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Gianni Arciprete, assessore Corcione, Antonio Iavazzo |
di Maria Ricca
RASSEGNE - “Un respiro di arte e bellezza”, ma
sempre nel segno dell'autonomia e dell'indipendenza mentale ed
economica, svincolata da circuiti, sovvenzioni e contributi, torna
con l'edizione 2025-2026 la rassegna “FaziOpen Theater”, teatro
di innovazione, ricerca, formazione, sotto la direzione artistica del
regista ed autore Antonio Iavazzo e l'organizzazione generale di
Gianni Arciprete.
Location tradizionale ad ospitare la
rassegna è sempre Palazzo Fazio di Capua, con la propria sala teatro
che da quest'anno verrà intitolata ad Andrea Vinciguerra, compianto
presidente dell'Associazione Capuanova, riconoscimento doveroso
all'uomo di cultura e all'esperto d'arte, punto di riferimento per la
comunità civile.
Moltissime le proposte giunte dopo il
bando emesso dall'organizzazione, difficile – ha sottolineato il
direttore artistico Iavazzo – districarsi tra le richieste di
partecipazione, tutte qualificatissime, in ambito italiano, ma anche
internazionale. Le opere ospitate in cartellone
rappresentano dunque davvero un interessante e qualificato spaccato
della drammaturgia contemporanea. E non solo, poiché accanto alle
sezioni dei Teatri “di inclusione” , “di innovazione” e “dei
germogli”, i tre rami in cui sono divise le proposte, vi è quella
denominata “Teatro danza”, diretta da Annamaria Di Maio, che,
anno dopo anno, conquista sempre maggior attenzione di pubblico e di
critica.
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Annamaria Di Maio |
In apertura di conferenza stampa,
l'intervento dell'Assessore Comunale Vincenzo Corcione che ha
sottolineato il desiderio dell'Amministrazione di investire appunto
in “cultura”, ramo di sua competenza, per senso di
responsabilità, poiché il Teatro, soprattutto, rappresenta uno
degli ultimi baluardi per smuovere le coscienze, nel segno
dell'umanità e della coesione sociale. Corcione ha inoltre ricordato
l'impegno amministrativo perché Capua diventi “Capitale del Libro
2027”, invitando al contempo le associazioni culturali ad aderire
al “Patto per la Lettura”, L'obiettivo è rendere Capua polo
attrattivo per l'intera provincia di Caserta.
Spazio, poi, alla descrizione di tutte
le proposte in programma, nel segno dell' “Open Theater” - ha
ribadito Iavazzo – come spazio multidisciplinare, aperto ai
contributi culturali di tutti e caratterizzato tra l'altro da un
momento conclusivo fondamentale, quello del dibattito di fine spettacolo tra attori e pubblico. Un feed-back importantissimo,
che consente ad autore, regista ed interpreti di aprirsi ad altre
prospettive e visioni dell'opera stessa, letta dagli
spettatori alla luce delle proprie esperienze, della propria
maturità, della propria vita. Accanto al programma degli
spettacoli, come di consueto, spazio all'ospitalità ai grandi maestri
e ai workshop internazionali, con la Compagnia “Teatro Strappato”
(Francia-Spagna) e con “Teatro Segreto” di Ruggero Cappuccio,
direttore del Campania Teatro Festival, e Nadia Ofelia Baldi,
autrice e regista.
Quindi, di seguito, l'illustrazione nei
particolari degli spettacoli in rassegna, alcuni introdotti direttamente
dai propri interpreti, in presenza o in collegamento telefonico con
la sala.
Gli appuntamenti si snoderanno da
domenica 26 ottobre, con il debutto affidato a Yuri Monaco,
poliedrico ed irresistibile autore, regista ed interprete, che l'anno
scorso ha chiuso il cartellone con una personalissima rivisitazione
della storia dell'Italia risorgimentale e che in “Assolo per
solista solitario” ripercorrerà, in una “summa”, i propri 30
anni di carriera.
Domenica 9 novembre, “Abbasce le
cape” con Maurizio Sarubbi, fusione reinterpretata di brani da
Victor Hugo, “L'ultimo giorno di un condannato a morte” e “Strada
Angiola” di Giuseppe Lorusso, un testo di grande impatto emotivo,
affrontato, ha detto l'interprete pugliese, con la “mentalità del
formatore” .
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Maurizio Sarubbi |
Domenica 23 novembre, primo
appuntamento di Teatro Danza, con “Mosaico”, su coreografia di
Elena Aguanno, un “work in progress – ha ricordato lei – su
“pezzettini di niente” che si ricompongono nel quadro danzato”.
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Elena Aguanno |
Domenica 23 novembre, Ricky Bonavita, coreografo e regista,, proporrà
“Quadri 2025”, con la sua interpretazione di “Romeo e
Giulietta” , che ha illustrato in conferenza, un nuovo punto di
vista sulle relazioni rese immortali da Shakespeare, in nuove
modalità espressive.
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Ricky Bonavita |
Domenica 7 dicembre, ecco “ 'A
gravidanza...secondo me!”, drammaturgia semiseria di Giusy Freccia,
presente in sala con marito e figlia, a cui è ispirata l'opera, un
viaggio attraverso nove mesi tra stereotipi ed impegno, tra risate e
riflessioni al femminile e al maschile sull'argomento.
Domenica 21 dicembre, il primo
appuntamento internazionale con Cecilia Scrittore e Viene Vieitez,
della Compagnia “Teatro Strappato” (Francia-Spagna), commedia
visiva e musicale di due “vagamondi”, che approdano sulla scena,
fra avventure ed incontri con personaggi di vario tipo, presentando
il proprio spettacolo in collegamento telefonico da Parigi. Sul palco
con loro anche gli stagisti del corso che terranno in quei giorni di
rassegna.
Domenica 11 gennaio 2026, il nuovo anno
si apre con la pièce di Caterina Scalaprice, con “Where have all
the flowers gone?”, storia di una donna che, pur rapita, non
vacilla nel testimoniare speranza ed amore nella vita, interpretata
con tecnica sopraffina.
Domenica 25 gennaio, ancora danza, con
“Harmless”, studio sulla classicità, nato per essere
rappresentato in un Museo, coreografia sull'eternità e sul valore
del silenzio.
Domenica 25 gennaio, nuovo appuntamento con l'arte tersicorea, per “Storie di carta. Viaggio
nelle parole”, il simbolismo dei libri per preservare e reinventare
la cultura.
Domenica 18 febbraio, la compagnia
“Margine Comunicante” di Piedimonte Matese, definita la piccola
“bottega teatrale” dalla stessa regista Claudia Orsino presenta
una rielaborazione originale in chiave moderna dello shakespeariano
“Sogno di una notte di mezza estate”.
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Claudia Orsino |
Domenica 22 febbraio, su ideazione e
regia dello stesso Antonio Iavazzo, l'Associazione “Il Colibrì”
di Sant'Arpino, proporrà “Divertissement et ça va comme ça”,
tre divertentissimi quadri costruiti su meccanismi comici ed effetti
teatrali, che pur nel loro brio e leggerezza hanno richiesto una
ricerca assoluta e rigorosa. Divertire il pubblico, senza essere
banali, oltre il pur intrattenimento “digestivo” dei media e dei
social, diventa per Iavazzo e i suoi “un dovere e una missione, che
si esalta in un impegno a rendere sacre le eterne leggi del teatro e
della sua specificità”.
Domenica 8 marzo, ecco “Rumore
bianco” di Danilo Napoli, viaggio attraverso la follia di un killer
di donne transgender , tra dolore e sarcasmo.
Domenica 22 marzo, “Di mamma ce n'è
una sola...e meno male”, presentata con brio da Daniela Cenciotti,
drammaturgia sulla figura materna, spogliata, per una volta dalla sua
angelica sanità, tra ironia e spietata sincerità. Ed è stata
l'occasione per l'attrice e regista di ricordare il popolare attore
Carlo Croccolo, suo marito, al quale lei ha dedicato, dopo la
scomparsa, la realizzazione di un museo virtuale di ricordi, ancora
in “fieri”, in attesa di una sede fisica in cui raccogliere tutto
il materiale a lui appartenuto, ed un premio da destinare ai giovani
attori.
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Daniela Cenciotti |
Domenica 5 aprile, giorno di Pasqua,
andrà in scena “Rumore di fondo”, con Gea Martire, su regia
dell'autrice Nadia Baldi. La produzione è di Teatro Segreto, il
sodalizio che la drammaturga condivide da anni con Ruggero Cappuccio
e che terrà appunto un interessante stage, collegato alla rassegna.
“Uno spettacolo – ha ricordato la Martire, in collegamento
telefonico – dedicato ad orfani speciali, quelli di femminicidio,
sempre nel segno della speranza.”
Domenica 26 aprile, ecco “The Donkey
Diaries”, viaggio teatrale tra contaminazioni e risate, con
elementi di stand up comedy, per una rivisitazione moderna de
“l'Asinaria” di Plauto.
Domenica 10 maggio, ancora un
appuntamento con la drammaturgia di Antonio Iavazzo, “Le Dimore
dell'Anima”, un inedito multisensoriale, proposto dal “Colibrì”
di Sant'Arpino, quadri drammaturgici tra visioni e metafore, in cui
tutti i linguaggi saranno utilizzati, figurativi e spaziali, per una
ricognizione dell'anima “qui e ora”.
Ancora due appuntamenti con la danza,
domenica 24 maggio, rispettivamente con “Boiling point” dell'Arb
Dance Company di Capua e “Nullos movet aura capillos2, con la
“Borderline danza” di salerno e l'associazione “Dejà donne”
di Milano.
Si chiude domenica 7 giugno, con
“Rainbow”, spettacolo vincitore del “ Roma Fringe Festival
2025”, così presentato da Francesco Rivieccio: “Una storia vera,
quella di mio nonno, e di tanti giovani che la Seconda Guerra
mondiale ha strappato alla propria vita di ragazzi e ai propri sogni,
costringendoli ad affrontare da uomini maturi e a confrontarsi con
morte, paura e disperazione.”
Prima di chiudere Livio Marino ha
presentato il Progetto “Figure” 2025-206, ricerca sull'arte
figurativa in Campania, attraverso le opere che verranno esposte a
Palazzo fazio negli soazi dell'Associazione Capuanova.
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Infine, l'intervento del multiartista
filosofo Marco Palasciano, che ha presentato “spectrum mundi”,
lezioni spettacolo sui colori del pensare e dell'agire umano, più
laboratorio teatrale, già iniziate e che proseguiranno ogni
domenica, fino al 26 ottobre, nella Chiesa di San Salvatore a Corte
in Capua e culmineranno sabato 1 novembre, con il conferimento del
Premio Palasciano-Bellofiore 2025 alla scrittrice Wanda Marasco.