Pubblico appassionato “voyeur”, per l’apprezzata performance dei giovani attori al Festival
di Maria Ricca
Foto tratta dalla pagina Facebook della rassegna |
Più difficile, per gli spettatori, accettare l’ambiguo
rapporto fra Aldo e Luca, che incontrano e si incontrano in un’altra camera
dell’Una Hotel. Il diaframma che separa i protagonisti dal pubblico, inizialmente sconcertato dalla presunta
relazione omosessuale a pagamento fra i due, lascia il posto alla dolorosa
consapevolezza che non di quello si tratta, ma del dramma di un uomo sterile
che paga uno sconosciuto perché gli venda il proprio “seme”, quello sì, oggetto
vero del desiderio del professionista pignolo ed infelice.
Sua moglie, in apparenza illuminata e
consenziente, lo attende nella hall dell’albergo,
dove si consuma l’ultimo atto dei tre. Bella ed elegante, intimamente
sconvolta, vorrebbe cedere per
ribellione alla corte dello sconosciuto steward dell’hotel, fino alla più logica delle conclusioni. Che è
assolutamente illogica, però, dato che la donna vorrebbe da lui, amante occasionale,
quello che dal marito non riesce ad ottenere: un figlio. Non se ne farà nulla,
però, ma solo per la prudenza del giovane, che lascia intravedere ogni più
terribile e losca conseguenza dell’abbandono di un attimo. Applausi convinti e i complimenti del direttore artistico Giulio Baffi agli attori hanno premiato l’originale
idea.