialista esperta in cure palliative, ha ribadito la necessità di stabilire empatia nei confronti del paziente a cui va fatto ben comprendere l'obiettivo di cura. Serve dunque una precisa formazione del medico e molto coraggio da parte di quest'ultimo nell'affrontare al meglio la difficile comunicazione della prognosi.
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La Presidente del "Rosa Samnium" Monica Pica |
Quindi l'intervento accorato di Monica Pica, Presidente del "Rosa Samnium" di Benevento, Associazione di pazienti senologiche, che ha ricordato la prossima inaugurazione di un punto d'ascolto a Benevento, per affiancare le ammalate, e le attività dell'associazione che dà supporto ed assistenza a chi soffre. Fondamentale il conforto della bravura e dell'umanità di medici come il dott. Carlo Iannace, direttore della Breast Unit dell'Ospedale Moscati di Avellino.
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La psichiatra Dora Russo |
Infine gli interventi di Dora Russo, psichiatra dell'Asl di Napoli, che ha ribadito l'importanza di un sostegno psicologico per evitare il "burnout" nella relazione medico-paziente e del dottor Giancarlo Paga, medico chirurgo ed odontoiatra, che si è soffermato sulla necessità di esercitare intelligenza emotiva e comportamentale da parte del professionista medico, nella relazione di empatia e sensibilità con il paziente.
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L'odontoiatra Giancarlo Paga |